Il principe dagli occhi azzurri

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Non sapevo se quella sarebbe stata un'avventura estiva o qualcosa di più e sinceramente non m'importava, volevo solo godermi quei momenti e sperare che quello che dimostrava rispecchiava quello che sentiva davvero.

Verso mezzanotte e mezza mi accompagnò a casa, mi salutò con un bacio e per ultimo mi chiese se per la sera seguente avevo programmi.
Ovviamente non mi ero organizzata con nessuno visto che conoscevo solo Marco, così mi propose una cenetta lui ed io in un ristorante molto acclamato a San Benedetto. Ero davvero felice per l'invito ed accettai senza pensarci due volte.
Mi salutò e si diresse verso la sua auto.
Per circa un'ora non ho fatto altro che pensare a cosa mettermi il giorno dopo e farmi film mentali su di noi. Verso le 2 mi addormentai.

"Il mattino ha l'oro in bocca" dicevano gli antichi.
Per me se dormi bene, anche se ti svegli a mezzogiorno sei comunque appagato.
Pranzai verso le 13 e dopo circa un'oretta andai al Lido.
Salutai Marco come sempre e mi diressi al mio ombrellone.
Tirai fuori il mio libro, li sfogliai per trenta secondi ma non resistetti, mi diressi verso Francesco.

Io: "Ciao Franci"
Francesco: "Ehi amore mio"
Io: "Ah quindi ora sono il tuo amore?"
Francesco: "Tu lo sei sempre stata"
Io: "Senti rubacuori, stasera a che ora mi vieni a prendere?"
Francesco: "Per le 19:30 va bene?"
Io: "Perfetto"
Tornai al mio ombrellone e mi rilassai con il sole che intanto stava colorando la mia pelle.
Lui staccava di lavorare per le 18, così lo aspettai per poi accompagnarlo alla sua auto.
Io:" Ci vediamo tra poco"
Francesco: "a tra poco"

Mi diressi verso casa e inizia a prepararmi.
Si erano fatte le 19 ed ero già in ritardo nonostante mancasse ancora del tempo all'appuntamento.
Per fortuna l'outfit l'avevo scelto ore prima, mi mancava solo acconciare i capelli.
Le 19:30 arrivarono in un lampo ma per fortuna ero pronta.
Un messaggio con scritto: "sono fuori, esci" ed eccolo, il mio principe dagli occhi azzurri vestito come se stesse andando ad una cerimonia.

Una camicia bianca di lino gli risaltava l'abbronzatura, dei bracciali all'ultima moda e un paio di pantaloni neri attillati facevano da contorno.
Io indossavo un vestito corto rosso, con un profondo scollo al seno e dei tacchi non troppo alti.
Mi guardò e rimase a bocca aperta, mi aprì la portiera dell'auto e ci dirigemmo al ristorante.
In macchina avevo messo canzoni reggaeton e cantavo come mai prima di quel momento.
Arrivammo al ristorante, un cameriere ci accompagnò al nostro tavolo e così iniziò la nostra serata.

Tra filetti di carne e calici di vino si fecero le 22.
Mi chiese se avevo qualche idea sul da farsi in seguito.
In effetto non avevo pensato a nulla. Gli dissi che non me la sentivo di bere anche in quella occasione, che il vino che avevo bevuto a cena era abbastanza, così optammo per un film tranquillo a casa sua.
Pagò il conto e andammo verso il parcheggio.
Mi diete un lungo bacio prima di salire in macchina e mi disse: "sei davvero stupenda", accarezzandomi il viso.

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