SEI

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Traccia 🎶
Indestructible - Disturbed

Mi sveglio con i muscoli tutti intorpiditi e lo stomaco sottosopra. Sono nel mio letto e ho la vista abbastanza offuscata. Sbatto le palpebre per qualche secondo e cerco di mettere a fuoco l'ambiente intorno a me. Non faccio in tempo a ricordarmi di cosa sia successo che una faccia biancastra e adornata da dei capelli ossigenati mi si para davanti fulminea.

"Allora sei viva, streghetta"

Sgrano gli occhi e istintivamente colpisco lo sconosciuto che si trova nella mia camera, che piega la testa all'indietro con le mani sulla faccia.

"Porca puttana!" lo sento imprecare.

Mi metto seduta sul letto alla velocità della luce e noto che in realtà lo sconosciuto malintenzionato non è altro che Connor Darcy, che mi guarda con fare misto tra la noia e la seccatura.

"Bastava un grazie, non serviva scassarmi il naso, candelotto di dinamite" brontola, massaggiandosi la faccia.

Sbatto gli occhi e cerco di mettere in ordine gli SpongeBob nel mio cervello, che sembra abbiano appena finito di fare un Rave Party dentro al mio cranio. Una fitta lancinante mi attraversa le meningi.

"Ma che ci fai qui?" chiedo, massaggiandomi la testa

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"Ma che ci fai qui?" chiedo, massaggiandomi la testa.

"Da quando sei svenuta mia sorella è diventata una tiranna, e ci ha obbligato a fare i turni per darti un'occhiata" mi spiega annoiato il vampiro.

Sono svenuta?
Ripercorro gli eventi che mi ricordo per ultimi e la visione del cadavere che ritorna in piedi dopo il morso di Aura mette di nuovo alla prova il mio apparato digerente.

"Ah si.. Quando quello zombie è tornato in vita è stato inquietante" dico nauseata.

Connor si siete sulla sedia girevole della mia scrivania e comincia a giocherellarci. Noto che ha in mano una specie di lettera che si passa fra le dita, ma non so cosa sia.

"Non era uno zombie" dice solo, continuando a muoversi come se niente fosse.

"Ah no?"

"Quel tipo era un Incubo. Non è raro che ce ne siano nei night, anzi, sicuramente non era l'unico" mi spiega Connor, con le mani dietro la testa.
La sedia della mia scrivania deve essere diventato il suo giochino per distrarsi mentre ero collassata.

"Gli incubi sono persone vere?" chiedo, stupita.

Connor mi osserva impassibile per qualche secondo, e poi sospira.

"Giusto, tu sei nuova per queste cose. Nel mondo degli umani gli incubi sono i brutti sogni che si fanno normalmente, mentre nel mondo sovrannaturale costituiscono una categoria ben precisa. Incubi, per i maschi, Succubi, per le femmine.
Sono degli esseri antichi, che seducono le persone e rubano la forza vitale"

"Accidenti... Quindi sono delle specie di vampiri? Quel tizio voleva mordermi?" chiedo, confusa.

Connor si lascia scappare una piccola risata.

"No candelotto di dinamite, il morso è una nostra prerogativa. Gli incubi e le succubi hanno... altri modi"

"Cioè?" chiedo, sollevando un sopracciglio.

Connor sospira di nuovo e si passa una mano sulla faccia.

"Diciamo che il tizio che ti ha aggredito ha usato la malìa degli Incubi per infilarsi sotto la tua gonna"

Arrossisco violentemente quando capisco cosa intende.

"Cioè ha usato il suo potere perché voleva violarmi in mezzo alla strada?!" squittisco.

"Prendila con filosofia streghetta, se non avessi ansimato così forte non ti avrei sentito e non sarei arrivato in tempo" dice lui con un sorrisetto soddisfatta, allargando le braccia.

Sono sicura di aver preso il colorito del pranzo solito della famiglia Darcy.
Nel giro di due giorni ho fatto più figure di merda io che la popolazione mondiale intera.

Mi lascio andare sul letto con un lungo sospiro, passandomi le mani sulla faccia.

"Ma perché sono obbligata a stare qui" piagnucolo, in preda allo sconforto.

"Sei troppo lagnosa, streghetta"

"Grazie, molto gentile"

Connor estrae il proprio cellulare e lo vedo leggere qualcosa sullo schermo.

"Mia sorella sta tornando. Beh, è ora che io vada. Vedi di tirarti su per domani" mi dice, apatico.

"Domani?" chiedo, sollevando un sopracciglio.

Connor mi lancia la lettera con cui stava giocherellando precedentemente: quando estraggo il foglio, vedo che ci sono gli orari di prenotazione di una sala di allenamento prenotate a nome King - Darcy.

"Belizerion non ha perso tempo" dico, scocciata.

"Sei troppo pessimista candelotto di dinamite. Vedi di riposarti e prepararti, non ho intenzione di ripetere l'anno perché sei incapace" mi dice lui, aprendo la porta della mia camera.

"Beh usa il tuo genio per renderti utile allora" borbotto.

Giurerei di aver visto comparire l'ombra di un sorriso sulla sua faccia, prima di vederlo scomparire nel corridoio.

Quel ragazzo mi farà esplodere i neuroni dal nervoso prima o poi.

Quella Pasticciona di una StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora