QUARANTADUE

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Musica
Zen - PTN🎶

Cammino per i corridoi insieme ad Aura ed Elizabeth. Le mie lezioni per l'autocontrollo sono aumentate nelle ultime settimane, mentre Cassiel si è chiuso ormai in un silenzio solenne che non accenna a rompersi. Ho cercato riferimenti rispetto al simbolo del grimorio di Zero, ma non ho trovato nulla. Le più svariate mitologie riportano segni similari, con vari significati, ma nessuna riporta quel particolare simbolo. Neanche l'insegnante di Mitologia e Catalogazione delle specie nel mondo nascosto ha saputo aiutarmi. Neanche lo stesso preside sa molto, se non che sia il simbolo della presenza di Cassiel. Ma quindi in che rapporti era Cassiel con mio padre? Si conoscevano? Come è successo? Il nostro incontro è o non è stato un caso come sembrava essere?

Le domande mi attanagliano la testa e i momenti in cui non ci penso sono sempre di meno. La cosa mi ossessiona e ho paura di scoprire quale sia la risposta alle mie domande.

"Sai che quando pensi hai lo sguardo di un'omicida vero?"

Connor si palesa dietro di me e io faccio un saltino di spavento, mentre i pensieri riguardo al simbolo si dileguano.

"Secoli sprecati a chiedermi cosa ci trovassero le donne in te... non lo capirò mai" sospira Aura, con un sorriso sarcastico.

"Sempre parole carine sorella, sembri quasi una persona seria" risponde lui, con lo stesso sarcasmo.

"Da che pulpito..."

Sembra stia per partire uno dei soliti bisticci familiari dei Darcy, quando una losca figura si avvicina a noi. Sento un brivido salirmi lungo la schiena: è la donna che ho visto settimane fa, quella per cui Cassiel sembrava essere impazzito.

"Salve Aura, Connor... sapete dove posso trovare Ezra?"

I due fratelli interrompono il bisticcio e la fissano con una poco velata noia.

"Ciao Isobel, che piacere vederti per la quindicesima volta questa settimana" dice Connor, infilandosi la mani in tasca. Aura solleva gli occhi al cielo e scuote la testa.

"Se vostro fratello si rendesse più disponibile non dovrei inseguito fin qui ogni volta. Ma sono una persona paziente per vostra fortuna"

"La mania del controllo è inclusa nella tua santa pazienza?" chiede la rossa, sarcastica.

"Del vostro pensiero non mi interessa. Il nostro matrimonio dovrà essere perfetto. Niente va lasciato al caso. Allora, dov'è?"

"Non abbiamo un localizzatore per trovarlo, né ci interessa farlo, arrivederci e tante care cose" dice Connor, tentando visibilmente di scacciarla con lo sguardo.

"Credimi Connor, la vostra compagnia è poco gradita anche a me. Una volta sposati toglieremo il disturbo"

"Non puoi impedirci di vedere Ezra" ringhia Aura. Sembra un discorso già affrontato varie volte dal suo tono.

"Beh, tecnicamente sono i nostri padri ad averlo deciso. Lui verrà con noi... potrete vederlo ogni tanto... se farete i bravi..."

"Tu, brutta..."

Afferro Aura e, intendendo la gravità della situazione, le metto un braccio intorno alle spalle e gli tappo la bocca, scambiandomi uno sguardo preoccupato con Connor.

Quella Pasticciona di una StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora