Un'unica opzione 🌸

2.4K 73 31
                                    

Il viaggio di ritorno a casa sembrò durare un'eternità, la mia famiglia era sconvolta per la notizia che avevano appreso ed Elia non aveva avuto il coraggio di aprire bocca, lo lasciammo a casa sua e poi sempre in totale silenzio tornammo a casa.

Mi sentivo sbagliata, sporca e così ingenua, stavo portando in grembo un bambino che probabilmente non avrebbe mai avuto il piacere di crescere in una famiglia normale, con un padre amorevole al suo fianco e dei nonni che lo avrebbero viziato, coccolato e fatto sentire amato.

Andai direttamente in camera mia a farmi una doccia e poi mi sarei catapultata a letto, erano le quattro di mattina ed ero esausta fisicamente ed emotivamente erano successe veramente troppe, troppe cose e tutte negative.
Mi spogliai a rallentatore, sentivo il mio corpo senza forze poi mi immersi sotto il getto bollente della doccia e piansi, piansi milioni di lacrime mi trovavo in una situazione del tutto fuori controllo non riuscivo a vedere uno spiraglio di luce. Carldan per sua scelta si era fatto spedire chissà dove pur di starmi lontano, Filippo mi aveva incastrata con quella foto del paparazzo che molto probabilmente tra qualche ora sarebbe stata pubblicata su chissà quante riviste di gossip, la mia famiglia era estremamente delusa e il mio piccolo fagiolino era costretto a crescere in un ambiente dove c'era scarso amore, tranne il mio perché io lo amavo più di ogni altra cosa al mondo.

Uscita dalla doccia osservai il mio corpo nudo e ancora bagnato allo specchio e notai che la mia pancia, un tempo abbastanza piatta stava prendendo una leggera forma ovale, l'accarezzai con le mani tremolanti 《Ci sarò sempre io per te mio piccolo fagiolino e ti prometto che non ti farò mai mancare niente a costo di lavorare giorno e notte per te》sussurai dolcemente.

Dopo essermi asciugata e messa il comodo pigiama andai finalmente a letto, presi il mio morbido e rassicurante Chico e abbracciandolo forte mi addormentai. Sognai Carldan.
Ma non fu un bel sogno, piuttosto lo definirei un incubo, era con una donna bella e della sua età e mi disse chiaro e tondo che lui non avrebbe mai riconosciuto il mio fagiolino e che per lui ero solo stata una ragazzina viziata.
Mi svegliai in un bagno di sudore e il cuore che mi martellava nel petto, avevo sognato la mia paura più grande

Toc, toc

《Avanti...》 biascicai ancora assonnata, mio padre fece capolino ed entrò in camera mia sedendosi al mio fianco, sospirai tristemente e strinsi al mio cuore Chico, erano riusciti a farmi sentire sbagliata in un momento che invece avrebbe dovuto portare gioia e allegria in famiglia, cioè cavolo...sarebbe diventato nonno! 《Vittoria》 esordì schiarendosi la voce 《Dirti che io e tua madre siamo delusi è poco, mai e ripeto mai avrei pensato che tu potessi spingerti a tanto》 era arrabbiato e la sua solita vena gonfia sulla fronte stava pulsando all'impazzata 《Mi dispiace papà...》 averlo deluso per me era stata una sconfitta enorme, in tutta la mia vita avevo fatto di tutto pur di non deluderlo ma eccoci qui. 《Io ho capito tutto sai?》 sussurrò con voce bassa, lo guardai di scatto con gli occhi sbarrati, mi aveva capita? Veramente? Stavo per piangere dall'emozione 《Lui ti ha plagiata, è più grande di te e tu sei così ingenua tesoro mio...ma la pagherà! Oh se la pagherà!》 ringhiò minacciandolo, no cavolo non ha capito proprio niente! 《Non è così, nessuno mi ha plagiata papà! Noi ci amiamo》 mentii perché beh io lo amavo mentre di Carldan non ero poi così sicura che mi amasse ancora dato la sua fuga nel bel mezzo della notte, papà per poco non affogò con la sua stessa saliva ed iniziò a tossire rumorosamente 《No figlia mia, se ti amava veramente non avrebbe scelto di abbandonarti io lo conosco bene credimi e non sono nemmeno sicuro che abbia amato realmente la sua povera e defunta moglie, gli uomini come lui non hanno cuore》 lo guardai incredula e schifata, come poteva dire una cattiveria simile?
E se aveva una così bassa autostima nei suoi confronti perché lo reputava un suo grande amico?
Non tornava niente di quello che mi aveva appena detto e io non gli avrei mai creduto. Avevo visto con i miei occhi Carldan distrutto per l'incidente di Cristal e mi aveva confidato che non si sarebbe mai dato pace perché si riteneva in parte colpevole a causa della discussione che avevano avuto poco prima il suo terribile incidente mortale. 《Adesso però dobbiamo risolvere questo problema》 indicò con il mento la mia pancia, lo aveva appena chiamato problema? 《Ti riferisci a mio figlio? Parli di tuo nipote come un problema? Ho capito bene?》 gridai furiosa, ero seriamente delusa, non lo ero mai stata nei suoi confronti e mi faceva malissimo, per me mio padre era un esempio di vita, come si era permesso di chiamare il mio fagiolino così? 《Si hai capito bene e non è mio nipote! Non ti azzardare più a dire una scemenza simile! Non potrò mai accettare che quel bastardo sia mio nipote! Stamani tua madre ha chiamato una clinica ginecologica ma pare che sfortunatamente non puoi più abortire dato le settimane di gestazione》 ero sconvolta, non riuscivo neppure ad aprire bocca, mio figlio un bastardo? Solo perché lo avevo concepito con l'uomo che più amavo al mondo? E poi quella stronza senza cuore! Una donna, una madre!
Come aveva anche solo potuto immaginare una cosa simile per sua figlia?
Le lacrime iniziarono a bagnarmi il viso, non volevo farmi vedere così, mi ripetevo mentalmente le parole di Ice sul farmi rispettare ma ero a pezzi e non riuscii a reprimerle mi avevano appena spezzato il cuore e mandato a quel paese tutti i miei ideali su di loro 《Non potendo procedere ad un aborto le soluzioni sono poche...》 continuò con aria tranquilla e con la voce piatta come se mi stesse raccontando qualcosa di banale successo al lavoro 《E la migliore è questa, ti avvicinerai a Filippo e lo sposerai ingannandolo che il feto sia suo, la nostra famiglia non può permettersi altri scandali simili Vittoria! Già siamo sotto gli occhi di tutti a causa del tuo rapimento, non aggiungerci anche questa vergogna!》

Non credevo alle mie orecchie, era solo un altro incubo giusto?
Non poteva assolutamente essere vero!

Non credevo alle mie orecchie, era solo un altro incubo giusto? Non poteva assolutamente essere vero!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora