The Untamed: il mondo delle tenebre

Due contendenti, un solo premio

N.a.: Attenzione, in questo capitolo ci saranno dei momenti di intimità contrassegnati da questo segno ***, potete saltarli se la cosa vi mette a disagio, e proseguire poi la storia senza problemi. Buona lettura!

Meng Yao

Essere scoperto era una cosa che aveva messo in conto già da mesi, per quello aveva chiesto a Xue Yang di attaccare il sud, così avrebbe avuto una scusa per scappare al momento giusto, stava fingendo da così tanto tempo che ormai aveva cominciato a stancarsi, e poi aveva più di uno scopo da raggiungere, uno dei più importanti era quello di diventare un traditore, e ci era riuscito: suo 'padre' ora stava avendo alcuni problemi poiché, non importava quanto negasse il legame di sangue che condividevano, il fatto che fosse il suo figlio illegittimo non era nient'altro che la verità. Già diverse persone ne erano venute a conoscenza, ma non aveva dato troppo peso alla cosa; ora tutto era diverso, dato che quel suo figlio era un traditore che, con ogni probabilità, voleva vendicarsi di lui, oltre che di tutti i Clan che lo avevano sempre guardato dall'alto in basso. La cosa gli faceva immensamente piacere, anche se, ovviamente, non era ancora soddisfatto: la sua vendetta sarebbe stata terribile, si sarebbe fatto giustizia, e le cose si erano già messe in moto. Sorrise al solo pensiero che, molto presto, Jin Guangshan sarebbe andato incontro alla sua fine, e in un modo da far tremare le fondamenta del suo stesso Clan, lasciandolo in una situazione tale che nemmeno Jin Zixuan sarebbe riuscito a impedirgli di sprofondare nel fango.

Il suo piano era stato messo in atto già prima di lasciare le isole del Clan Lan, dato che si era accorto di come Wei Wuxian avesse messo gli occhi su di lui. Oh, aveva capito dal modo in cui lo guardava che aveva dei sospetti su di lui; tuttavia, era rimasto davvero stupito dal fatto che avessero usato uno degli spiriti di Yin per dargli la caccia, anche quando era già a conoscenza del fatto che fosse in possesso di Yang.

Comunque, non aveva più alcuna importanza: uno dei suoi obiettivi era ad un passo dal compiersi, mentre l'altro era ora ancora più vicino alla sua realizzazione. Sapeva che Wei Wuxian e gli altri prescelti erano stati mandati nell'Est, come aveva previsto; dopo un po' di allenamento, quindi, sarebbero stati pronti per salire sui Monti della Sepoltura per cercare Yin, che era anche quello che tutti loro stavano aspettando

Non c'era alcuna fretta di catturare Wuxian, dopotutto erano già diversi secoli che attendevano di mettere in opera il loro piano. Tuttavia, per non rendere troppo evidente ciò che stavano aspettando, avrebbero sferrato degli attacchi qui e là, giusto per tenere i Clan occupati e farli stancare un pò. Sarebbero stati particolarmente violenti nel Sud e nell'Ovest, per tentare di dividere le loro schiere e farle correre in tondo; avrebbero fatto dei tentativi anche nell'Est ma, tra tutti i territori, quello era il più difficile, soprattutto perché tutti i Clan presenti si erano uniti e integrati l'un l'altro in maniera così forte che era impossibile sperare di entrare e passare inosservati, e parlare di spie era ancora più fuori questione

"Maestro..." una voce alle sue spalle lo distolse dai suoi pensieri, si girò e si trovò faccia a faccia con lo spirito della sua spada

"Henshen... che notizie mi porti?" chiese, voltandosi di nuovo a guardare la città immersa nelle tenebre

"Lord Xichen rimarrà in reclusione per le prossime settimane, non dovremmo approfittare dell'occasione e attaccare il Clan Lan?" chiese e Meng Yao si prese qualche momento per riflettere. Gli dispiaceva per Xichen, poiché gli piaceva davvero, ed era stato grazie alla sua gentilezza che tutti gli abusi che aveva subito erano diventati quasi tollerabili. Per onorare lui, quindi, anche dopo il suo tradimento, avrebbe lasciato da parte il Clan Lan

"No, il Clan Lan ha ancora Lan Qiren e Lord Yang a proteggerlo, per non parlare degli altri spiriti immortali. Ora il mio obiettivo principale è il Clan Jin" Henshen sorrise malignamente