Paranoia

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Dopo circa un'oretta uscì dalla stanza, ma Francesco non era in casa.
Mi misi a guardare real time mentre fumavo una sigaretta e sorseggiavo un calice di vino.
Si era fatto tardi, un altro tramonto stava arrivando ma di Francesco nessuna traccia.

Lo chiamai ma partì la segreteria.
Alle 20.17 qualcuno suonò il citofono, così andai a vedere dallo spioncino chi poteva essere.
Francesco:" tesoro apri sono io"
Era francesco, ma dov'era finito fino a quel momento?

Francesco:" ora devi subito fare una cosa, vai in camera e non uscire per nessuna ragione al mondo"
Io:" perché?"
Francesco:" fai ció che ti dico"

Aspettai in camera per circa 25 minuti, fino a quando non sentì la voce di francesco dirmi "vieni in salotto".
Corsi verso il soggiorno, e lo trovai con un fazzoletto bianco sul braccio e una bottiglia di vino rosso in mano.
Francesco:" ti ho preparato una cena coi fiocchi, spero che ti piaccia"

Ero scioccata, avevo pensato male fino a quel momento mentre ero ignara di tutto e invece, aveva fatto quel gesto per me.
Era vestito da cameriere, aveva sistemato il salotto e apparecchiato il tavolone del soggiorno solo per noi due e infine aveva cucinato per me.
Mi ritenevo davvero molto fortunata.
Mi spostó la sedia e mi disse di sedermi.

Francesco:" ogni tuo desiderio è un ordine principessa"
Sorrisi.
Quando si comportava così mi faceva sentire la persona più amata al mondo ed io lo amavo altrettanto.

Mangiai tutto ció che aveva preparato e verso le 22 ci accoccolammo sul divano a vedere Shrek, per poi sprofondare in un sonno profondo.
Il giorno dopo, quando mi svegliai, non lo vidi accanto a me, ma non diedi peso alla sua assenza. Erano le 10 e di certo era andato a lavorare, così mi alzai, mi lavai i denti e mi feci una skin care.

Verso le 14 lo raggiunsi al lido.
Appena mi vide fece cenno di avvicinarmi a lui, così gli andai incontro.
Io:" ciao amore"
Francesco:" ciao tesoro mio, come ti senti oggi?"
Io:" devo dire che sto finalmente bene. Oggi cosa ti va di fare?"
Francesco:" beh, ora lavoro, ma più tardi ci organizziamo per stasera"
Io:" certamente"
Francesco:" allora ci vediamo dopo"
Io:" certo, a dopo"

Tornai al mio ombrellone e continuai a leggere un libro che avevo iniziato la settimana prima.
Tra una pagina e l'altra alzavo lo sguardo, lo guardavo e pensavo a quanto fosse gnocco il mio ragazzo, e questo, a tratti, mi creava un certo disagio dato dal fatto che ogni volta che una ragazza gli si avvicinava ero sempre sull'attenti, pronta a scoprire vita, morte e miracoli.

Di lì a poco avremmo iniziato una storia a distanza, quindi quella gelosia da parte mia doveva scomparire, altrimenti avrebbe rovinato di netto il nostro rapporto.
In quei giorni cercai di lavorare su questo aspetto del mio carattere e speravo che lui facesse la sua parte con i suoi atteggiamenti nei confronti delle altre ragazze.

La paranoia di un possibile tradimento e le gelosie future dovevano rimanere solo un ricordo.
Dovevo imparare a crescere e maturare.

Una cotta senza età Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora