Provocamenti

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"Sebastian fammi scendere subito se non vuoi che vomiti sul tuo culo!"

Gli fece ridere la battuta. Tant'è che rise più forte del solito. Era inaspettata, ma bellissima.

"Dai! Sono seria! Non prendermi in giro."

La fece scendere mettendola piano sul letto, e le tolse le scarpe.

Si mise sopra di lei incominciando a baciarle il collo.

Ma che stava facendo?

Aveva detto che aveva paura, che voleva aspettare, e ora? Si è ricreduto?

Beh, mi sarei ricreduto anche io se stessi con una come lei.

Meredith ansimò senza nascondersi. Ed a Sebastian piacque, per questo continuò.

"Hai detto che non eri pronto, che non volevi farlo."

"Infatti, chi ha detto che faremo qualcosa stanotte?" Si allontanò dal suo corpo per arrivare vicino al volto.

"Che stai facendo allora? Mi stai tentando?"

Non le rispose. E dato che lei era bravissima a tentare, la ragazza cambiò la posizione: lui era steso, lei a cavalcioni che gli toglieva la camicia.

Sebastian tenne lo sguardo verso il muro, e non la bloccò minimamente.

Il vestito corto le scoprì metà del culo, ma non se ne importò, non la vedeva. Ma lui lo sentì al tocco, tant'è che lo coprì.

"Perché lo copri? Pensavo ti piacesse."

Continuò a non rispondere, era troppo impegnato a pensare ad altro pur di non eccitarsi ancora di più.

Dopo avergli sbottonato totalmente la camicia, la ragazza accarezzò lentamente il petto con le dita fredde.

Ci fu un brivido sulla schiena del ragazzo, ma non ci pensò.

Meredith aveva capito cosa stesse facendo l'uomo, così continuò.

Si piegò, i capelli caddero sul volto dell'uomo, che chiuse gli occhi mordendosi il labbro.

A quella reazione sorrise, ma non si bloccò: incominciò a baciarlo, dandogli prima un bacio alla fine delle labbra, poi scese al lobo, dopo ancora dietro l'orecchio, fino a finire al collo.

Sentiva Sebastian indurirsi in tutti i sensi. Le mani strinsero ancora di più il suo sedere, la bocca spalancata che ansimava, gli occhi chiusi e la sua eccitazione nel pantalone.

"Non puoi fare così con me, tesoro. Ora sai il perché." Sussurrò all'orecchio.

Si allontanò dal suo corpo velocemente, prendendo le robe e andandosi a cambiare.

Sebastian rimase lì. Si mosse dopo pochi minuti. Si alzò, si aggiustò i pantaloni e i capelli e raggiunse la ragazza dopo essersi tolto permanentemente la camicia.

"Hai qualcosa che mi posso mettere?"

Meredith si era tolta il vestito e il reggiseno.

Lui, per fortuna, notò solo la schiena scoperta, nient'altro.

Quando finì di vestirsi si voltò.

Rimase con la maglietta e le mutande, solo in quel modo.

Come poteva Sebastian rimanere così impassibile?

Aveva ancora paura?

"Sai cosa? Non mi serve."

Si tolse anche il pantalone, rimanendo con le mutande e i calzini.

Circle - Sebastian StanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora