QUARANTASETTE

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Musica

Criminal - Disturbed 🎶

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Tempo era rinchiuso in una cella ormai da ormai non si sapeva neanche quanto. Gli accordi erano saltati, Pace era morta.

Amore era stato giustiziato per alto tradimento, e Tempo e Speranza, che non erano stati visti per tutta la cerimonia, erano stati imprigionati, pronti per essere giustiziati come complici dell'assassino.

La Vita e la Morte, distrutte dal dolore, non riuscivano ad opporsi al destino avverso che circondava il capo dei loro figli. La freccia sembrava chiaramente la firma di uno di loro e poco si poteva fare nel cercare di far ragionare il Sole o la Luna. Accecati dalla perdita, cominciarono a dare retta ad Odio, che non voleva sentir ragioni. Nessuno si accorse di chi in realtà avrebbe potuto guadagnare dalla sparizione di Pace. Nessuno vide. Nessuno sentì.

Intanto, morto il primo genito e prossimo alla giustizia il secondo, Verità si era ammalata gravemente e le sue condizioni di salute non miglioravano in nessun modo.

Per fortuna, qualche ombra, ancora alleata della famiglia della Vita e della Morte, aveva informato Tempo delle condizioni in cui si trovavano, ma non solo. Lo avevano anche informato che quello sarebbe stato il giorno dell'impiccagione di Speranza.

Il nome che lei le aveva dato, Qhoaissel, risuonava nella testa del tempo come un richiamo. Quel giorno sarebbero fuggiti. Quel giorno lui l'avrebbe salvata.

Si sganciò dalle catene lussandosi pollici e scapole, combattendo contro i guerrieri del sole mentre sentiva la folla urlante che acclamava giustizia per Pace.

Tempo cercò in tutte le celle della prigione, ma non la trovò.

Cercò allora tra i condannati pronti a salire sul patibolo. Ma neanche lì trovò Speranza.

Trovò però un piccolo uomo, sporco e dall'odore acre, con gli occhi incrostati dal fango.

"La donna dai capelli del colore del grano è stata graziata, figliolo. È stata venduta ad un certo Sirah, della corte della Luna. Lei, uno spirito forte... ma in mano a lui...il suo bambino..."

Il Tempo all'inizio non capì esattamente.

Il suo... bambino?

Quando realizzò, il suo grido raggiunse tutte le corti, da Nord a Mezzogiorno. Un ghiaccio tetro stava avvolgendo la corte immortale.

Finché non li troverò...

Il ghiaccio si espandeva e avvolgeva qualunque cosa gli capitasse a tiro. Tutte le corti venivano immobilizzate e imprigionate nell'attimo stesso in cui il Tempo aveva saputo che esisteva un bambino. Il suo bambino.

Il mio nome...

Avrebbe trovato Sirah, della corte della notte e avrebbe salvato suo figlio. Avrebbe riavuto la sua Speranza. Sarebbero stati felici.

.... sarà Cassiel.


Quella Pasticciona di una StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora