Inaugurazione

333 12 6
                                    

Meredith salutò Robert all'aeroporto.

"Mi mancherai da morire, Rob. Grazie mille per essermi rimasto accanto in questo periodo buio."

"è stato un piacere per me. Ho conosciuto una bellissima persona. Fatti sentire, mi raccomando."

"Lo farò. Tu fammi sapere come sta tua figlia."

"Starà bene, sicuramente."

Le baciò la guancia e si allontanò. In aereo, non faceva altro che pensare al rimorso, che la stava già distruggendo.

Avrebbe dovuto dirgli addio come si deve. Salutarlo per sempre. Nel modo più bello possibile. Sì che il loro era stato, forse, il miglior modo per salutarsi, ma sarebbe stato più bello se, dopo di esso, si sarebbero rivisti.

E Sebastian provò a farlo. Dopo averci pensato più e più volte, si fece coraggio ed andò a bussare alla sua porta.

"Meredith, so che sei lì. Ti prego, apri questa porta. Dovremmo parlare, prima di andar via."

"Lei non è qui." Batté, Scarlett. "è andata in aeroporto, aveva un aereo all'incirca tra cinque minuti, se non mi sbaglio. Ci ha salutato tutti ed è andata via, Robert l'ha accompagnata. Tornerà a momenti."

"Porca puttana." Batté lui. "Avrei dovuto parlargli prima."

"Già. Cos'è successo?"

"Niente. Abbiamo chiuso definitivamente."

"è quello che volete?"

"è quello che voglio io, sì. Ma lei non è stata d'accordo fin dal principio, e aveva ragione. Devo tornare a New York."

"No, tu non puoi." Disse la ragazza, guardandolo.

"Che cosa?"

"Non puoi tornare a New York, non ora. Devi lasciarla andare ormai, Sebastian. Non puoi tornare lì e dirgli "Ho sbagliato, avevi ragione. Ti voglio nella mia vita" bla bla bla. Lasciala andare. Glielo devi, dopo quello che è successo. Dopo che è stata male per tutto questo tempo."

Scarlett stava sbagliando, totalmente. E Sebastian stava sbagliando a dargli ragione. Lui doveva tornare, dovevano parlare, e rifare tutto daccapo.

Aveva paura che non glielo concedesse, però. Ne aveva il terrore.

E se fosse andato lì e sarebbe successo? Come si sarebbe comportato?

Ecco il suo difetto più grande: la paura.

Doveva smettere di essere così fifone e farsi coraggio. Meredith era un essere umano proprio come lei, non aveva senso aver paura di lei o della sua reazione. E poi sapeva che indipendentemente da quello che avrebbe voluto, oltre a perdonarlo, sarebbe stata gentile e comprensiva.

Lo era sempre stata, perché non l'avrebbe dovuto fare in quel momento?

"Sì, hai ragione. La devo lasciar andare. Se lo merita."

"Esatto. Ci metterete entrambi un po' di tempo, ma ci riuscirete."

Sebastian si rinchiuse in camera mettendosi con il telefono, cercando qualcosa per perdere tempo.

Meredith invece era in aereo, mancava un'altra oretta e sarebbe tornata a New York.

Decise di ascoltare il consiglio di Robert, così contattò Kelsy chiedendole se volesse andarla a prendere dall'aeroporto. Ovviamente accettò.

Si sarebbero viste dopo il fraintendimento della settimana scorsa.

Meredith non gli aveva risposto i messaggi una volta arrivata a LA. Doveva pensare alla sua "relazione", non poteva pensare ad altro.

Circle - Sebastian StanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora