Il Fagiolino 🌸

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Mi sorrise timidamente, se ne stava seduta con disinvoltura sorseggiando un bicchiere d'acqua, il mio sguardo fluttuò verso mia madre e la vidi attratta dalla mia Bimba, la guardava con una dolcezza disarmante. Vedere due dei miei più grandi amori nella stessa stanza mi fece venire le famose "farfalle nello stomaco".
Cazzo!

《Derek non mi avevi detto di avere un'amica...》e sottolineò la parola amica 《...così graziosa e giovane》sottolineò anche giovane, le risposi con un farfugliare di parole, ero sotto shock non ero ancora sicuro se quella visione fosse un miraggio dovuto alla nottata precedente oppure la realta e mia madre capì che doveva lasciarci  del tempo da soli, penso che non mi abbia mai visto così in crisi in tutta la sua vita  《Oh é gia l'ora! Scusatemi devo andare a comprare le patate per l'arrosto, ti fermi qui per cena Vittoria?》
OH.MIO.DIO!

Le diventarono le guance rosse 《No, grazie signora》le parlai sopra la sua voce e in contemporanea a lei dissi il suo esatto opposto《Si, rimane》 il suo sguardo saettò nel mio ardendo di rabbia, ah lei era arrabbiata?
E io come dovevo sentirmi?
Si era concessa a quel cretino di Filippo!

《Ragazzi, facciamo che compro qualcosa in più e poi mi fate sapere più tardi...a dopo, è stato un piacere averti conosciuta mia cara》 sorrise impacciata e andò via lasciandoci soli.

Non ero ancora risuscito a muovere un solo muscolo delle gambe, mi sentivo incollato al pavimento e sapevo benissimo che se avessi fatto anche solo un passo nella sua direzione non l'avrei mai più lasciata andare.

Era bellissima, indossava solo un vestito di quelli che vestono comodi, una borsa nera che stringeva al petto, una coda di cavallo e un filo di mascara, semplice e perfetta!
Notai subito che il suo viso aveva una strana luminosità che rendeva i suoi splendidi lineamenti ancora più dolci 《Credo che sia il caso che tu ti sieda》 disse glaciale, beh, mi sarei anche seduto se solo non avessi avuto le gambe così pesanti da non farmi muovere di un millimetro
《Zio!》 mia nipote entrò in cucina con lo zainetto sulle spalle 《E lei chi è?》domandò incuriosita mentre si lasciò scivolare lo zainetto dalle spalle 《Oh, ehm, beh, lei è...》 cosa cazzo mi stava succedendo? Non era difficile dire il suo nome 《Quindi?》brontolò la morettina 《Lei è la mia Vittoria》 spalancai gli occhi per l'assurdità di quella risposta e non ebbi neppure il coraggio di vedere la reazione della Bimba, la mia Vittoria, ma cosa mi stava succedendo?
E come ciliegina sulla torta entrò in cucina pure mia sorella e dal suo sguardo capii che aveva riconosciuto la mia Bimba, l'aveva vista in TV il giorno stesso che le avevo raccontato della nostra storia 《Mamma! Mamma! Hai visto? Lei è la Vittoria dello zio! Ha detto che è la sua Vittoria...》disse cantilenando e mi prese una vampata di caldo per la vergogna, quella morettina sapeva cogliere qualsiasi frase 《Ah sì? La sua Vittoria è?》 mi guardò sorridente e poi si presentò alla mia Bimba che in tutta risposta si alzò dalla sedia per stringerle la mano.
In quel momento mi accorsi di un dettaglio che mi fece sentire male, la cucina iniziò a volteggiare intorno a me e le gambe che fino a due minuti prima erano pesanti come sassi, si fecero molli come gelatine 《Sei incinta?》 sia io che mia sorella si fece la stessa domanda in coro.
Ero ufficialmente un uomo distrutto, credevo che era venuta qui per me, per dare alla nostra storia un proseguo e invece era qui in quali vesti?
Non ci stavo capendo più niente!
E di chi era il bambino?
Di Filippo?
Oh porca puttana!

Barcollai prendendola per mano, la nostra pelle a contato fece una scintilla che mi finí dritta in mezzo al cuore 《Andiamo a parlare fuori》 mia sorella e mia nipote rimasero imbambolate e in totale silenzio e la Bimba senza dire una parola mi seguì fino al divanetto a dondolo che avevamo sul porticato di casa.

Dopo qualche istante presi una lunga boccata d'aria e finalmente mi feci coraggio rivolgendole la prima domanda 《Tu, sei incinta?》che domanda del cazzo! Era ovvio che lo fosse 《Già...》 rispose a monosillabe e con un gesto spontaneo si carezzò la pancina rigonfia sotto al tessuto del vestito 《Già》 risposi 《e il padre immagino sia Filippo...》 sospirai stringendo i pugni così tanto da sentire le mie stesse unghie lacerarmi la pelle delle mani 《COSA?》 gridò guardandomi con le ciglia incurvate e con un'espressione disgustata, se non era lui il padre chi poteva esserlo?
《Non vorrai dirmi che è di quel mafioso di Ice?》ringhiai arrabbiato 《Non chiamarlo così, era un uomo splendido con me prima che tu...prima che tu lo uccidessi》 si asciugò una lacrima confermandomi che Ice l'aveva messa incinta.

《Merda!》gridai alzandomi di scatto dal divanetto, avevo la rabbia che mi ribolliva nelle viscere, saperla di un altro uomo mi stava facendo perdere la ragione, stavo andando completamente fuori di testa e il pensiero che ero stato proprio io ad uccidere il padre del suo bambino mi fece venire un conato di vomito, porca puttana!

《Torna qui, ti prego》singhiozzò, sbuffai arrabbiato con lei e con me stesso, ma senza farmi pregare feci come mi chiese e tornai da lei ma non la degnai di uno sguardo, ero deluso.

La sua mano, calda e vellutata mi carezzò la guancia 《Guardami》sussurrò dolcemente e come un magnete mi voltai incollando i miei occhi nei suoi 《Sono di quattro mesi abbondanti...》 abbozzò un tenero sorriso 《E in più non ho mai più avuto un rapporto sessuale con altri uomini dopo di te》

Mi si gelò il sangue nelle vene 《Che cosa stai dicendo?》 dissi con la gola secca e il cuore che mi batteva a mille, stavo ufficialmente per sentirmi male 《Il Fagiolino...》 il cosa?
Giuro che non ci stavo più capendo niente! 《...che porto in grembo è tuo figlio, ma non pretendo niente, mi avevi detto che non volevi una famiglia con figli eccetera però mi sembrava giusto informarti...》 sono sconvolto, nel mio cervello passano milioni di pensieri e paure pensando addirittura che tutto questo sia solo un sogno, frutto della mia nottata di alcool
《...anche se mi hanno detto che sei andato avanti con la tua vita》 ti hanno detto chi?
E cosa?
No un attimo, era tutto troppo assurdo 《Come hai fatto a trovarmi?》fece spallucce 《Sono venuta con Elia, mi ha aiutata lui a trovarti, ma scusami, di tutto quello che ti ho detto mi domandi solo come ho fatto a trovarti?》 era triste e arrabbiata 《Forse è meglio se me ne vado, scusa se sono apparsa così in casa tua con la tua splendida famiglia, non avevo idea che fosse la casa di tua madre e...forse ho sbagliato a dirtelo, scusami e buona vita Carldan》 fece per alzarsi e feci lo stesso 《Bimba...》 sussurrai e i suoi occhi brillarono 《Non sei un miraggio? Cioè, è tutto vero?》sorrise e scosse la testa, si leccò le labbra e prese la mia mano appoggiandola sulla sua pancia 《Siamo reali》 la mia gola si serrò e le gambe iniziarono a tremare per l'emozione 《Hai fatto questo viaggio solo per dirmi che...che diventerò padre?》ero al settimo cielo, non era un miraggio!
《E anche per dirti che non ho mai smesso di pensarti e di amarti, volevo sapere se per te era la stessa cosa, però Elia mi ha raccontato che ti ha visto ieri sera con una ragazza bionda in un pub e quindi...》 tira in su con il naso e continua 《...beh e quindi ho capito che la tua vita era andata avanti senza di me》 mi morsi il labbro per la dolcezza disarmante con cui mi aveva parlato e ammesso la verità senza vergognarsi e senza avere il timore di un mio rifiuto.
Lei era splendida e unica proprio per questo.
《Bimba, io non ho mai smesso nemmeno per un secondo di pensarti e il mio amore è sempre rimasto fedele al tuo cuore, devo ammettere che qualcosa ho fatto con la ragazza che dicevi prima, però》 le lacrime iniziarono a rigarle il viso scoppiando a piangere mettendosi seduta di nuovo sul divanetto.
Cazzo!

Mi inginocchiai davanti a lei 《Ascoltami bene, ok?》 sussurrai posando le mani sulle sue 《Non ho mai provato un sentimento così grande e forte come quello che provo per te, posso aver fatto una cazzata con Vivienne, ma la donna che amo e che desidero più di ogni altra cosa sei solo tu》 sospirò abbassando la testa e guardandosi la pancia, alcune lacrime le caddero dagli occhi bagnandole le guance 《Ti ho vista con Filippo in TV ed ho pensato che ormai ero solo un capitolo chiuso della tua vita, nessuna potrà mai essere te e questo lo ho capito a mie spese》 le carezzai la guancia asciugandole con il pollice una lacrima 《Ma io non sono più da sola, io aspetto un bambino》 ero terrorizzato e per niente sereno, non ero il tipo d'uomo adatto a fare il padre, non ero dolce e nemmeno paziente e poi che cosa avrei mai potuto insegnare a mio figlio...mio figlio, wow, suonava proprio  bene però.
Il cuore tornò di nuovo a galopparmi freneticamente 《Bimba, io ti amo e anche se non ho idea di come si faccia il padre ti prometto che farò di tutto per diventare un esempio da seguire per nostro figlio》 sorrise emozionata, l'afferrai per le guance con una mano e le attirai le labbra dove dovevano stare: sulle mie.

Il cuore tornò di nuovo a galopparmi freneticamente 《Bimba, io ti amo e anche se non ho idea di come si faccia il padre ti prometto che farò di tutto per diventare un esempio da seguire per nostro figlio》 sorrise emozionata, l'afferrai per le guan...

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NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora