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Smooth Criminal - Michael Jackson🎶Dopo l'incontro con sua rottura reale Connor e Aura sono spariti nel nulla, confabulando su una cena o qualcosa di simile. Sembra che non siano per niente entusiasti che Dacry Senior sappia della mia relazione (si può parlare di relazione a questo punto?) con il suo secondogenito. Hanno sempre evitato di parlare del padre e questo significa, secondo praticamente tutti i libri e i film che ho letto, che stiamo parlando di uno psicolabile di prima categoria che vorrà farmi cucinare dai sottoposti. Più tardi ci incontreremo, meglio sarà per tutti.
Arrivo nell'ufficio del preside e spalanco la porta senza pensarci. Ormai sono quasi di casa dato che mi allena tutti i giorni. Nonostante l'aria misteriosa e lo sguardo di ghiaccio, il preside sembra più un vecchio stanco che una bestia feroce.
Vedo che, insolitamente, tre individui sono davanti alla sua scrivania. Portano giacche in pelle nera, e hanno un'aura tremendamente cupa. Il primo ha l'aspetto di un ragazzino, biondiccio, dagli occhi verdi luminosi come dei LED da discoteca. Il secondo è un uomo burbero, con due occhialetti fastidiosi sul naso e un'aria da professore decrepito. Il terzo ha una cicatrice che gli attraversa la faccia, con due occhi rossi come il sangue.
Il preside parla normalmente ma sembra inquieto. Appena apro la porta i tre si voltano a fissarmi. Dallo sguardo che mi lancia il preside capisco che non sono qui per chiedere come stia andando la scuola o per vedere se le camere siano in ordine.
"Mi scusi signore, ero venuta a chiedere una cosa per le lezioni di Trasmutazione, ma se è impegnato passo più tardi" dissimulo.
Se sapessero che mi alleno col preside farebbero domande. Meglio omettere che mentire. È più semplice.
"Oh si signorina King, mi spiace, le devo chiedere di tornare in un altro momento"
Menomale che non sono del tutto idiota e riesco a cogliere i segnali di quando qualcosa non va. Ma chi sono quei tre esattamente? Sono altri amichetti di Cassiél?
Chiudo la porta e facendo piano riesco a sentire uno stralcio di conversazione.
La fata ha indicato questo istituto e alcuni dei suoi studenti. Inoltre il fatto che Baba Jaga sia passato per questa scuola non è la norma, Harry. Sei sicuro di non saperne niente?
All'improvviso mi torna in mente il Deus Pub e il giorno in cui Cassiél ha fatto la sua ultima comparsa in carne e ossa. Aileen ha cantato.
Mando un messaggio a tutti con estrema urgenza e do appuntamento al gruppo in sala da pranzo. Se non ci inventiamo qualcosa in fretta qui saranno guai seri.
I minuti passano e io ringrazio per una volta l'abilità di Cassiel, altrimenti sarei maldida di sudore dal nervoso.
Riesco a racimolare i due Darcy rimasti, Elizabeth e Peter. Ezra al momento non è reperibile, per cui dovremo arrangiarci.
"Cos'è tutta questa fretta?" mi chiede Aura, sedendosi al tavolo insieme a Connor.
"Okay, qualcuno sa qualcosa di tre tizi inquietanti dalle giacche di pelle? Uno sembra un quindicenne, occhi verdi da brivido, uno pare che abbia i fondi di bottiglia al posto degli occhiali e il terzo ha una cicatrice che gli attraversa mezza faccia. Mai visti?"
Tutti sbiancano e per un secondo mi sento come se fossi l'unica ad essere ignara del pericolo.
"I tre giudici..." dice con voce strozzata Elizabeth.
"Lo sapevo che quella brutta stronza avrebbe parlato. Se la becco di nuovo..." dice Aura, probabilmente riferendosi ad Aileen.
"Qualcuno mi spiega prima di partire a minacciare la gente?"
Connor si passa una mano sulla faccia.
"Vecchi amici di nostro padre. Sono tre schizzati al servizio del consiglio. Il ragazzino lo chiamano il Cercatore, ed è capace di trovare chiunque solo sentendone l'odore, una specie di segugio ma più intelligente. Il vecchio bacucco lo chiamano il Domatore: nessuno lo ha mai visto alzare un dito, ma riesce a far confessare anche il peggiore dei criminali senza torcergli un capello. Il terzo è il capobanda: lo chiamano Esecutore. Il nome non lascia molto spazio all'immaginazione"
Non ci credo. Sono i personaggi del libro di Ezra. Esistono sul serio?!
"Se sono qui vuol dire che la fatina ha cantato. Siamo davvero nei pasticci"
Grandioso. Da una parte ho un vampiro millenario che non vede l'ora di capire come cucinarmi per pranzo, dall'altra tre cani da guardia pronti a farmi fuori. Ottimo. E non ho neanche passato il primo anno di scuola, cazzo.
"Vado un momento in bagno"
Mi alzo di scatto e vado verso i bagni femminili. Grazie a dio dentro non c'è nessuno e fisso la mia immagine dentro allo specchio.
"Senti piccolo mostriciattolo divino o quello che diavolo sei, siamo nei casini per colpa tua, quindi vedi di svegliarti e dirmi qualcosa, altrimenti saremo tutti fritti tra poco"
Nessuna risposta. Andiamo, spirito del tempo dei miei stivali, devi rispondermi.
Impreco, cominciando a camminare avanti e indietro dal nervoso. Perché diavolo non si fa vedere?!
Sento che dalla sala da pranzo, di solito piena di versi, rutti o chissà che altre stramberie, si sente silenzio tutto ad un tratto. Fantastico, siamo fritti.
Esco dal bagno in modo discreto, rimanendo sulla porta.
"Buongiorno Studenti, vorrei dire che è un piacere, ma temo di dover saltare i convenevoli. Stiamo conducendo una piccola indagine per conto del Consiglio. Nessuna paura, solo qualche informazione.
Se e quando chiamo io vostro nome vi prego di alzarvi e seguirmi senza lacrime o altro, non siamo qui per fare fuori nessuno. Per ora. In ordine mi servono: Ezra Darcy, Connor Darcy, Aura Darcy, Elizabeth Forger, Peter Finch, Beatrice King. Gli alunni che ho chiamato sono pregati di seguirmi. Per il resto vi auguriamo un buon proseguimento"A parlare è stato l'uomo con la cicatrice in viso. Lancio un'occhiata agli altri che si alzano dal tavolo. Se mi avvicino e mi scoprono sono fregata. Sto per rassegnarmi all'idea di venire legata come un salame e torturata nella migliore delle ipotesi, quando una voce che mai sarebbe potuta suonare così rassicurante mi raggiunge.
Trattieni il respiro.
Prendo una boccata d'aria e sento per un secondo un battito all'interno del petto. Poi un'altro. Comincio a sentire freddo, poi caldo. I polmoni si sbloccano e per poco non mi viene da tirare su l'anima.
È fastidioso, lo scorrere del tempo è forzato, ma terrò il tuo corpo in funzione finché non se ne andranno. Prepara gli antidolorifici, strega.
"Il nome è Beatrice, felice di riaverti tra i vivi" bofonchio, senza farmi sentire.
Avanzo verso il gruppo che si è formato vicino ai tre figuri, e Connor e Aura mi squadrano. Il mio cuore sta battendo e il sangue sta scorrendo di nuovo, anche se è tremendamente doloroso. Probabilmente ho una pessima cera ma poco importa.
"Scusate, quando il bagno chiama..." dico, agitando una mano.
I tre mi squadrano dalla testa ai piedi, poi si voltano e ci fanno cenno di seguirli, mentre il mio stomaco regge sempre meno ogni secondo che passa. Spero di non vomitargli sulle giacche di pelle.
Incrociamo le dita.
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Quella Pasticciona di una Strega
Teen Fiction[COMPLETA] "Prima regola: niente emozioni. Ogni volta che ti agiti qualcosa detona. Cerca di tenere la mente libera. Seconda cosa: senti la magia e usala al di fuori di te" "Sai molte cose sulla magia" dico, stupita. "È solo il quarantesimo anno d...