...It's your Golden Hour

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Pov Tae

"Tu mi seguiresti, Tay?"
Sussurò Time.

Avevo il suo viso a pochi centimetri dalla faccia. Sentivo il forte odore di alcool, mischiato alla sua colonia costosa, inondarmi completamente.

Il tempo a Londra, aveva annebbiato i ricordi dolorosi della nostra storia. Era come ricordare la vita di qualcun'altro. Qualcuno che ti sembra di conoscere, ma tutto è comunque estraneo.

Il dolore era diventato quasi impercettibile e avevo ripreso a dormire profondamente. Senza incubi.

Ma era perché anche il suo profumo, lo avevo sepolto da qualche parte.
Ed ora eccolo qui, di nuovo qui.
Solo l'avvertire quelle note di fiore di sandalo miste al fiore di Ren, tutto il dolore, mi ritornò dietro come un pugno allo stomaco.

"Lo avrei fatto... Qualche tempo fa"
Lo dissi nel modo più certo possibile, cercando di modulare la voce.

La mia risposta lo colpì. Si tirò un po' su e ritornò a fissarmi ancora più ardentemente.
"Perché sei venuto qui?"

Strinsi i pugni sul bracciolo del divano. Dovevo stare attento a cosa avrei detto.
"Aiutavo Muriel "

"Tu menti"

Rimasi impassibile. Sapevo che affrontare Time, sarebbe stata la sfida più difficile. Era come sfidare me stesso.

Time si avvicinò ancora di più e mi inziò a sussurrare all'orecchio.
"Sei bravo a farlo, ma io sono l'unico che non riuscirai mai ad ingannare. So bene quando lo fai, perché arricci sempre il naso"

Il suo alito mi solleticò l'orecchio, quindi spostai il collo, leggermente infastidito.

"La carta del "ti conosco meglio di tutti" non funzionerà"

"Non era un trucco..."
Disse Time divertito,poi però lo vidi socchiudere gli occhi e stringere le lebbra.

"... È mai possibile Tay, che nel tuo cuore, è ancora viva una qualche possibilità, che tu, possa tornare ad amarmi?"

Ressi a stento il suo sguardo. Ammetto, che interrogarmi su ciò che provavo era ancora un qualcosa di pericoloso. Mi misi più dritto sulla poltrona.
"Posso assicurarti di no"

Ma lui non si lasciò scalfire dalla mia indifferenza.
"Non saresti qui se ti fossi davvero indifferente"

Lo guardai con un ghigno sulle labbra e mi sporsi verso di lui. Questo mio comportamento, lo colpì, perché Time si ritrasse, come se qualcosa lo avesse punto.

"Tu sai tutto vero... E dimmi come sta Tem?"

No,non lo avevo dimenticato. Ne il ricorso di quella notte, si era affievolito dentro di me.
Ricordavo ancora l'odore di quella camera, ricordavo ancora il loro respiri. Ricordò ancora io dolore, dell'aver perso mio padre quella notte. Inevitabilmente, ogni volta che l'immagine di Time e Tem, ricompare davanti a me, anche il ricordo di mio padre ritorna più vivido che mai.

Time continuava a fissarmi e fece l'unica cosa che sapeva fare.
"Non l'ho più visto"

A quell'affermazione sorrisi. Feci un sospiro e mi alzai.
"Tu mi conosci Time, ma anche io conosco te".

Prima di avvicinarmi alla porta, mi girai verso Time.
"... E tu prima di mentire, ti mordi le labbra"

Solo allora Time, si rese conto che quel giochino che lui pensava di aver inventato, non era più solo suo.

Sperai solo che Muriel, avesse avuto più fortuna di me.

Pov Muriel

Il locale nascondeva un Hotel ad ore, al secondo piano.
Quando salii, notai subito il cambiamento di atmosfera, rispetto al piano di sotto.

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