capitolo 49

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Mary's Pov

Finalmente era arrivato il momento di tornare a casa

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Finalmente era arrivato il momento di tornare a casa.
Non mi sembrava vero.
Mi mancava da morire la mia famiglia e volevo riabbracciare Niky e Dylan.

Entrai nella macchina di Nathan Insieme ad Ary.

La prima tappa sarebbe stata mio padre.
Non immaginavo come avesse potuto reagire quando mi avrebbe rivista.

La macchina si accese e piano piano vidi il viale costernato da grandi pini allontanarsi sempre di più.

Dopo quasi venti minuti di strada mi accorsi di un isolato molto familiare.
Vidi in fondo alla strada quella casa dove ero cresciuta, dove avevo fatto i miei primi passi, i primi disastri, il vialetto dove Dylan parcheggiava la jeep quando veniva a prendermi da ragazzini.
Quella era la casa della mia infanzia.

Nathan accostò di fronte casa Lapointe e ci disse di aspettare in auto.
Avrebbe parlato prima lui con mio padre.
Sarebbe stato già un colpo vedere me e zia Ary, se avesse visto noi subito dopo aver aperto la porta di casa avrebbe avuto un collasso immediato.

Nathan suonò al campanello e dopo pochi secondi Xavier aprí la porta.

Xavier:<ciao Nathan, a cosa devo la tua visita?>

Nathan:<dobbiamo parlare Xavier. Posso entrare?>

Xavier:<accomodati.
Mi preoccupa il motivo del tuo volermi parlare.
Cosa è successo ancora?>

Nathan:<niente di grave, anzi porto solo belle notizie.
Ma sono cose delicate quindi sono venuto qui a parlartene>

Xavier:<non mi rassicura questa cosa lo sai vero?>

Nathan:<io adesso esco ed entrerò in questa casa con una persona, ti prego di non svenire.>

Xavier guardava l'uomo perplesso, perché doveva svenire vedendo qualcuno?
Non sarà mica un mostro la persona che entrerà in casa..

Nathan si assicurò che Xavier rimanesse seduto sul divano prima di uscire fuori casa per poi rientrare seguito da me.

Varcai la soglia di casa e quel profumo di tabacco e menta che si espandeva mi fece capire che ero davvero tornata.
Con molta calma mi fermai sulla porta del salotto e vidi l'uomo seduto sul divano.

Sembrava che avesse visto un fantasma, e in effetti non aveva tutti i torti.

Si mise a piangere e mi avvicinai subito a lui.

Mary:<ciao papà.>

L'uomo non riuscì a dire neanche una parola, piangeva a dirotto mentre mi stringeva come non aveva mai fatto.

Mi presi il tempo di godermi a pieno quell'abbraccio inspirando il profumo di mio padre.

Mi scostai solo per prendere aria, mio padre mi stava letteralmente stritolando.

 Last Time (Sequel Di Wide Eyed)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora