Arcobaleni glitterati 🌸

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○•°○•Carldan•○•°

Mia sorella aveva ragione, non aveva senso fare chiodo schiaccia chiodo sfruttando la disponibilità di Vivienne.
La Bimba mi era rimasta dentro come un marchio indelebile e facendo sesso con un'altra donna non mi avrebbe sicuramente aiutato a dimenticarla.
Che cazzo!

Non mi ero mai ritrovato in una situazione simile, amavo quella testarda più di me stesso ma non eravamo nati per stare insieme, non in questa vita.

Non era solo una questione di differenza di età, io per lei ero come veleno, facevo appassire qualsiasi cosa amasse ed era solo grazie alla paura di metterla di nuovo in pericolo di vita che riuscivo a frenarmi nel prendere il primo volo per stringerla di nuovo tra le mie braccia.

Mi mancava come l'ossigeno e anche solo pensarla mi faceva male al cuore, aveva lasciato un vuoto incolmabile che solo lei con il suo carattere, la sua bellezza, la sua dolcezza e il suo essere così unica riusciva a colmare ma non potevamo viverci una vita insieme, non più.

La cena fumante era servita e la piccola morettina si era seduta proprio al mio fianco ma senza rivolgermi neppure una misera parola, mi fece sorridere il modo buffo che aveva nello sbirciarmi di nascosto con i suoi splendidi occhioni ed era bellissimo essere di nuovo a tavola con tre delle mie donne.
Mio cognato, cioè il padre di Joëlle, era spesso fuori città per lavoro e quindi quando mia sorella rimase in dolce attesa, decisero di trasferirsi a casa di mia madre.

《Anna ti prego spegni quell'aggeggio! Magari a tavola per favore...》 mia madre odiava tenere la TV accesa, specialmente durante i pasti, per lei il momento del pranzo o della cena era sacro e oltre che a sfamarci serviva per raccontarci delle nostre giornate 《Mamma! Voglio solo vedere il meteo di domani, non ho nessuna voglia di tirare fuori la bicicletta per portare la piccola alla materna e scoprire che c'è il temporale》sbuffò facendo zapping con il telecomando 《Puoi vederlo tranquillamente dal cellulare》 dissi per farla infuriare e ci riuscii, mi dette un calcio da sotto il tavolo prendendomi in piano la tibia, che stronzetta!
《Pensa a mangiare tu...》 disse fingendosi seria e alla piccola scappò una risatina 《Tu devi difendermi!》 le sussurrai nell'orecchio ma rispose di no con la testa, piccola diavoletta!
Iniziammo a mangiare con la voce del meteorologo in sottofondo

"Buonasera signori e signore,

io sono Sally lui è Paul e questo è il telegiornale della sera!

Partiamo con la notizia che spopola da qualche giorno su tutti i giornali di gossip, giusto Paul?

Parliamo del bacio passionale tra la splendida  Ragazza del Ghiaccio

e il suo coraggioso militare"

Scattai con la testa e puntai gli occhi sullo schermo della TV, la Ragazza del Ghiaccio, era così che avevano soprannominato la mia Bimba a causa del suo maledetto rapitore, Ice.

《Non spegnere, aspetta!》 dissi con la saliva prosciugata e senza mai distogliere lo sguardo dalla televisione 《Lo conosci? È un tuo collega?》 chiese Anna entusiasta di vedermi interessato a qualcosa 《Shh...》 il mio cuore era come sospeso nel vuoto, il mio respiro era mozzato e non volevo credere ai miei fottutissimi occhi.

"Questa foto è stata scattata da un paparazzo

durante la festa di ben tornato per la ragazza, festeggiamento per pochi intimi ovviamente

NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora