Arrivammo a casa sua, un grazioso trilocale spazioso e molto accogliente.
Si vedeva che non c'era traccia di una mano femminile in quella casa, tutto molto scuro, non c'erano fiori o colori particolarmente rosati o simili.Mi disse di fare come a casa mia, così iniziai a portare i miei vestiti in bagno per poterli sciacquare e poi phonare.
Mi raggiunse.
Francesco: "Entri in doccia prima tu o io?"
Io:" Entro prima io così poi mentre tu ti lavi io mi asciugo i capelli"
Francesco: "Perfetto, ti lascio appoggiato sul mobile l'asciugamano per quando esci"
Io: "Grazie"
Iniziai a sciacquarmi e intanto pensavo: "come diavolo ci sono finita nuda nella sua doccia?"
Ero sconvolta da me stessa, non ero così, eppure lui mi faceva questo strano effetto.Mi piaceva il ragazzaccio tatuato, che spesso si faceva qualche canna, con un modo di fare presuntuoso, com'è successo?
Finì di docciarmi, presi l'asciugamano e lo avvolsi attorno al corpo.
Io: "Ho finito puoi entrare in bagno"
Francesco: "Arrivo"
Francesco: "Non ti dispiace se mi spoglio davanti a te vero? Infondo dove dovrei andare?"
Io: "No figurati, è casa tua, il tuo bagno, puoi fare quello che vuoi"
Mi girai di scatto per non farmi cadere l'occhio, e tutta rossa cercai di spannare il vetro di fronte a me.Forse per l'agitazione o non so per quale altro motivo ma beccai col piede il filo del phon che arrivava fino a terra, quasi rischiai di inciampare ma Francesco mi afferrò.
Era dietro che mi teneva, io gli davo le spalle, avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi disse: "È tutto okay?"
Mi voltai e l'asciugamano cadde.
Ci guardammo per qualche secondo ma poi ruppe il silenzio e disse: "Te l'ho già detto di non fare più quegli occhi oppure andrò fuori di testa"Iniziai a baciarlo con tutta la passione al mondo, mi prese in braccio e mi mise sul mobile vicino al lavandino.
Con la mano destra premeva sul mio collo mentre con la sinistra toccava delicatamente il mio fianco.
Continuavamo a baciarci quando ad un certo punto scese con la bocca fin sotto l'ombelico.
Ansimavo, stavo davvero iniziando a fare casino così mise una mano sulla mia bocca e premeva ma questo non faceva altro che farmi eccitare di più.
Tornò sulla mia bocca e prima di baciarmi disse: "hai un buon sapore".
Mi prese in braccio e mi portò in camera, mi appoggiò dolcemente sul letto e si mise a baciarmi e leccarmi ogni parte del corpo.
Forse pensava che ero una che si lasciava fare cose da un ragazzo e basta, ma non sapeva che a me piace anche comandare.Iniziai a prendere le redini della situazione, volevo fargli capire che ero io che aveva scelto di essere lì con lui e non il contrario.
Iniziai a baciare anche io il suo corpo, arrivando fino a quel punto in basso alla vita e iniziai a giocare con lui.
Una volta finito gli chiesi di indicarmi dove si trovavano i preservativi.
Non si aspettava una me così diretta, ma a me non importava, doveva imparare a conoscermi anche in quel campo.Ne presi uno, glielo misi e iniziammo a fare l'amore.
La passione, i morsi, i graffi avevano preso il sopravvento assieme alla perversione.
Dopo quasi un'oretta finimmo, non avevo mai goduto così tanto prima di quel momento.
Mi misi accanto a lui, gli diedi un bacino a stampo e aspettai che riprendesse fiato.
Dopo poco mi guardò e senza mezzi termini disse: "credo che sto per sentirmi male da quanto ho goduto".Gli sorrisi.
Mi accarezzò il viso e per circa dieci minuti rimanemmo a farci le coccole.
Francesco: "Sei stata una scoperta, ti giuro, non ti lascio più andare"
Io: "Spero sia una promessa"
Mi guardó, mi sorrise e ricominciammo a farlo.
STAI LEGGENDO
Una cotta senza età
Romansa"Mi disse di non guardarlo in quel modo o sarebbe impazzito per me. Passai con la mia lingua il contorno della sua bocca mezza aperta, dandogli un bacio lento e passionale." L'età conta o è solo un numero? Annalisa e Francesco hanno troppi anni di...