1.Eloïse Kirke

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Caro diario,
oggi è il grande giorno! Arriveranno qui a casa i 4 Pevensie: Peter, Susan, Edmund e Lucy. Sono molto emozionata, non ho mai avuto molti amici, anzi, non ne ho mai avuti. Ho sempre studiato a casa con nonno Digory e la signora Macready e abitando lontano dalla città non ho mai parlato molto con i miei coetanei, ma sinceramente non ne ho mai sentito molto il bisogno, mi piace stare da sola, ma sono anche felice di incontrare i Pevensie. Oh ecco! La signora Macready è appena arrivata con loro qui a casa, vado a presentarmi! Ti aggiorno dopo su quello che succederà.

Scesi di corsa le scale e vidi i Pevensie che posavano i loro bagagli. La signora Macready aveva appena sgridato quella che penso fosse Susan per aver quasi toccato una statua. Quanto odio le regole della Macready! Comunque, scesi le scale e vidi Peter, Lucy ed Edmund. Peter iniziò a fissarmi, quasi a bocca aperta, mentre Lucy mi sorrise ed Edmund invece se ne stava in un angolino arrabbiato, si vedeva che non voleva essere qui. Peter era un bel ragazzo, ma anche Edmund non scherzava. Invece Lucy era adorabile e Susan era bellissima. Si presentarono tutti e Peter mi continuava a osservare. Non capivo molto questo comportamento, quindi feci finta di non notarlo.
La Macready mi disse di continuare il giro della casa e così feci. Mostrai tutte le camere e poi dissi un'ultima cosa:"ragazzi ma a voi andrebbe bene dormire divisi? Perché uno di voi dovrebbe dormire in camera con me e gli altri tre in un'altra camera" e peter rispose per tutti "Va benissimo, chi dorme con Elo?" Mi aveva chiamato Elo, wow, nessuno l'aveva mai fatto. "IO! IO! IO!" Urlò Lucy "Va bene Lucy" rispondemmo io e Peter insieme. Edmund in tutto ciò non aveva ancora detto neanche una parola e mi dispiaceva, vorrei tanto conoscerlo meglio, però se non se la sente aspetterò.
Arrivò la sera, ormai i Pevensie si erano tutti sistemati nelle camere e stavamo per andare a dormire. Era stato un bel pomeriggio. Avevo parlato molto con Susan e Peter. Erano fantastici. Lucy invece mi mostrò l'unico suo pupazzo che si era potuta portare con sé. Mi rese molto triste questa cosa, mi dispiaceva molto per loro. Avevano dovuto abbandonare la loro casa e la loro mamma, ma soprattutto lo dovettero fare sapendo pure che loro padre era in guerra. Ma comunque, continuai a giocare con Lucy. Edmund intanto aveva detto qualche frase in più, ma non molto altro. Chissà, magari nei prossimi giorni si aprirà di più.
Lucy si mise nel letto e si addormentò subito mentre la luce era ancora accesa. La spensi subito io. Appena la mia testa toccò il cuscino mi addormentai pure io, finché non mi risvegliai per colpa di alcuni versi che venivano dal letto di Lucy, stava piangendo. Aveva fatto un incubo. Andai con lei da Susan, Peter ed Edmund, chiedendo se uno di loro poteva fare a cambio con Lucy per farla dormire con loro. Lucy disse subito che voleva stare con Susan e Peter, probabilmente perché erano i più grandi, quindi Edmund venne a dormire al posto di Lucy.
Per un'ora scarsa nessuno dei due disse una parola, cercando di addormentarsi. Poi a un certo punto sentii una voce chiamarmi, era lui: "Elo, sei sveglia?" Mi sorprese quella domanda "Sì lo sono, non riesci a dormire?" "Eh già" "Pure io" per un attimo lui non disse più altro, pensai che magari si era già riaddormentato magicamente, e invece no, mi rispose dopo un paio di secondi: "So che oggi sono stato un pochino uno stronzo che voleva starsene in solitudine, mi dispiace, però non riesco a farmi andare giù questa cosa che sono lontano a casa, dai miei genitori e che Peter ora mi comanda come se fossi un cretino che non sa badare a sé stesso" "Capisco Ed, non dev'essere per niente facile" Lui si girò verso di me e accese una piccola luce mentre diceva "Ti va di parlare un attimo? Magari ci stanchiamo e riusciamo ad addormentarci" "Mi sembra un'ottima idea" dissi sorridendo. Ero felice che si fosse deciso a parlare finalmente. Iniziammo a raccontarci delle nostre vite e delle nostre passioni e decidemmo di unire i letti per riuscire a parlarci a voce più bassa per non disturbare gli altri. Durante la notte, toccò a me sta volta fare un incubo e appena Ed lo notò mi abbracciò subito e mi tranquillizzò, mi sentivo al sicuro con lui. Dopo un paio di minuti ci riaddormentammo abbracciati.
Il giorno dopo arrivò Susan a svegliarci e promise di non dire niente a Peter di come ci aveva trovati. Separammo i letti per non far notare a Peter, ma soprattutto alla signora Macready, come avevamo dormito. A colazione decidemmo che alla fine per il resto dei giorni che loro avrebbero passato qui io ed Ed avremmo dormito in stanza insieme ed ero felice per questo. Non ho mai avuto un migliore amico, ma penso che Ed abbia un potenziale per esserlo o forse lo è già praticamente. Nei giorni seguenti iniziai a passare molto tempo anche con Peter e lui mi dedicava molte attenzioni. Pensai che forse saremmo stati una bella coppia e probabilmente lo pensava pure lui. Raccontai di questo mio pensiero pure a Ed, che inizialmente mi sembrava triste per questa cosa, ma poi mi disse che sarebbe stato felice di vedeci insieme, forse lo disse mentendo, ma si vedeva che non ne voleva parlare quindi non toccai più l'argomento.

Caro diario,
i Pevensie sono fantastici! Ormai Susan è la mia migliore amica, Ed il mio migliore amico, Lucy è come se fosse veramente la mia sorellina e Peter... beh penso di provare qualcosa per lui, ma non penso sia ricambiata. Comunque questi primi giorni sono stati meravigliosi. Gioco sempre con Lucy, ho raccontato tutti i miei segreti a Susan e a Ed e passo un sacco di tempo con Peter! Ora mi chiamano per giocare a nascondino, visto che fuori piove, quindi devo scendere! Ti aggiorno nei prossimi giorni...

Scesi di sotto e iniziammo a giocare. Peter contava e io iniziai a cercare un nascondiglio. Dopo un minuto arrivò Lucy di corsa urlando "SONO TORNATA! SONO TORNATA! STO BENE!" e arrivò Peter davanti a lei dicendo "Vedo che non hai capito il gioco Lu" "Ma come? Sono stata via per delle ore!" "Lucy sono passati neanche 2 minuti da quando abbiamo iniziato a giocare" "Ma seguitemi! Ero nell'armadio! Sono stata lì per ORE col signor Tumnus!" La seguimmo tutti fino a questo armadio, in una stanza di cui neanche io sapevo l'esistenza. Aprimmo l'armadio, Peter vi guardò dentro e disse "Senti Lu, un gioco alla volta, qui non c'è nulla" E lei rispose "Ma come? Io ero lì col signor Tumnus..." Non ci stavo più capendo niente.
Ormai si era fatto tardi quindi andammo a dormire. Durante la notte io ed Ed sentimmo dei passi e decidemmo di uscire a vedere. Vedemmo Lucy che si dirigeva verso la stanza dell'armadio. Ci guardammo con un ghigno e decidemmo di seguirla per farle uno scherzo, ma quando arrivammo nella stanza lei non c'era. Entrammo dentro l'armadio e arrivammo in un luogo innevato. Ero scioccata. Lucy non stava mentendo, non si stava inventando tutto. Ed era già andato un po' più avanti e decidemmo di dividerci per cercare Lucy. Io seguii una scia di impronte che mi portarono fino a una casetta in cui vi trovai Lucy con uno strano signore, che aveva delle piccole corna e delle gambe che di sicuro non erano umane. Doveva essere il signor Tumnus, che gentilmente mi offrì un thé e restai lì finché io e Lucy tornammo a casa e lei mi raccontò della strega Bianca e del fatto che non dovevo dire a nessuno che abitava in quel posto, che si chiamava Narnia, del fatto che ero stata da Tumnus perché altrimenti gli avrebbero fatto del male. A quanto pare noi "figli di Adamo e figlie di Eva", come veniamo chiamati noi umani qui, non siamo ben voluti da questa strega che si è autoproclamata regina.
Arrivai in camera mia e scoprii che Ed aveva fatto una cavolata: aveva incontrato la regina e raccontato di Lucy e Tumnus. Cavolo. Gli spiegai la situazione e lui non voleva ammettere di aver torto: "Magari non era la regina" "Ah no e chi era? Mia nonna?" "Beh senti so di essere un disastro, vai pure dal tua magnifico Peter" questa frase mi fece davvero male e quindi con le lacrime agli occhi dissi "Vacci tu visto che ora tua sorella gli sta dicendo che eravamo lì con lei e vuole che noi lo confermiamo, di' a Peter che io sto male"
E così Ed fece, solo che disse che stava solo reggendo il gioco a Lucy, che si mise a piangere. Intanto a me era salita la febbre per il freddo che c'era a Narnia e mi addormentai. Dopo due orette in cui Ed era uscito per starsene un attimo da solo, Lucy beveva un thé per calmarsi e Peter e Susan spiegavano la situazione a mio nonno, Peter arrivò da me con del cibo caldo e mi diede un bacio sulla fronte. "Come stai ora?" "Decisamente meglio" "Per fortuna" e poi se ne andò per lasciarmi ancora a riposare. Mi piaceva parecchio Peter, però in quel momento riuscivo solo a pensare a Ed. Mi mancava anche se non lo vedevo da pochissimo. Volevo chiarire con lui, chiedergli scusa e che tutto tornasse come prima. Mi mancava Ed, veramente tanto. Avevo bisogno di una sua battuta senza senso o anche solo un suo sorriso. Avevo bisogno di Ed per stare meglio. Non è che sto iniziando a provare qualcosa per Ed? Nah! È solo il mio migliore amico! E a me piace Peter! Almeno penso...Vabbé ora ho bisogno veramente tanto di dormire per schiarirmi le idee... Scriverò domani sul diario, ora sono troppo confusa, stanca e senza forze! Dopo questo pensiero mi addormentai...

Oh dear diary- Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora