Chef Sebastian

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"Forse sarebbe meglio se il bacio lo risparmiassimo per il film, no?" Aggiunse la ragazza.

Lui annuì totalmente d'accordo. Per modo di dire, ovviamente. Si sarebbero baciati, eccome se l'avrebbero fatto. Ma, ovviamente, non potevano farlo. Per ovvi motivi, giusto?

"Quindi questa è la fine?"

"Per noi due, sì. Queste sono le ultime battute, ma per gli altri, a quanto pare, no."

"Aiuto, non vedo l'ora di fare il provino. Lunedì vieni con me, vero?" Chiese lei.

"Sì, devo recitare con te, quindi..."

"Ah, sì, è vero. Scusa."

"Ma se non l'avessi fatto, sarei venuto comunque, se ci tieni alla mia presenza."

"Certo che ci tengo, sei l'unica persona che mi conosce e di cui mi fido lì, per il momento."

"Pranziamo?"

"Aspettavo che me lo chiedessi."

"Allora, in questa inutile cucina ho davvero poche cose."

"Sai cucinare, Seb?"

"Io? Pff, certo che so cucinare. Ti cucinerò una cosa che ti farà sbavare."

"Ovvero? Pasta al sugo?"

"Oh no, ora mi sto ricordando che ti sto sfidando sul tuo campo."

Sorrisero. Sembravano già fidanzati, vero? Non dava solo a me quelle vibes, giusto?

"Già. Vediamo come la fai allora."

"Come rovinare il sabato. Tutorial by Meredith Calton."

"Dai! Non voglio rovinare proprio niente. E poi, sei tu che vuoi rovinarlo cucinando una cosa quando non sai neanche dove si trova una padella."

"Lo so, sto solo scherzando, non te la prendere."

"Gne." Batté la ragazza, dandogli le spalle arrabbiata.

Lui girò il tavolo e la raggiunse, girandola e avvicinandola in un abbraccio.

La carne nuda e calda del ragazzo fu a stretto contatto con la sua faccia. Aveva un profumo stupefacente, gli stava benissimo. Era come se l'avessero fatto su misura per lui.

Meredith cercò di allontanarsi, all'inizio, ma non rifiutò l'abbraccio, sia perché la stava riscaldando, che perché si sentiva protetta lì.

"Sto scherzando bambola, dai." Le baciò la testa e poi alzò il volto.

"Sì, lo so che stai scherzando, ma ora non credo di volermi allontanare da qui, sei caldo ed io ho freddo."

"Uh, allora ti porto una felpa, aspetta."

Sebastian corse via, con Meredith che in tempo riuscì a salire sulle sue spalle, e andarono in camera.

"Vai, decidi la felpa." Disse, tenendo ben salde le gambe della ragazza davanti a sé.

"Prendo quella di ieri, che teoricamente dovrebbe essere lavata." Ridacchiò lei.

"è lavata, barbona. Ho fatto la lavatrice non appena sono arrivato a casa."

"Mh, sì certo."

La fece scendere sul letto, si vestì, e poi tornò in braccio a lui per andare in cucina.

Rimasero in quella posizione anche mentre lui cucinò.

"SEBASTIAN STAN, COSA DIAVOLO HAI INTENZIONE DI FARE?" Urlò ironizzando la ragazza.

Circle - Sebastian StanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora