Autrice pov
Per tre giorni la scientifica aveva in custodia il corpo di Mary per l'autopsia.
Avevano scoperto la causa del decesso.
Era stata colpita alla nuca con un corpo contundente ma non fu quella la causa.
Era ancora viva quando l'avevano seppellita.Aveva segni di lesioni all'addome e al basso ventre.
I suoi aggressori avevano operato su di lei una rimozione del feto prima della morte della ragazza.Dalla terra ritrovata nei polmoni si era accertato che era stata sepolta viva.
Dopo tutti gli accertamenti del caso chiamarono i familiari per potergli dare una degna sepoltura.
In casa Bouchard- Lapointe venne allestita la sala del salotto per celebrare la funzione.
Erano state disposte le sedie ai due lati della stanza lasciando un piccolo corridoio.
Al centro infondo alla sala si trovava una bara bianca.
Scelta di colore fatta perché quando ci fú il decesso la ragazza aspettava un bambino.La bara rimase chiusa, non era il caso di far vedere in che stato si trovasse il corpo al suo interno.
Non era riconoscibile.Accanto ad essa, fisso e con lo sguardo vuoto, si trovava Dylan, il marito della defunta.
Nei suoi occhi non si vedeva più nessun barlume di vita.
Era come se fosse un cadavere che camminava.
Non rispondeva se qualcuno gli parlava.
Lui che era da sempre la persona più logorroica che ci fosse, non aveva più parole, da tre giorni non proferiva parola con nessuno.Nella prima fila seduti c'erano i suoi cari, suo padre Xavier, ormai consumato dalle lacrime, cercava di dare conforto a suo fratello.
Thomas sembrava stare come Dylan, non parlava dal ritrovamento del corpo della nipote.
Eveline era rimasta a casa sua con Niky.
Il piccolo non sapeva ancora nulla della perdita della sua mamma.
Non era il momento di fargli vedere una situazione del genere.
Dopo qualche giorno gli avrebbero spiegato in qualche modo la situazione, anche perché al momento, Dylan, nello stato in cui si trovava, non era in grado di occuparsi di suo figlio.Accanto a Xavier erano seduti Victor e Alexander.
Tyler stava accanto alla moglie e la guardava stranito.
Lei non aveva avuto nessuna reazione da quando avevano trovato il corpo e non aveva versato una lacrima.
Non aveva detto nulla sull'argomento.
Ogni qualvolta il marito gli chiedesse come stava, rispondeva con un secco "sto bene".Il giorno del ritrovamento era sparita chissà dove per sfogarsi a modo suo, sicuramente, perché al suo rientro a casa, Tyler l'aveva trovata con le mani che colavano sangue.
Varie persone entravano nella sala e si recavano vicino l'uomo accanto a quella cassa bianca per dare le condoglianze.
Dylan si lasciava abbracciare da persone a lui sconosciute e che non vedeva da tempo, ma non stava capendo neanche chi fossero ne cosa succedeva in quella stanza.
Il suo cuore ormai aveva smesso di battere insieme a quello di sua moglie.Iniziò la funzione e il reverendo disse molte belle parole rivolte a Mary e alla sua famiglia, parole di conforto e coraggio.
Ma si sapeva che non sarebbero servite a nulla.Varie persone della famiglia dissero qualche parola di cordoglio quando ad un certo punto Ery si avvicinò alla bara e inizio a bussare su essa rumorosamente.
Tyler si alzò per andare vicino a lei per cercare di fermarla e vedere come stesse.
Tyler:<tesoro ferma che stai facendo!?>
*La ragazza si abbassa con il viso verso quella cassa e inizia ad imprecare*
Ery:<brutta bastarda!
Mi hai lasciata da sola.
Ti sei permessa ad andare all'inferno senza di me.
Dovevo mandartici io bestia che non sei altra.
Solo io avevo questo privilegio.
Sono l'unica che aveva il permesso per farti fuori.
Come hai fatto ad essere così cogliona da farti ammazzare!?
Giuro che quando verrò laggiù tra le fiamme ti ammazzo di nuovo.>*Tutti avevano sentito quello che stava dicendo.
Non si era accorta che aveva iniziato a parlare urlando verso quel contenitore inanimato e i suoi occhi avevano iniziato a riempirsi di lacrime che cercava di non far cadere.*Tyler provò a prenderla delicatamente dalle braccia per farla tornare seduta, visto che ormai tutti la stavano guardando confusi, ma lei lo strattonò spingendolo urlando un "lasciami stare", prima di uscire velocemente da quella casa.
In fondo vicino la porta di quella stanza era appena comparso Christophe.
Dai suoi occhi rossi e gonfi si poteva notare benissimo che aveva pianto per molto tempo.Aveva assistito alla funzione da quella posizione.
Thomas si voltó per un attimo e si accorse che quell'uomo si trovava in quella casa.Si alzot di scatto e lo puntò da lontano.
Iniziò a correre nella sua direzione, sotto gli occhi di tutti i presenti, e una volta arrivato a pochi centimetri da lui, senza esitazione gli diede una forte testata sul naso, rompendolo e facendolo sanguinare.Christophe:<Tom ascoltami>
Thomas:<Esci subito da questa casa e non farti più vedere>
*Ringhiò infuriato Thomas.
Mentre il biondino si tamponava il naso con una manica.*Christophe:<Thomas, per favore.
Vieni qua>*Se lo tirò a se con forza facendogli premere il viso contro il suo petto in quello che doveva essere un abbraccio.*
Christophe:<Voglio solo starti vicino brutto idiota.
So come ti senti.>*Thomas, con fatica, si liberò da quella presa e uscì da quella stanza con il biondino al suo seguito.*
Arrivati in giardino, Thomas stava continuando ad urlare contro Christophe di sparire.
Non voleva vederlo.
Nella sua mente dava a lui tutta la colpa di quello che era successo.Christophe a sua volta si sentiva responsabile in un certo senso.
Aveva di nuovo causato sofferenza a quella famiglia.
Più cercava di proteggerla e più incasinava tutto.
Non si era mai perdonato per la morte di Ary e non si sarebbe mai perdonato neanche questa di morte.
Quella piccola furia di Mary non meritava quella fine.Aveva deciso di seguire, momentaneamente, il consiglio di Thomas di andarsene.
Aveva preso quella decisione per un solo motivo.. iniziare a cercare la donna che aveva causato tutto.
Doveva essere morta da un pezzo ma ormai aveva avuto la conferma che Adrie era ancora in circolazione ed aveva aspettato tutti quegli anni per mettere in atto la sua vendetta.L'avrebbe trovata ad ogni costo e l'avrebbe fatta fuori lui stesso.
Continua...
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Last Time (Sequel Di Wide Eyed)
RomansaTratto dal prologo... Dylan: Mary: *Urlo dal bagno* Dylan: Mary: