Parte di cuore

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Pov Time

Arrivati a Cuba, vedo Tay uscire in fretta dal nostro Jet. Non riesco nemmeno a chiedergli se ci rivedessimo a cena, che le sue spalle erano già dentro la limousine.

"Ovviamente non andremo con la stessa auto"
Sussurro a me stesso quando lo vedo scomparire davanti ai miei occhi.

Quando Kinn mi aveva detto di accompagnare Tay, non mi ero illuso che lui mi dedicasse qualche minuto del suo tempo. Sicuramente, non in modo volontario.

Da quando Tay era partito, non ho mai provato a sentirlo o a cercarlo. Sapevo dove fosse perché Porsche me lo sbandierava in faccia in modo così plateale, che non capivo se nel profondo, sperava lo raggiungessi.

E con che faccia mi sarei mai potuto presentare da lui?

Ho faticato, anche solo nel riuscire a guardarmi lo specchio la mattina. Figurarsi, presentarmi da Tay a Londra.

La sua freddezza, quando è tornato a Bangkok, non mi ha stupito. In un certo qual modo, ho tentato di stargli il più lontano possibile. Ma quando è venuto al locale ad accompagnare Muriel, ho capito che sono ancora abbastanza importante, da farlo scomodare a farmi raggiungere nei bassifondi.

Piccolo sciocco, cosa diamine devo combinare per salvarti da me?

Anche se lontano da me, speravo solo che Tay fosse felice. E lo voglio ancora ,ma per esserlo, Tay deve starmi lontano. È ciò che ho promesso a Kinn ed è ciò che tenterò di fare.

L'hotel che ci ospiterà è nella parte ricca della città. Ci siamo arrivati con delle auto lussuose, dai finestrini oscurati.

Non è la mia prima volta a Cuba, mio padre mi ci portò quando ero molto piccolo. So che le meraviglie che può offrire l'Havana, non sono in questo cinque stelle.

Arrivato in camera, mi cambio immediatamente. Il completo con cui sono partito da Bangkok, decisamente non è adatto per la mia uscita. Infilo dei sandali e una camicia di lino, con un cappello di paglia.

Percorro il corridoio per uscire, intanto, noto davanti ad una delle suite del piano, le guardie di Tay.

"Si può?"
Chiedo facendo finta di bussare. Tay è con la fronte attaccata alla grande vetrata che da come vista i campi da golf e le piscine dell'hotel.

"Prati verdi, acque cristalline... Tutti questi Hotel di lusso sono uguali"

"Tu adori gli hotel di lusso Tay"
Gli sorrido avvicinandomi a lui.

"Già, ma domani abbiamo la riunione e   stasera mi hanno preparato una cena con tutti i gentiluomini che vedremo domani. Tutto così... Scontato"

"Mmmh vuoi farmi credere che si pronto a fare il turista?"

"Scherzi? Anche se lo volessi,non mi farebbero mettere nemmeno il naso fuori di qui"

A quel punto prendo i miei occhiali e il cappello e li infilo a Tay.

"Cosa vuoi fare?"

"Shhh, seguimi e basta"

Gli intimo. Trascino Tay fuori dalla camera,prendendo poi la scala antincendio.
Una volta usciti, mi dirigo verso un furgoncino malandato, al cui interno, c'era l'autista che mi stava già aspettando.

Faccio salire velocemente Tay e lo faccio mettere seduto.
" Vamos Miguel" do un colpetto alla spalla del ragazzo alla guida, che velocemente ci porta fuori dai cancelli dell'hotel.

"Time, ma cosa stai facendo?"
Mi chiede Tay guardandosi intorno.

"Se è la vera vita di Cuba che vuoi assaporare, non potrai farlo di certo li dentro"
Gli dico sistemandogli il cappello sulla testa. Quando però lo guardo, mi viene in mente, di averlo trascinato fuori, quando probabilmente aveva già molto da fare.
Quando me ne rendo conto, tiro la testa indietro sconsolato, per essere stato di nuovo avventato.

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