[COMPLETA]
"Prima regola: niente emozioni. Ogni volta che ti agiti qualcosa detona. Cerca di tenere la mente libera. Seconda cosa: senti la magia e usala al di fuori di te"
"Sai molte cose sulla magia" dico, stupita.
"È solo il quarantesimo anno d...
La campanella mi risuona nelle orecchie come una freccia nel cervello. Spronfondo sul banco come uno Snorlax che ha deciso di schiacciare il suo quarantesimo pisolino giornaliero.
Una pacca sulla spalla della portata di una manata da muratore mi fa voltare e vedo Aura ed Elisabeth osservare il mio viso corroso dalla scocciatura.
"Su, non sarà così male" mi rassicura Elisabeth.
"Stiamo parlando della stessa persona che mi prendeva per il culo fino ieri e che mi ha definita il suo pranzo meno di ventiquattr'ore fa" borbotto.
"Sciocchezze. Mio fratello è un rompipalle ma ha il cuore tenero. E poi sa che posso ricattarlo in qualsiasi momento" mi dice Aura, con un sorriso perfido.
Sollevo un sopracciglio. Certe volte è veramente inquietante.
"Non guardarmi così, sono la più giovane, devo farmi rispettare, specialmente in una casa di uomini" dichiara lei, accogliendo il mio sguardo confuso.
Aura è una delle persone più solari e più dispotiche allo stesso tempo che io abbia mai conosciuto in vita mia. Do un'occhiata all'orologio e noto che se non mi muovo arriverò tardi.
"Beh non è che abbia molta scelta. Fatemi un in bocca al lupo"
Le mie amiche mi salutano e mi dirigo distrattamente fuori dall'aula. Sospiro profondamente, e decido di non partire subito col piede sbagliato. Se inizio a pensare in negativo non ci riuscirò mai, e non voglio essere bocciata. Devo sbloccare questa cosa in qualche modo.
Cammino per i corridoi con la testa tra le nuvole, pregando di riuscire a calmarmi prima di arrivare in sala d'allenamento. Nel corso della mia distrazione, non mi accorgo e vado a sbattere contro una colonna di cemento. Mi massaggio leggermente la testa e quando sollevo lo sguardo noto che in realtà si tratta di Ezra.
"Accidenti... Scusa non stavo guardando dove camminavo" mi scuso timidamente. Arrossisco leggermente osservando i suoi occhi ambrati che mi fissano.
"Non preoccuparti... Vedo che ti sei ripresa bene alla fine"
"Già, anche se ho ancora lo stomaco sottosopra" confesso.
"Vederlo nei film e nella realtà è un po' diverso... Comunque ti stavo cercando"
Le mie guance prendono un colorito vagamente peperoneo.
"Ahah, ah si? E come mai?" ridacchio come una gallina.
Per dio, Beatrice, datti un contegno.
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"So che oggi inizi ad allenarti con mio fratello. È un tipo impulsivo, per cui cerca di stare attenta. Non si sa mai come può andare a finire con Connor, anche se non è cattivo come sembra"
