22.La terra di Aslan

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"La Terra di Aslan" esclamò Cas. "Beh ormai siamo qui..." disse Ed. Prendemmo una barca a remi e io, Ed, Lu, Cas, Reep e Eustace andammo verso la Terra di Aslan. Eustace ci raccontò di come Aslan l'avesse fatto tornare normale e si scusò per la sua arroganza. Stare a Narnia l'aveva fatto maturare parecchio come a tutti noi in questi anni. Arrivammo sulla terra e vidi una grande parete d'acqua. Ci avvicinammo a essa e trivammo Aslan dietro di noi che ci disse "Bene ragazzi, siete stati bravi ma ora è arrivata la fine del nostro viaggio..." "Ma allora è questa la tua terra?" disse Lucy "No la mia terra è oltre l'acqua" "C'è mio padre nella tua terra" disse Cas "Solo tu lo puoi scoprire ma poi non potrai tornare indietro" Cas si avvicinò alla parete e ci mise la mano dentro, per poi tornare indietro "Non vai?" disse Ed "Penso che mio padre non sarebbe fiero di me se abbandonassi ciò per cui è morto. Prometto di essere un Re migliore" "Lo sei già" disse Aslan che poi si girò verso di noi. "Sembra che sia arrivato il momento di andare" disse Ed. Lucy gli rispose "Ma come non sei felice di stare qui?" "Certo che lo sono...ma amo anche il nostro mondo e...la nostra famiglia ha bisogno di noi..." Detto questo Reep si avvicinò ad Aslan e gli chiese se poteva andare nella sua terra. Aslan gli rispose di sì. In quel momento io e Lucy lo andammo ad abbracciare e lui ci disse addio, io ormai stavo già piangendo, ma non ero l'unica. Pure Eustace si stava trattenendo e quando andò a salutarlo scoppiò a piangere. Poi Reep salì su una barchetta lasciando la sua spada a terra e andò via. Lucy chiese a Aslan se l'avremmo mai rivisto. Lui ci spiegò che avrebbe vegliato su dio noi e che nel nostro mondo aveva un'altra forma. Poi ci disse che prima o poi l'avremmo rivisto e con un ruggito aprì un tunnel nell'acqua, il nostro passaggio per arrivare a casa. Il quel momento dissi "Mi lasciate solo un secondo?" tutti senza capire bene il perché mi dissero di sì. Io tirai fuori dalla tasca il mio diario e iniziai a scrivere.

Caro diario di Narnia,
specifico il luogo perché questa sarà l'ultima volta che scriverò su di te, qui a Narnia. Ovviamente non abbandonerò il tuo gemello del mio mondo, ma tu rimarrai vuoto. Mi sei sempre stato accanto in tutte le avventure vissute qui. Le tue pagine hanno vissuto tutto ciò che ho vissuto io. Prime, intermedie e ultime volte. Ecco questa è l'ultima di tutte. Grazie per esser stato un fedele compagno.
Regina Eloise la premurosa

Dopo questo ritornai daglia altri. Salutammo Cas che ci disse "Voi siete come una famiglia per me...Compreso tu Eustace" e ci abbracciò tutti: prima Ed, poi Lucy, Eustace e infine me. Gli affidai il mio diario. Poi salutai Aslan e lui mi disse che ero cresciuta molto e che i miei poteri anche se in modo implicito avrebbero aiutato anche nel mio mondo. Stavo per girarmi per andare a tunnel ma prima chiesi a Aslan una cosa che avevo in mente da troppo: "Aslan... perché le corone mie e di Ed sono le uniche in oro bianco?" "Vedi l'oro bianco è segno di legame e crescita... cosa che solo insieme siete riusciti a fare" "Grazie...era da anni che me lo chiedevo" sorrisi e poi mi girai. Mentre ci dirigevamo al tunnel Aslan disse a Eustace che sarebbe ritornato. Entrammo nel tunnel e quando ci girammo vedemmo l'entrata chiudersi e ci ritrovammo nella camera a casa di Eustace, da dove avevamo lasciato il nostro mondo. Poi tutti e tre mi riaccompagnarono a casa.

Caro diario,
siamo stati per l'ultima volta a Narnia. È stato bellissimo, ma anche molto triste. Sono riuscita a dire addio solo ad Aslan, Cas e Reep. Avrei voluto salutare tutti. Comunque sono felice per tutti questi anni vissuti lì. Senza Narnia non starei con Ed e non sarei amica dei Pevensie.
Ora è meglio che avda a dormire.

Oh dear diary- Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora