Dimmi di si

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"Drowning in an endless sea
Take some time and stay with me
Keep me in the strength of your arms
Keep me safe
Safe and sound"

Pov Vegas

"Sarebbe bello rimanere qui "
Dissi al bel ragazzo seduto tra le mie ginocchia, mentre eravamo sugli scogli.

"E fuggire da tutto?" Ridacchiò Pete

"... Si" niente più lotta, niente più intrighi... io e Pete felici.

"E Venice e Macau?"

"Gli manderemo delle cartoline" lo presi in giro baciandogli l'orecchio.

"Idiota" si scostò velocemente e si tocco il lobo , ormai rosso.

"Lo sai Pete,quando ero piccolo, mia madre cantava per me quando nostro padre si ubriacava e imprecava contro i sottoposti.
Chiudeva a chiave camera mia e cantava.
Sentivo comunque le urla, allora decidevo di cantare con lei"

"Tua madre doveva essere davvero speciale"
Pete aveva uno sguardo triste anche se sorrideva, e ricordai che lui, la sua, l'aveva persa da piccolo. Volevo quasi mordermi la lingua per essere stato così egoista.

"Ti invidio. Hai dei ricordi belli di tua madre. Io ormai non ho più la sua immagine nella mia testa e se dovessi dire un qualcosa che mi lega a lei,non saprei cosa dire"

"Pete,io.."

"No, non sentirti triste per me. I miei nonni mi hanno amato molto ed io sono grato per questo. " Mi disse accarezzando con il pollice il mio braccio che gli circondava la vita.

"Avresti meritato molto di più dalla vita Pete"
Pete aveva sofferto molto, il rifiuto del padre e la vita difficile che aveva affrontato da piccolo mi intenerivano. Pensavo che nonstante tutto, Pete sapeva cos'era una famiglia e lo aveva insegnato sia a me che Macau

Lo strinsi ancora di più per abbandonare la mia testa sulla sua spalla. Anche se Pete era un ragazzo che avrebbe anche potuto lasciarsi andare a strade diverse, come avevo fatto io, e diventare una cattiva persona, era invece forte e saldo, incorruttibile, forte nelle sue convinzioni come il titanio. Si Pete era un Titanio.

Ed io, anche se cercavo di proteggerlo, mi rendevo conto che invece era lui a farlo. Inevitabilmente mi ero aggrappato a lui con le unghie e con i denti. La mia stessa esistenza, il mio respiro, ormai ruotavano intorno a questo ragazzo.

"Ho avuto di piú invece, non ho forse voi adesso?"

Sorrisi teneramente

"So che lo sai Pete"

"Cosa?"

"Pensi che non sappia della medicina che mi metti nel cibo? Ho sempre apprezzato che tu insistessi per pranzare e cenare tutti insieme,in realtà mi piace molto.Ma so bene che lo fai perché vuoi assicurarti che le prenda"

Pete rimase sorpreso e si girò lentamente verso di me

"Quindi hai sempre fatto finta di niente per tutto questo tempo?"
Non aveva lo sguardo arrabbiato, ma di uno che si sentiva in colpa.

"Erano anni, che qualcuno non era attento al che mi curassi. Io stesso, non ci facevo più caso ai miei cambiamenti d'umore. Eri così tenero, quando chiedevi a Macau di distrarmi, mentre mi preparavi il piatto"
Risi apertamente. Non perché volevo prenderlo in giro, il mio sorriso era perché la tenerezza di Pete, mi scioglieva il cuore.

"Hey non prendermi in giro"
Mi diede una piccola gomitata nello stomaco

"Ohhh Non potrei mai, perché poi metteresti il broncio e sai che non resisterei fino alla stanza" lo guardai maliziosamente e gli presi il volto con una mano, per avvicinarlo di più a me.

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