SEDICI

181 15 0
                                    

Musica
Shape of you - Ed Sheeran

Per tutto il sabato decido di riposare e di riordinare le idee. Da una parte abbiamo un succhiasangue impazzito e particolarmente snervante che potrebbe uccidermi da un momento all'altro, dall'altra abbiamo un Ezra Darcy selvatico che sta per prendere in moglie un'altra vampira probabilmente supersexy per chissà quale losco affare di famiglia, dall'altra ancora abbiamo uno stalker che mi ha già quasi ucciso e intende violarmi per riuscirci definitivamente. Ottimo lavoro Beatrice, un record. Manca solo un mese alla tua maggior età e guarda che traguardi hai già raggiunto. Alla festa dei diciotto anni potresti quasi trovarti sgozzata in un vicolo se ti ci impegni.

Osservo Puzzino mentre gli faccio i grattini da dentro la gabbia. Lui non ha tutti questi problemi: se ne strafotte del mondo. A lui interessano solo i semi di girasole e le coccole. Nessuno vuole ucciderlo o sverginarlo o mangiarlo. Una vita tranquilla. È chiedere troppo forse?

"Perché non posso essere come te e basta" sbuffo, mentre continuo ad accarezzarlo.

"Sul serio? Il tuo futuro è concentrato su un topo?"

Sobbalzo e per un attimo non capisco da dove provenga la voce. Mi giro verso la finestra e vedo Connor Darcy che mi osservadi traverso, seduto con la schiena appoggiata allo stipite.

"Oh giustappunto, quello che vuole usarmi come pranzo di Samhain"

"Ho i miei anni candelotto di dinamite, anche se i miei fratelli sono preoccupati so controllarmi abbastanza bene" dice lui, annoiato.

"Perché sei sulla mia finestra Connor? Hai altre parole carine da dedicarmi?" chiedo in modo sarcastico.

"No, volevo solo accertarmi che non fossi già in balía di quello nuovo" mi risponde solo, mettendosi le mani detro alla testa.

"E come mai tutta questa premura? Da quando? Non sei mica mio padre. E poi non ti voglio vedere, al momento potrei farti esplodere le cervella. O non ti è bastato il volo dell'altro giorno?"

Connor sembra ignorare tutto quello che dico. Scende dalla finestra con le mani in tasca.

"Sul serio streghetta, è meglio rimanere fuori dalla portata di un incubo" mi dice serio.

Ma che gli prende? Gli si sono accesi i neuroni tutti insieme?

"Anche da quella di un vampiro teoricamente. Eppure eccoci qua. Oh e anche da lupi mannari, mostri, zombie... eppure sono tutti qui e io non so usare neanche un abracadabra come si deve. Devo solo scegliere come crepare" dico, tornando a fare i grattini a Puzzino.

 Devo solo scegliere come crepare" dico, tornando a fare i grattini a Puzzino

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Wow... veramente deprimente"

"Già e chissà chi me li ha messi in testa questi pensieri eh?" dico, scoccandogli un'occhiata annoiata.

"Beatrice, sul serio. Sta lontana da quel tizio"

La mia pazienza ha un limite e Connor Darcy è capace sempre di superarlo, ogni singola volta. Mi alzo dalla scrivania infuriata.

"Ah si? Sul serio? Proprio tu me lo vieni a dire che dovrei starci lontana quando sei evidentemente nella mia stanza senza il mio permesso e c'è il rischio concreto che io ti faccia da spuntino pomeridiano?! Ma ti ascolti?!" sbotto.

Non faccio in tempo a dire l'ultima frase che tutti i miei libri saltano per aria. Sospiro nervosamente e mi lascio ricadere sulla sedia, con una mano sulla faccia.

"Sono un disastro e neanche io so perché sono ancora qui"

"Ehh Beatrice..." sbuffa Connor.

Lo vedo partire alla velocità della luce e raccogliere i miei libri, per poi lasciarmeli impilati sulla scrivania.

"Ehm... grazie?" dico, sorpresa.

Connor non risponde, ma continua a fissarmi. Poi chiude gli occhi e fa un altro sospiro.

"L'altro giorno ho esagerato. Ezra sa sempre come toccare dei tasti dolenti"

Faccio mente locale prima della mia esplosione di rabbia e cerco di ricordare la conversazione.

"Kathrine, giusto?" chiedo, ingenuamente.

"Già. Non mi metterò a raccontarti la mia vita e a spettegolare sulla cosa come fate tu, mia sorella e le sue amiche su qualsiasi cosa, sia chiaro" sottolinea il vampiro, "ma ammetto di essermi lasciato prendere la mano"

Sorrido per un momento.

"Connor Darcy che si scusa, un evento imperdibile. Se ti filmo potresti ripetere?"

"Neanche impalato"

"Immaginavo"

Ci guardiamo e per un momento cala un velo di imbarazzo. Credo sia la prima volta in mesi che lo sopporto.

"Beh comunque.. per gli allenamenti...quella volta.." cerco di balbettare qualcosa di sensato.

"Credo che sia meglio evitare di parlarne. Io ti ho quasi sbranato, tu mi hai lanciato contro una parete. Pari e patta, fine della storia" mi interrompe.

"E va bene..." dico a disagio.

Sto facendo di tutto per non menzionare un preciso momento di quella vicenda. Quello più imbarazzante di tutti.

"E non ci pensare troppo candelotto di dinamite, o ti verrà un mezzo orgasmo e mi toccherà rimediare sul tuo letto" mi punzecchia alla fine.

Divento viola dall'imbarazzo. Lo sapevo che non era cambiato di una virgola.

"Ci avrei giurato, razza di idiota, cretino, stronzo immortale del cazzo che non sei altro!" comincio ad urlare, lanciandogli uno dopo l'altro i cuscini che ho ai piedi del letto.

"Sempre la solita.." dice, prendendoli tutti al volo.

"Vaffanculo, fuori! Fuori! FUORI!"

Il vampiro si dilegua con un sorriso malefico in viso, prima di essere investito da tutti i cuscini e i soprammobili che gli ho lanciato contro.

Io
Non
Lo
Sopporto.

Quella Pasticciona di una StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora