La non-scuola

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Credo che ormai tutti quanti siano scesi nell'Ade e abbiano ricominciato la routine scolastica (mi dispiace tanto per voi, soprattutto per i maturandi).

Io, invece, ho mandato letteralmente il classico a farsi fottere con poca grazia ed eleganza dopo cinque anni di abusi psicofisici.

Credevo che una volta finito tutto sarei stata più calma e rilassata e avrei finalmente avuto una routine decente, senza ansia e rotture di scatole.

Narnia è un elfo libero dopotutto, no?

Assolutamente no, perché a quanto pare l'universo sembra trarre piacere nel procurarmi disagio.

Tutti quanti si aspettano che inizi a breve l'università. Il che è più che giusto, visto che mi sono già iscritta e mi sto preparando ad abbandonare i monti e le caprette che mi fanno ciao.

Ma nessuno sa quando inizino le lezioni perché ho scelto un corso di laurea nuovo e al 16 settembre le informazioni a riguardo sono ancora pari a zero.

Potevo scegliere un corso di laurea tradizionale e organizzato, ma no, iscriviamoci a quello nuovo e facciamo le cavie per il sistema, yeah!

Quindi al momento passo ore tra il sito dell'ateneo, la segreteria, l'app (che non funziona manco per sbaglio) e la gente che mi chiede cose che vorrei tanto sapere pure io.

Poi c'è chi sta lavorando per mettere da parte i soldi per pagarsi l'università.

Ovviamente con "lavorare" intendo "essere sfruttato", perché i salari fanno schifo, per avere qualcosa in più devi lavorare in nero e le garanzie praticamente non esistono (niente permessi, niente giorni di malattia, nada de nada).

E infine c'è la terza via (che non è il fascismo).

Vorrei poter dire che questa sia il dolce far niente, ma mentirei.

È una strada che solo i più arditi (o i più idioti, dipende dai punti di vista) intraprendono: arruolarsi nell'esercito.

Che, badate, non è la stessa cosa che andare in Accademia: no, loro si addestrano proprio per andare in guerra.

Dal momento che frequento gente ardita (e idiota), alcune mie conoscenze si stanno arruolando.

Che, per carità, è un atto di servizio per il Paese e blablabla, ma a me sale l'ansietta cosmico-storica hegeliana perché sono la mommy del gruppo e mi preoccupo.

Però c'è una cosa che tutti quanti pensiamo, a prescindere dal percorso che abbiamo deciso di intraprendere: niente può essere peggio di cinque anni di superiori.

The Perks of Being a Young AdultDove le storie prendono vita. Scoprilo ora