Sinceritá

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Al bar mi raggiunse Carla, con cui mi confidai su tutto l'accaduto.
Carla:" quanto mi dispiace che domani te ne torni a casa"
Annalisa:" a chi lo dici, avrei tanto voluto passare qualche altro giorno qui a San Benedetto, ma purtroppo non si puó fare"
Carla:" e con Francesco? Quando parlerai con lui?"
Io:" mentre ti aspettavo gli ho scritto di vederci stasera, dopo cena.
Ci vediamo sul lungomare e poi andiamo a prenderci da bere e parlare, sai, stasera gli diró tutta la veritá"
Carla:" come reagirà secondo te?"
Io:" non bene, anzi, ho paura che stasera sarà l'ultima sera in cui mi parlerà, ma forse è meglio così, in fondo sono una stronza bugiarda e anche io farei lo stesso al posto suo"

Mi sentivo letteralmente sprofondare, avevo paura della reazione di Francesco, ma dovevo farmi coraggio, così come ho avuto coraggio a scoparmi entrambi, dovevo aver coraggio ad ammettere i miei errori e allo stesso tempo dichiararmi.
Che situazione di merda, mi sentivo sulle montagne russe.
Ad una certa Carla tornó a casa sua ed io passai il tardo pomeriggio a fissare il mio caro e amato mare, che non avrei più rivisto fino all'anno prossimo.

Alle 19:30 cenai coi miei.
A tavola la situazione era tesa ma per la gioia di mia madre, mancavano poche ore alla partenza.
Finito di mangiare iniziai a prepararmi, e ancora una volta drama outfit, non sapevo cosa mettere, magari tutta vestita di nero avrei fatto pietà, mi avrebbe perdonata, baciata e tutto sarebbe finito nel migliore dei modi, ma no, iniziare una favola con "c'era una volta una studentessa di psicologia che si invaghì di un bagnino di 32 anni che abitava dall'altra parte dell'Italia..." beh non poteva di certo funzionare, nemmeno con un vestito nero.

Non aveva senso pensare a cosa mettere, così scelsi letteralmente a caso un paio di pantaloncini e una magliettina azzura, non mi truccai nemmeno, uscì direttamente.
Per l'ultima volta arrivai davanti al Lido Aragosta, aggiungerei anche con largo anticipo.
La verità è che non sopportavo l'idea di aspettare chiusa in camera mia, sul bordo del letto a girarmi i pollici, preferivo girarmeli davanti al lido con la gente che passeggiava felice e spensierata.
A parte gli scherzi, non vedevo l'ora di rivederlo visto che l'ultima volta non ci eravamo lasciati nel migliore dei modi a causa "dell'apparizione" di mia madre.

Si fecero le 22, ed eccolo arrivare, con la sua bella camicia di lino e un profumo che sentivo da chilometri di distanza.
Arrivò davanti a me e mi baciò, per due o tre minuti, davanti a tutti, e poi mi prese il viso tra le mani e mi fece naso-naso aggiungendo "come stai?"
Come risposta, dalla mia bocca, uscì un "malissimo" liberatorio.
A parte tutto mi sarebbe mancato tanto, mi sarebbe mancato il suo modo di fare, il suo essere uomo, il suo profumo, mi sarebbe mancato lui.
Mi mise il braccio intorno alle spalle ed iniziammo a incamminarci verso il primo bar carino e ci sedemmo.

Avevo i lacrimoni, iniziai a dirgli "prenderemo i treni o magari gli autobus o se necessario prenderemo gli aerei non ti preoccupare, ci vedremo spesso, sono 620km"
Lui sorrise e mi disse "certo piccola, ci vedremo spesso"
Dal suo modo capì che non era serio, che lo diceva tanto per farmi felice.
Tra me e me pensai "cazzo Annalisa, la verità, devi dirgli la verità, non parlare d'altro".
Io:" ho aspettato tutto il giorno oggi, con ansia, aspettando questo momento, sai?"
Francesco:" anche io, volevo tanto vederti, oggi non ti ho vista al lido, come mai?"
Io:" avevo bisogno di pensare e schiarmi le idee. Come ti ho scritto oggi in chat, la situazione a casa non è delle migliori ma non è questo il punto, la verità è che voglio essere sincera con te e dirti come stanno le cose"
Francesco:" quali cose? Ti ascolto"
Presi una boccata d'aria e iniziai a parlare.

Io:" Marco"
Francesco:" cosa c'entra Marco?"
Io:" quando abbiamo iniziato a vederci, ho iniziato a vedere anche marco nello stesso momento.
Quando mi avevi detto che eravamo solo amici che si tenevano per mano in me si è spento qualcosa e ho sbagliato, mi sono consolata con l'unica altra persona che avevo vicina in quel momento, cioè Marco, tanto che ho avuto dei dubbi, avevo paura che stavo iniziando a provare qualcosa per lui ma in pochi giorni ho capito che in realtà venivo trascinata dai momenti e che non ho mai provato nulla per lui, solo per te, perchè io tengo tantissimo a te, io vedo te nel mio futuro, vedo solo io e te insieme.
Immagino quanto questo possa essere sconvolgente e penso che non te lo aspettavi e mi dispiace così tanto se ti ho feri..."
Francesco:" Annalisa non parlare, guardami"
Lo guardai e vidi un finto sorriso.

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