12.Una mattina come le altre

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Caro diario,
è ormai passato un anno da quando siamo tornati da Narnia. Abbiamo iniziato ad andare a scuola e quindi ogni mattina dobbiamo andare a prendere il treno e infatti ora siamo in ritardo! Dobbiamo andare!

Arrivammo in stazione stranamente con qualche minuto di anticipo. Io e Susan andammo a prendere qualcosa da mangiare e due ragazzi arrivarono a parlarci. "Ehy ragazze come vi chiamate?" Io dissi "Io sono Eloise e lei è Su-" venni interrotta da Susan che disse "Phyllis! Io sono Phyllis!" la guardai in modo strano e poi uno dei due ragazzi mi disse "Beh Eloise hai qualcosa da fare nei prossimi giorni?" stavo per rispondere quando Ed arrivò e urlò "Susan! Elo! Una delle due vada da Peter" Visto che Susan si era fatta una vera figuraccia andò lei e il ragazzo continuò "Beh Eloise quindi? Hai da fare?" Ed se ne stava andando ma, sentendo quelle parole, tornò da me e mi mise un braccio attorno alle spalle. Tirò un'occhiataccia al ragazzo e io risposi "Beh si sono abbastanza impegnata sai" I due ragazzi non risposero e se ne andarono subito via. Io e Ed tornammo indietro e notammo che nessuno era riuscito a fermare Pet che si stava picchiando con un ragazzo. Ed e Laurie si guardarono e si buttarono in mezzo a loro e poi arrivò un controllore a separarli. Andammo tutti a sederci su una panchina e Edmund disse a Peter "Grazie mille eh" "Avevo tutto sotto controllo" rispose Peter. Susan chiese che cosa fosse successo e Peter spiegò che quello gli aveva tirato un spintone e pretendeva delle scuse. A quel punto io gli dissi "è così difficile per te lasciar perdere?" lui mi rispose "E prché avrei dovuto? Non sei stanca di essere trattata da ragazzina?" Edmund fece poi notare "Beh noi siamo ragazzini" Peter rispose "Non è sempre stato così! Ormai è passato un anno! Quanto ci farà aspettare ancora..." "Dobbiamo accettare che la nostra vita è qui!" Mentre lei parlava vidi i due ragazzi di prima che si avvicinassero e tirai una gomitata a Susan. Ed guardò quello che prima parlava con me malissimo e quindi i due non si avvicinarono molto. Io e Susan scoppiammo a ridere mentre Laurie, Peter e Lucy non capivano. A un certo punto Lucy saltò in aria dicendo che qualcosa l'aveva pizzicata. Stessa cosa successe a tutti noi altri. Ci prendemmo per mano e tutte le pareti iniziarono a sgretolarsi e il treno scomparve. Ci trovammo davanti il mare, quel mare che avrei riconosciuo tra mille: eravamo a Narnia. Corremmo felici e iniziammo a schizzarci con l'acqua. Ed a un certo punto disse "Ma dove ci troviamo?" Peter rispose "Beh secondo te?!" "Beh sì ma non mi ricordavo delle rovine a Narnia!" Notammo dei resti di un castello e decidemmo di andarlo a esplorare. Lucy dopo un attimo disse "Chissà chi ci viveva qui" Susan e io in quel momento trovammo a terra uno dei vecchi scacchi d'oro di Ed e io dissi "Noi! Noi vivevamo qui credo" Lucy poi si girò e disse "Non può essere" e corse verso un'altra parte distrutta del castello "Ma non capite? Immaginatevi delle mura e delle colonne là e un tetto di vetro! " mentre diceva questo ci aveva tutti posizionati come quando eravamo sui nostri troni e quando realizzammo io e Peter dicemmo insieme "Cair Paravel". Continuammo a guardare in giro e Ed fece notare che Cair Paravel era stata attaccata, non era stato il tempo a buttarla giù. Davanti a noi trovammo il vecchio passaggio che portava in una stanza sotterranea. Ed e Pet spostarono la pietra e poi Peter si strappò un pezzo di camicia, lo attaccò a un ramo per creare una torcia e chiese a Ed "Non è che per caso hai dei fiammiferi?" e Ed disse "No ma questa può essere utile" tirando fuori una torcia e Pet disse "Potevi dirlo prima!" Scoppiammo tutti a ridere e poi scendemmo. Io e Ed mentre scendavamo le scale eravamo mano per mano come Lucy e Laurie. Arrivammo sotto e trovammo i nostri bauli con dentro tutta la nostra roba ed erano posizionati davanti a delle nostre statue. Aprii il mio e ritrovai il mio adorato arco. Ci cambiammo e io mi misi uno dei miei abiti preferiti che per fortuna mia andava. Guardai ancora nel mio baule e sul fondo trovai un vecchio quaderno. Lo presi subito in mano e lessi la copertina: "Le Cronache di Narnia". Lo presi subito e lo portai fuori da quel che restava di Cair Paravel. Arrivammo sulla spiaggia e notammo che c'erano delle guardie che stavano gettando un nano legato nel mare. Io e Susan puntammo contro le 2 guardie e ordinammo di lasciarlo andare. Le guardie lo buttarono in acqua, io e Susan li colpimmo con le frecce mentre Ed e Peter recuperavano il nano e la barca.

Oh dear diary- Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora