Presentazioni imbarazzanti 🌸

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Tutto impettito e con la sua solita aria orgogliosa mi guardò 《Farfallina a te va bene se rimango a cena?》 se mi stava bene? Il mio cuore stava facendo i salti mortali dall'entusiasmo!
Anche perché mi avrebbe fatta sentire molto meno in difficoltà a tavola con l'intera famiglia di Carldan.
Con un cenno del capo risposi di sì, ero sopraffatta da tutte queste emozioni, mi sentivo come in uno di quei vecchi film d'amore dove alla fine c'è sempre un lieto fine 《Perfetto allora! Accomodatevi in casa, avviso mia madre che Elia sarà nostro ospite》 Carldan entrò in casa con la busta della spesa che aveva tolto a sua madre lasciandoci soli e Elia ne approfittò sunto per esprimermi i suoi dubbi.
Si vedeva lontano un miglio che non era convinto o che qualcosa gli stava frullando per la testa.

《Farfallina?》 chiese indispettito battendo il piede a terra, diventai rossa all'istante, sapevo dove voleva arrivare a parare 《Che c'è?》 bofonchiai agitata, mi prese per mano e mi guardò dritto negli occhi 《Ti ricordo che questa mattina volevi ucciderlo, adesso invece stai praticamente facendo i piani per il banchetto del matrimonio! Non stai correndo troppo?》 e mi confermò quello che avevo pensato pochi istanti prima.
Mi immaginavo proprio questo tipo di reazione anche se mi fece strano, solitamente ero io quella più timorosa e che cercava di tirare sempre le redini delle nostre vite.
Gli risposi che aveva ragione ma che fino al mio arrivo in questa dolcissima famiglia, non mi sarei neppure lontanamente sognata di ricevere una tale accoglienza e specialmente di scoprire che l'uomo per cui ero andata contro tutto e tutti, che non voleva assolutamente bambini nella sua vita e che potevo frequentare solo segretamente, aveva accettato di gran cuore la notizia della sua paternità, accogliendomi nella sua famiglia come una principessa e soprattutto alla luce del giorno.
Per me era un sogno che si stava avverando.
Tutto quello che più avevo desiderato si stava trasformando in realtà, come potevo non sentirmi accecata da così tanto e improvviso amore? O dalla felicità? 《Ti capisco farfallina, ho solo paura che prima o poi ti strapperà via le tue splendide ali》 sgranai gli occhi, Carldan non avrebbe mai e poi mai fatto una cosa simile, Elia aveva paura di vedermi di nuovo soffrire e capivo che mi aveva vista spegnermi sepolta dalla tristezza più assoluta e capivo la sua preoccupazione, però in fin dei conti conosceva solo quel lato di Carldan 《Tesoro, tu ancora non lo conosci bene e scommetto che ti innamorerai di lui, non come lo amo io ovviamente!》 feci l'occhiolino scherzandoci 《Ti scongiuro, dagli una possibilità!》 lo pregai con il mio migliore sguardo supplichevole, sbuffò e si arrese 《Il tuo tenebroso è troppo perfetto per me, e si dal caso che proprio stasera ho un appuntamento...》per poco non mi cadde la mandibola a terra 《Che dici? Con Chi?》 uh...aveva un appuntamento con quel ragazzo dell'aeroporto forse? Lo stesso con cui era uscito stanotte?
《Con il rossino? Hey! Questo è il secondo appuntamento...mi sono persa qualcosa?》
Avevamo trascorso tutto il tempo a parlare di Carldan che avevo rimosso il suo appuntamento!

Che brutta amica!
Ero così arrabbiata che non mi era passata neppure lontanamente l'idea di chiedergli come fosse andata la serata con quel ragazzo.
Sorrise compiaciuto e si morse il labbro 《Beh...》 disse felice e senza guardarmi negli occhi <《Beh cosa? Non tenermi sulle spine!》 era troppo carino vederlo in difficoltà nell'aprirsi, da quando in qua era tornato ad essere timido con me? 《Lui ha detto che è assolutamente etero e che voleva incontrarmi solo per restituirmi il mio cellulare, ma non mi incanta!》 sorrise e poi sussurrò 《Io ho il Gay-Radar lo sai!》 scoppiai in una grassa risata 《Il gay cosa?》 divenne rosso e lo abbracciai 《Sei favoloso amico e se tu non ci fossi, andresti veramente inventato!》 lo presi per mano e ci avviammo verso l'entrata di casa di Carldan 《E stasera perché vi vedete?》lo fissai accigliata 《Lui mi ha detto che avrebbe partecipato ad una festa privata e casualmente aveva un unico invito che ha regalato al sottoscritto. Strano per un etero, no?》effettivamente era strano, però poteva avergli dato l'invito anche solo per ringraziarlo per avergli restituito il cellulare intatto, gli uomini hanno uno strano modo di pensare, chissà...

《Zio! C'è la tua Vittoria! E tu chi sei?》 chiese guardando Elia e perdendo l'entusiasmo 《Lui è il mio migliore amico, si chiama Elia, siamo...come fratelli》 risposi ammiccandolo, non era bravo con i bambini e quindi risposi io per lui 《Semmai, tu chi sei?》 chiese lui con aria da snob 《Io?》  si sentii pungere nell'orgoglio, alzò le sopracciglia e gli rispose sicura di sé 《Io sono la padrona di casa!》 per poco non mi strozzai pur di trattenere le risate, era adorabile!
Così piccola ma già con un carattere niente male! 《Perdonatela! È tremenda, ha preso il caratteraccio di suo zio!》 la sorella di Carldan prese la bambina in braccio e le diede un'occhiataccia 《Piacere io sono Anna la sorella di Derek e madre di Joëlle, che sarebbe questa piccola peste!》 Anna era uno splendore, non portava un filo di trucco, la sua pelle brillava di luce propria era molto acqua e sapone ma allo stesso tempo era veramente molto femminile e curata, pure la piccolina era splendida, sembrava un mix tra Carldan e sua sorella,
d'altronde buon sangue non mente!
《Piacere mio Anna, io sono Vittoria e lui è il mio migliore amico Elia》 allungai la mano per presentarmi e inaspettatamente mi tirò a sé abbracciandomi con l'unico braccio libero che aveva 《Benvenuta in famiglia》 sussurrò piano all'orecchio e poi si allontanò di un paio di passi , trovai strana la sua frase ma non ci feci molto caso 《Anna, lascia che ti dica che hai una pelle favolosa! Usi la bava di lumaca per caso?》 mi sentii svenire per la domanda imbarazzante di Elia e anche Anna rimase perplessa per qualche istante 《La bava di lumaca? Tu sei strano...》 squittii la piccoletta e questa volta risi fortissimo, era veramente una mini Carldan l'unica differenza era che il mio uomo avrebbe solo pensato ad una risposta simile mentre la piccola, senza peli sulla lingua, mandava frecciatine con assoluta tranquillità.

L'amavo già tantissimo!

《Joëlle! Non fare la maleducata》 la rimproverò sua madre 《Giusto Joëlle! Non fare la maleducata》 rispose Elia finendo la frase con una linguaccia che la piccoletta gli restituì divertita 《Nessuna bava di lumaca comunque, se devo essere sincera non applico niente sulla pelle》 sorrise imbarazzata e poi aggiunse 《Vittoria non preferisci entrare? Così potrai sederti e riposare》 i suoi occhi caddero sulle curve della mia pancia 《Chiamami pure Vic se preferisci! Certo va bene entriamo pure, anche perché ci staranno dando per dispersi ormai》

Presi Elia a braccetto ed entrammo nella loro splendida casa.

Presi Elia a braccetto ed entrammo nella loro splendida casa

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NO NAME - Un cuore al centro del mirino IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora