~Elia~
Era così piccola e tenera eppure riusciva a russare come mio zio Mauricio dopo essersi scolato due bottiglie di rum Sveglia Farfallina dormigliona, hai russato come un trattore> si stiracchiò e lentamente apri i suoi splendidi occhioni, erano gli occhi marroni più belli che avessi mai visto in vita mia, da piccolo mi incantavo e mi perdevo in loro <Tesoro....mi stai fissando di nuovo gli occhi, sembri un maniaco> le carezzai il panciotto, mi chinai e le sussurrai <Hai sentito la stronzetta di tua madre? Da grande penserai tu a difendere il tuo povero zietto vero?> la russatrice seriale mi afferrò per le guance riempiendomi di baci in tutto il viso <Sarai lo zio migliore al mondo! Ti voglio troppo, troppo bene anche se hai questa strana mania per i miei occhi> lei non era solo la mia migliore amica, lei era la mia ancora.
Nel cammino della vita, soprattutto durante il periodo adolescenziale, era stata la mia unica certezza in un mondo di caos, dove cercavo solo di conoscere il vero me e di non farmi risucchiare dalla mentalità bigotta delle persone che mi circondavano.
Ricordo come se fosse solo ieri quando Vic prendeva le mie difese schierandosi come una paladina della giustizia contro chiunque osasse ferirmi.
E anche se adesso non si direbbe, da piccolo non avevo avuto un'infanzia semplice, i bambini mi bullizzavano perché a contrario loro, io preferivo giocare con Vic e Lilla piuttosto che giocare a calcio o a chi sputava più lontano, erano giochi schifosi secondo me e anche poco igienici.
Alle medie tutto si fece più complicato e doloroso specialmente a livello emotivo, i ragazzi arrivarono anche ad urlarmi cose orribili nei corridoi. Mi dicevano frasi crudeli ed offensive come ad esempio:
"Elia sei una checca!"
"Sei un depravato, quelli come te io li ammazzerei tutti!"
"Elia sei un frocio"
Erano tutte pugnalate scagliate ad un cuore già fragile, ma per fortuna c'erano loro, le mie amiche! Sempre pronte a prendermi per mano e a tirarmi fuori da quell'oblio che mi risucchiava come un vortice la mia anima ferita.
Ed era soprattutto grazie alla mia Farfallina se ero riuscito a fare coming out con la mia famiglia, liberandomi finalmente di quel peso che mi schiacciava i polmoni e che mi contorceva le viscere giorno e notte, la risposta di mia madre fu esilarante, mi disse che lei lo sapeva già e che mi avrebbe amato incondizionatamente anche se "tifavo per l'altro sesso" mio padre invece fu più restio, lui non se lo aspettava proprio e mi tolse la parola per svariati mesi, mesi in cui arrivai ad odiarmi ma poi con il tempo mio padre finalmente capii che anche se non gli avessi mai portato una fidanzata in casa, io ero sempre io, il solito Elia che aveva cresciuto, da quel giorno iniziai ad amare chi volevo, iniziai a prendere fiducia in me stesso, nelle mie scelte e iniziai a vivere la mia vita a testa alta proprio come la mia migliore amica riusciva a fare nonostante avesse una situazione disastrosa in famiglia, per questo osservandola la imitai e mi feci spuntare due bellissime ali da farfalla volando sopra a tutti i pregiudizi e le cattiverie che mi venivano rivolte, tornando finalmente a vivere la vita che meritavo.
<Io amo i tuoi occhioni anche se i miei sono decisamente più belli> gli feci l'occhiolino e il comandante dell'aereo disse al microfono che potavamo scendere. Presi dal porta bagagli a mano il mio splendido e nuovissimo zaino Christopher di Louis Vuitton e tirai fuori il cellulare per avvisare mia madre dell'atterraggio e per mano alla mia amica, che custodiva il cuoricino del mio nipotino o nipotina, ci dirigemmo all'uscita dell'aereo, ero elettrizzato non ero mai stato ad Amsterdam!
Ero incantato in una vetrina di un negozio di profumi, santo cielo qui i prezzi erano alle stelle! <Di qua per ritirare i bagagli!> mi strattonò prendendomi alla sprovvista e perso nello shopping compulsivo andai a sbattere contro un uomo facendo volare tutto quello che stavo tenendo in mano, zainetto compreso che per di più si aprì sparpagliando il suo interno per il pavimento dell'aeroporto <Vic!> la brontolai
<Oh mi scusi> il ragazzo dispiaciuto si precipitò a raccogliere insieme a me tutti i miei averi sparsi ovunque <Tieni> mi porse una manciata di documenti e il mio cellulare, alzai lo sguardo riconoscente e rimasi sorpreso nello scoprire i lineamenti particolari di questo ragazzo <Scusami tu, è colpa della mia amica> non era bellissimo ma aveva qualcosa di affascinante, sapeva parlare la mia lingua ma dal suo strano accento capii che non era americano, indossava una maglietta bianca griffata Chanel e dei pantaloni in velluto color sabbia, molto stiloso effettivamente, aveva buon gusto <Si sempre colpa mia gne gne...> Vic mi fece la linguaccia e mi lanciò un'occhiata di approvazione <Comunque io sono Elia> mi presentai <Posso offrirti qualcosa da bere?> era il minimo che potessi fare, constatato che gli ero piombato addosso come un meteorite, lui sorrise, scostò la maglietta dal polso e guardò l'ora al suo orologio <Mi dispiace ma sono in ritardo, grazie mille lo stesso! Siete qui in vacanza?> risposi di si con la testa mentre mi mettevo tutto in ordine dentro lo zaino <Bene Elia, buona vacanza allora> il mio nome schioccò sulle sue labbra in un modo dannatamente sensuale ci sapeva fare il ragazzo <Signorina...> sorrise alla mia amica e mi diede una pacca sulla spalla prima di sparire tra la folla di turisti
<Oh porca paletta!> gridò entusiasta <C'è stata una scintilla tra di voi o mi sbaglio?> avevo le guance rosse e non era da me, solitamente ero io a fare il primo passo e ad essere disinvolto con i ragazzi ma con quel tizio che poi...non mi ha detto neppure come si chiamava oltretutto, beh con lui era stato stranamente diverso <Farfallina, era palesemente etero! E poi mi devi delle scuse! Mi hai fatto volare tutto a terra!> ero divertito, emozionato e arrabbiato <Ma dai! Ah ecco la nostra valigia!> la presi al volo <Tu non devi portare pesi!> non si era ancora ben resa conto che portava in grembo il mio gioiellino più prezioso <Lo sai vero che amerò mio nipote più di te?> la superai avviandoci all'uscita di questo cavolo di aeroporto <Mi va bene, anzi sono onorata!> mi prese a braccetto e finalmente arrivammo all'uscita <E comunque scusa> la baciai sui morbidi e profumati capelli <Adesso che siamo arrivati, cosa facciamo?> bella domanda
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NO NAME - Un cuore al centro del mirino II
ChickLitSecondo volume del romanzo: NO NAME - Un cuore al centro del mirino 🔞 📊Classificato al primo posto in: 🥇#Arm 🥇#Militari ©️ Questa opera è pubblicata direttamente dall'autore tramite la piattaforma di Wattpad e l'autore detiene ogni diritto dell...