VENTISEI

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Musica
Why - The Cranberries

Cammino, sfrecciando peri corridoi, alla ricerca degli occhi inquietanti degli Incubi. Li ritrovo raggruppati a chiacchierare sotto al porticato del giardino. Appena arrivo nel corridoio gli occhi di Mark si spostano su di me. Lo vedo sollevare le sopracciglia dalla sorpresa. Vado verso di loro senza esitazione. Ho gli occhi rossi e probabilmente sembro un fantasma. Ho perso chiunque. Ho perso i miei. Ho perso la mia vita normale. Ho perso Ezra. Ho perso da dignità e l'ho data in pasto a qualcuno che l'ha accartocciata e usata come straccio. Non voglio aspettare di vedere qualcun altro che si allontana.

"Posso parlarti?" gli chiedo, ignorando i sorrisi inquietanti e gli sguardi che si scambiano i suoi fratelli.

"Non aspettavo altro" dice.

Ci spostiamo dal gruppo e comincio a parlare con la voce che trema.

"Come funziona?"

"Temo che dovrai essere più specifica"

"Gli altri dicono che un incubo può rubare l'energia vitale di un mortale avendo... rapporti. È vero?"

Mark mi rivolge un sorriso sornione.

"Ma guarda, la streghetta ha studiato bene. Sì, ma a questo punto ho io una domanda per te. Se sai che cosa posso farti perché sei qui?" mi domanda curioso.

"Se assorbi la forza vitale assorbi anche le emozioni giusto?" chiedo, osservandolo negli occhi.

"È così. Mi attirano specialmente la disperazione e la tristezza. Per tua fortuna o sfortuna, chiamala come vuoi, sei un soggetto incredibilmente interessante per me"

"Allora voglio che finisci il lavoro" dico, convinta, abbassando lo sguardo.

Mark solleva le sopracciglia dalla sorpresa.

"Il lavoro?" dice ridendo.

"Si, non voglio più sentire questo. Voglio che mi togli di dosso queste sensazioni. Non mi importa del resto" spiego, ignorando la sua euforia per la richiesta.

"Ma pensa, una settimana fa mi hai appeso ad una parete e ora hai cambiato idea... che ironia"

"Puoi farlo o no?" chiedo, irritata.

Lui mi sorride.

"Per tua fortuna ti avevo messo gli occhi addosso da un bel po'. Le tue emozioni negative hanno un odore sublime"

"È un sì?"

"Certamente... vieni a cercarmi prima dell'alba. La mia camera è la 309" dice, sorridendo vistosamente.

Mi afferra il mento e me lo solleva. Il suo solo tocco mi urta i sensi, ma al momento la tristezza è troppo soffocante.

"Ci vediamo stasera piccola strega" mi sussurra all'orecchio.

"Ci vediamo stasera piccola strega" mi sussurra all'orecchio

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Quella Pasticciona di una StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora