Solo

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Pov Vegas

Non so quanto ho dormito, ma il posto in cui mi sono svegliato, non è di certo la mia camera da letto. E davanti a me non c'era il mio Pete, ma bensì..

"Khun Chan"

"Ti sei svegliato. Avevo paura ti avessero colpito troppo forte e che ci avresti messo tutto il mese per riprenderti "scherzò la guardia del corpo di mio zio.

In effetti non sapevo ne che giorno fosse, ne se fosse giorno o notte.
So solo, che ero appeso al soffitto con delle catene. In altre circostanze avrei trovato anche la cosa divertente. Io Vegas, appeso come un salame.

"Sapete bene che non parlerò con nessun tipo di tortura. Anche perché molte,le ho inventate io" girai lo sguardo intorno, per capire se quella specie di cella, avesse finestre o altre porte. Ma ce ne era solo una e nelle mie condizioni, era quasi impossibile arrivarci.

Chan sorrise in modo beffardo!

"Sai Vegas, ti ho sempre ammirato. Tra tutti i figli di Khun Korn, tu saresti stato uno dei suoi prediletti, se quel posto non fosse stato occupato da Thankun"

"Se mi lodi tanto, useresti la cortesia di dirmi cosa volete farmi?"
Risposi con lo stesso tono. Conoscevo i metodi della famiglia principale e soprattutto quelli di Chan. Molte spie sono cadute sotto le sue mani. Ma non avevo di certo paura, sono sempre il figlio maggiore di una famiglia mafiosa.

Inoltre, ancora non sapevo il motivo del mio rapimento ... Se davvero fosse tale poi...

"Oh vorrei, ma per adesso ho solo il dovere di sorvegliarti"

"Il grande Chan relegato ad una sentinella, non è un po' avvilente per uno come te?"
Chan era stato il maestro dei miei cugini e  aveva fatto da insegnante anche alle guardie del corpo della famiglia principale. Ovviamente, anche al mio Pete.

Pete...
Starai morendo per i sensi di colpa. Vorrei essere lì,vorrei averti ascoltato, quando volevi andartene da qui.

"Ti sei svegliato finalmente, cugino"

Quella voce, tra i tre fratelli, mi è sempre sembrata la più inquietante!

"Non sono un tipo a cui piace dormire, cugino Kim"
Mio cugino Kim entrò dalla porta, da solo. Apparentemente senz'armi, ma conoscevo bene le sue abilità. Era un ragazzo astuto,faceva più paura il suo cervello, che le sue mani,pur essendo un abile combattente.

"Oh lo so, come so che in altre situazioni, questa cosa delle catene e della prigionia, ti avrebbe oltremodo eccitato "

Disse Kim , appoggiandosi a braccia incrociate al muro di fronte a me.

"Mi conosci bene. Tuttavia ancora non mi hai detto cosa vuoi" dissi in tono avvilito.

"Pensavo ci fossi arrivato" da me , il suo sguardo si rivolse alla guardia del corpo, che per tutto il tempo era stata in silenzio.

"Chan mio padre ti vuole, io rimarrò qui con mio cugino"

"Bene Khun"
Chan ci lascio in modo troppo veloce. Volevano a quanto pare che fossi torturato dal migliore e da solo.

"Cugino, so bene che tu e Porsche state indagando sulle proprietà della tua famiglia. Lo scopo è chiaro, volete fare invalidare i contratti, con cui i beni della seconda famiglia sono stati passati a quella principale"

"Cugino, se sai tutto io non ti servo. Quindi perché mi stai gentilmente ospitando qui ?" Dissi in modo canzonatorio. Ovviamente sapevo che non era quello il motivo per cui ero lì.

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