VENTUNO

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Musica
Toxic - Britney Spears

Cammino per i corridoi della scuola con le mie solite occhiaie super nere e la mia aura di malumore quotidiano. Hanno sospeso le lezioni per due giorni dopo Samahain, ma ben presto è tornato tutto alla normalità. Per me è stato un periodo super stressante.

Mi strofino gli occhi dal sonno e ciondolo verso la sala per la colazione. Se fossi rimasta nel mondo umano probabilmente l'unico problema che avrei ora sarebbe lo smaltire il doposbornia di Halloween.

Mentre cammino vedo un losco figuro appoggiato ad una parete che mi fissa con degli occhi gialli inconfondibili. Lo ignoro e gli passo davanti sperando che mi scambi per uno zombie.

"Buongiorno Beatrice, vedo che sei di buon umore" mi dice, cominciando a seguirmi. Mi correggo: oltre ai Darcy anche gli Evans hanno il loro bel posto nella classifica dei rompipalle.

"Ci vedi di merda" rispondo solo, facendo finta di nulla. Ho capito che sbarazzarmi delle attenzioni non richieste in questa scuola è praticamente impossibile.

"Che caratterino. Non ti ho vista al party di Samhain a parte all'inizio"

"Ero imboscata in un angolo mezza drogata, non mi ha visto nessuno" mento spudoratamente.

"Peccato... sarebbe stato divertente"

Mi volto con il fumo che mi esce dalle orecchie.

"Mi stai apertamente dicendo di aver drogato tu il punch?!"

Lui non risponde ma mi sorride in modo inquietante.

"Un regalino per la tua amica dopo che mi ha tranciato il collo con quei denti sudici l'ultima volta. Speravo di trovarti per divertirci un po' e riprendere da dove avevamo interrotto ma sembra che sia andata in maniera diversa. Peccato"

Non ci vedo più dalla rabbia e muovo il braccio di impulso. Lui si solleva da terra e viene inchiodato al muro. È come se lo stessi tenendo sollevato per il collo. Normalmente sarebbe spaventoso ma questo qui se l'è cercata.

"Senti pidocchio da quattro soldi non so cosa tu abbia in quella testa bacata che ti ritrovi e non mi interessa saperlo, ma giuro che se me ne combini un'altra così ti assicuro che ti farò passare un quarto d'ora così brutto che considererai la morte come un atto di pietà. Stai lontano da me e dai miei amici, ti è chiaro il concetto?" ringhio.

Vedo le vene del suo collo diventare sempre più nere. Non respira eh? Potrei finirlo adesso ed evitare altre seccature in futuro. Peccato che sia contro le regole della scuola.

Lo lascio e cade per terra, cominciando a tossire violentemente e a boccheggiare.

"Bea?"

Mi volto e vedo Aura con la bocca spalancata. Oh diamine, credo di aver esagerato. Parecchio.

"O-oh io, io non, non lo so, lui mi ha fatto arrabbiare e-e io, non volevo ucciderlo, okay forse un pochino, ma..." balbetto imbarazzata.

"Hai imparato a controllare i poteri senza far saltare le teste!" mi dice, contenta come una pasqua. Ah, quindi non conta che volessi farlo fuori. Okay.

"Io, io non so come ho fatto"

Aura mi abbraccia e mi trascina in sala colazione, lasciando l'incubo lì seduto a terra a riprendersi. Non credo sia etico sotto nessun punto di vista. Questa scuola a forza di traumi mi sta tirando matta.

"Dobbiamo festeggiare!" squittisce la vampira, entrando in sala colazione.

"Che cosa devi festeggiare sorella? Hai finito un altro dei tuoi libri mielosi da vomito?" chiede una voce.

"Connor, smettila. Vedo che sei felice sorellina" dice Ezra.

Sono praticamente comparsi dal nulla ma ormai sono abituata. L'inquietante è il mio mood di vita.

"Cosa si festeggia?" chiede Elisabeth (l'unica che si è degnata di raggiungerci camminando e non comparendo come un fantasma).

"Bea è riuscita a controllare i suoi poteri finalmente" dice la vampira a tutti.

"Aura non credo.."

"Dovevate vederla, ha tirato su per il collo quell'incubo di Evans come una vera strega! Lo teneva a mezz'aria e la testa non ha neanche accennato ad esplodere!"

Mi passo una mano sulla faccia, abbassando lo sguardo. Connor e Ezra sollevano le sopracciglia, sorpresi. Ecco, adesso mi beccherò una ramanzina.

"Beatrice, cos'è successo?" chiede Ezra.

"Ha ammesso di aver drogato il punch per rovinare la festa apposta"

"Come prego?!" sbotta Aura, "credo che tornerò indietro a finire il lavoro di Bea" dice.

Ezra la prende per il colletto tenendola ferma

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Ezra la prende per il colletto tenendola ferma.

"Ha detto che lo ha fatto per colpa di quello che gli avete fatto al club. Perché non ha potuto finire... quello che stava facendo" spiego a disagio.

"Tsé" borbotta Connor, scuotendo la testa.

Ezra si ferma un secondo a riflettere mentre tiene ferma sua sorella, che comincia a dimenarsi con gli occhi iniettati di sangue.

"Beatrice, i poteri non devono essere usati per fare del male agli altri" dice Ezra alla fine.

Ecco, lo sapevo.

"Tuttavia" continua, "Credo che chiunque sarebbe andato su tutte le furie. Almeno ha capito che deve tenere le mani a posto"

Sollevo le sopracciglia stupita. Ezra Darcy che giustifica un atto violento? Siamo finiti in una realtà parallela nel frattempo?

"Se mi capita tra le mani..." ringhia Connor.

"Non faremo niente perché ci ha già pensato Beatrice. Grazie" sentenzia Ezra, con un sorriso cordiale.

Questi tre sono pazzi da legare.

Connor borbotta qualcosa e se ne va, mentre Aura si calma.

"Beh... almeno sono soddisfatta che tu gliel'abbia fatta vedere. Festeggiamo!" dice Aura, rassegnata a non poter mettere in pratica il suo piano di vendetta.

Ci strafoghiamo di cibo (e sangue) a colazione per festeggiare il mio primo quasi omicidio.

Quella Pasticciona di una StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora