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Nomadi - UtopiaRimango nella mia stanza a prepararmi per il primo allenamento. Sono stata esentata da gran parte delle lezioni per queste settimane. Il preside dice che è di vitale importanza che prima impari a controllare qualsiasi cosa si sia infilato dentro la mia testa. Capisco la sua preoccupazione visto che ha letteralmente riportato in vita un vampiro. Mi chiedo perché sia venuto proprio da me. Alla fine sono forse la più incapace delle streghe.
Mi volto verso lo specchio e vedo la mia figura imbacuccata in una tuta grigia rovinata. Chissà che diavolo sta succedendo veramente.
Ad un certo punto vedo la figura nello specchio che sorride e si sposta. Aspetta.. che?!
"Bella tuta piccola strega"
La me nello specchio ha appena parlato da sola. Sgrano gli occhi. Ma che succede?!
"Sei...sei..." balbetto, impaurita.
"Sono Cassiél, si, si, saltiamo i preamboli" dice, agitando una mano.
"Che cosa inquietante..." rabbrividisco.
"Oh, aspetta e vedrai. Io e te trascorreremo molto tempo insieme" dice, con un sorriso affilato.
"Ma che ti ho fatto io? Non sapevo neanche della tua esistenza, perché hai..."
"Perché ho scelto te? È una storia molto lunga, ma a tempo debito ne parleremo. Adesso concentrati o finiremo entrambi nei guai e mi toccherà fare una strage per rimediare"
"Tu vuoi uccidere tutti?!" chiedo impaurita.
"No, macché... ma diciamo che ho molti più millenni di te e non sono molto simpatico al Consiglio... Quando capiranno che sono tornato sguinzaglieranno i loro animaletti fastidiosi"
"I che cosa?"
"Tre teste calde che amministrano l'ordine, l'armonia e il cazzo che me ne frega del mondo della Luna, niente di preoccupante, ma hanno metodi particolarmente crudeli. Quando verranno dovrai essere in grado di proteggere le persone che ami o il mio potere ti inghiottirà"
"Che significa ti inghiottirà?"
"Vedi strega... i poteri che ti sono stati concessi sono parte integrante dell'istinto degli esseri viventi. La rabbia, la paura, la gioia... sono tutte emozioni che ti aiuteranno. Ma perdi la lucidità mentre le vivi e non sarà un bello spettacolo" spiega la figura nello specchio, "comunque niente colpi di testa e andrai benissimo. Salutami Norman... vecchio volpone" finisce di dire maliziosamente.
"Aspetta, non abbiamo finito!"
La figura nello specchio torna ad essere la mia e rimango spiazzata. Un tipo enigmatico è dire poco. Tremendamente inquietante.
Esco dalla mia camera abbastanza scossa e arrivo nella sala degli allenamenti. Il preside mi aspetta, con le mani giunte dietro la schiena.
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Quella Pasticciona di una Strega
Genç Kurgu[COMPLETA] "Prima regola: niente emozioni. Ogni volta che ti agiti qualcosa detona. Cerca di tenere la mente libera. Seconda cosa: senti la magia e usala al di fuori di te" "Sai molte cose sulla magia" dico, stupita. "È solo il quarantesimo anno d...