Non dirmi che... 🌸

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Per fortuna Elia mi aveva accompagnata a questa festa assurda perché altrimenti non sarei mai riuscita a calmarmi, da dopo la morte di Ice e probabilmente anche per gli ormoni della gravidanza, non riuscivo a tenere a bada le emozioni, specialmente quelle brutte 《Farfallina è solo un bacio insignificante, non devi mica sposarlo! 》 lo guardai con il panico negli occhi 《Che hai? Mi stai facendo preoccupare》 gli raccontai la proposta di Filippo e che cosa avrei ottenuto in cambio e lo vidi letteralmente scioccato 《Questo non è sano di mente! Non credere ad una sola parola di quello che ti ha detto Farfallina, secondo me non sa niente del tuo boy e chissà che cosa vuole ottenere》 la pensavo esattamente come lui ma qualcosa mi ronzava in mente, doveva esserci di mezzo qualcosa di molto importante per quel viscido schifoso e sicuramente non era una stupida vacanza a trattenerlo qui.

La serata passò al rallentatore, non vedevo l'ora di tornarmene a casa e di rannicchiarmi sotto le lenzuola con il mio dolce Chico 《È l'ora della sorpresa per nostra figlia Vittoria!》 gridò mia madre attirando su di sé l'attenzione di tutti gli invitati, quale sorpresa?

Oh no, ci mancava solo questa!

Sorrisi nervosamente ma senza sforzarmi più di tanto di sembrare felice 《Vieni Vittoria》 mio padre mi prese per mano aiutandomi ad alzarmi dalla sedia 《Tutti fuori!》 gridò ancora l'oca isterica di mia madre e tutti si alzarono felici e ci seguirono fuori in terrazza molto incuriositi.

I miei mi porsero una busta da lettera color avorio, molto elegante e raffinata 《Che aspetti? Aprila!》 mi incoraggiarono, odiavo queste messe in scena, odiavo le feste e odiavo avere gli occhi puntati su di me, sbuffai mantenendo un'aria neutra e mi affrettai ad aprire la busta 《È un buono vacanza, dopo quello che hai passato abbiamo pensato che una vacanza sarebbe l'ideale per te!》 cavolo ma non è che avevano architettato tutto questo per farmi riavvicinare a Filippo?
Spalancai gli occhi e automaticamente lo cercai tra la folla ma la sua espressione non era sorpresa, felice o soddisfatta mi fissava senza battere ciglia 《Potrai scegliere la destinazione e il periodo di partenza che più preferisci, hai carta bianca》 cavolo mi stavo sbagliando, credevo che avessero architettato la vacanza con la patetica idea di farmi tornare tra le braccia di Filippo ma invece per una volta mi avevano fatto un regalo decente e stranamente non con doppi fini 《Grazie mille è un regalo splendido》 ero sinceramente commossa, in tutta la mia vita non avevo mai ricevuto da parte loro un regalo fatto solo "per me" perché con loro tutto era studiato e calcolato al minimo dettaglio e solitamente aveva sempre un doppio fine.

《E non è finita qui...》disse gioiosamente mia madre, mi voltò verso la piscina e con un cenno della mano fece partire una miriade di fuochi d'artificio.
Brillavano ed illuminavano il cielo scuro erano di ogni forma e dimensione e in un altro momento avrei pure apprezzato tantissimo questo gesto ma qualcosa di brutto mi si stava insinuando nelle viscere. Mentre tutti ammiravano lo spettacolo pirotecnico il mio cuore iniziò ad accelerare

Bum, bam, bum

Il rumore assordante dei fuochi lanciati in cielo mi catapultarono nel mio incubo peggiore, la sparatoria e morte di Ice.
Ad ogni scoppio un'immagine di quella sera si riaccese in me, iniziai a sudare freddo mentre piccole goccioline di sudore mi carezzavano la pelle della schiena e della fronte facendomi rabbrividire, le mani iniziarono a tremare e con loro pure le mie gambe 《Farfallina? 》sentivo la voce di Elia ovattata come se avessi la testa sott'acqua, stordita iniziai a sbattere le palpebre e tutto iniziò a volteggiare intorno a me.
Elia si accorse subito del mio malore e prima che tutto si facesse buio mi prese in braccio.

Bip, bip, bip

Un rumore acuto mi svegliò, era il suono di una macchinetta che mi stava misurando la pressione, ero svenuta ed una equipe di medici mi stava sballottando 《Signorina, come si sente? 》chiese un uomo in divisa sanitaria, portai le mani agli occhi stropicciandoli per mettere più a fuoco e mi resi conto di essere distesa su un divanetto del salone che avevano noleggiato per la festa e che tutti gli invitati si erano radunati preoccupati intorno a me e alla squadra medica, accidenti!

Provai a mettermi seduta ma la testa mi volteggiò di nuovo 《Rimanga distesa, la portiamo in ospedale per degli accertamenti, ha la pressione molto bassa》 no!
《Non ce n'è bisogno, mi sento molto meglio adesso》 sbiascicai mentendo, stavo malissimo 《Dottore non ascolti mia figlia, vi veniamo dietro con l'auto》 sbuffai rassegnata, effettivamente stavo molto male avevo dolore al petto e nessuna forza in corpo.

Dopo vari accertamenti con prelievi del sangue e delle urina il medico tornò in camera dove mi trovavo con i miei genitori ed Elia, aveva l'aria più serena rispetto a quando mi aveva visitata qualche ora prima 《Signorina ho le risposte delle analisi》 si mise con le braccia poggiate sulla spalliera dello scomodo lettino 《Non ha niente al cuore, lei ha avuto un bell'attacco di panico》 come immaginavo, i rumori assordanti mi avevano fatto rivivere il giorno dell'uccisione di Ice 《mentre la pressione così bassa è solo dovuta alla gravidanza, dalle analisi dovrebbe essere di circa ehm...sui tre, quattro mesi?》
oh cavolo...mi sentii gelare e di scatto mi voltai verso i miei genitori che mi guardarono con incredulità, mia madre scoppiò a piangere istericamente ed uscii dalla stanza praticamente correndo, mentre mio padre aveva le vene in fronte così gonfie dalla rabbia che potevo vederle pulsare ritmicamente
《Grazie Dottore, se è tutto vorrei rimanere un secondo da sola con mia figlia, Elia esci pure tu》
Il medico diventò rosso in faccia, si era reso conto solo adesso di aver fatto una gaffe dicendo della mia gravidanza alla famiglia 《Oh, certo...se avete bisogno mi trovate nel mio ufficio, le preparo la documentazione per la dimissione》 uscii velocemente ed Elia insieme a lui.

Mio padre con due grandi falcate si avventò alla porta chiudendola e poi mi raggiunse con gli occhi iniettati di odio, ero terrorizzata e il cuore riprese a battere freneticamente 《Dimmi solo se è di lui il bambino》 scoppiai a piangere, era troppo.

Filippo e i suoi ricatti, il paparazzo, l'attacco di panico e adesso dovevo pure affrontare la mia famiglia sulla questione del mio fagiolino ero sfinita

《Vittoria, rispondi alla mia domanda》 ringhiò a denti stretti 《Dimmi che il padre non è Dan》 mi stava praticamente supplicando e tra un singhiozzo e l'altro gli ammisi che invece il padre era proprio lui.

Il suo grande amico e collega con ben tredici anni più di sua figlia.

Il suo grande amico e collega con ben tredici anni più di sua figlia

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NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora