E ora?

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Si era fatta una certa, dovevo proprio tornare a casa. I miei vestiti erano ancora umidi così Francesco mi prestò una sua maglietta che mi arrivava quasi fino alle ginocchia, misi le scarpe e mi feci accompagnare in macchina a casa.

Appena entrai in casa per fortuna non vidi nessuno, i miei erano a letto che dormivano e pensavano che ero già tornata, così, senza fare rumore, mi diressi verso la mia camera, mi misi dei pantaloncini e dormì con la sua maglietta.
Alle 13 circa mi svegliai, ero mezza rincretinita sia per quello che era successo con Francesco, sia perché erano due giorni che avevo orari sballati.

Andavo a dormire e mi svegliavo senza orari stabiliti, tutto era molto casuale.
Mi alzai dal letto e mi feci una doccia, la seconda della giornata, e poi pranzai.
Mangiai della pasta avanzata dalla cena della sera precedente, alle 14 vidi i Simpson alla televisione e verso le 15 andai in spiaggia.
Marco mi vide e mi disse di andare ancora a ballare una di quelle sere, io accettai ma in quel momento volevo solo parlare con Francesco, quindi mi dileguai subito e andai verso un ragazzo di spalle con la maglietta rossa con scritto "salvataggio".
Gli toccai una spalla, si voltò ma non era lui, era un altro ragazzo.
Mi ricordai che quello era il giorno libero di Franci, così mi stesi sotto l'ombrellone ad aspettare un messaggio o qualcosa.
Nessuna notifica, forse stava ancora dormendo.
Arrivarono le 18:30, tornai a casa e ancora nulla.

La sera volevo starmene per i fatti miei, avevo bisogno di schiarirmi le idee e capire cosa era giusto fare.
La mia cotta stava iniziando ad essere qualcosa di più profondo, mi stavo innamorando.
Mi presi un bicchiere di vino bianco e lo sorseggiai al bar dove la sera prima andai con Francesco.
Misi una storia su Instagram col mio bel bicchiere e scrissi: "e ora?"
Dopo circa 15 minuti sentì una mano che mi toccava la spalla destra, era Francesco.
"Ciao, ho visto la tua storia, hai taggato questo bar e così ho capito che ti avrei trovata qui e ti ho raggiunta, volevo parlarti di persona. Stavo giusto per scriverti se stasera uscivi ma ho preferito venire qua direttamente e farti una sorpresa."

Beh di certo non mi aspettavo che spuntasse fuori dal nulla.
Prese una sedia e si sedette vicino a me. Tra di noi c'era un leggero imbarazzo, non sapevamo cosa dirci.
Gli chiesi se al pomeriggio si era riposato e mi disse di sì, che aveva dormito fino a tardi.
Mi disse che la sera prima era stata davvero speciale e travolgente e aggiunse anche che stava iniziando a provare una vera e sentita cotta per me. Gli piacevo davvero tanto.
Ero molto felice, anche lui mi piaceva molto, tutto stava andando per il meglio.
Mi prese per mano e mi chiese se volevo guardare le stelle.
"Certo" gli risposi.

Andammo verso la spiaggia, trascinammo un lettino vicino alla riva e ci sdraiammo.
Con un braccio mi avvolgeva forte, mi sentivo al sicuro.
Lo guardai, non resistetti e lo baciai.
"Preferisco guardare te che le stelle", mi fece sentire speciale.
L'età, forse, per gli altri che ci guardavano dall'esterno poteva sembrare un problema ma per noi non lo era affatto.
Stavamo bene insieme e questa era l'unica cosa che contava.
Finito di baciarci iniziammo a farci le coccole. Non smettevo di pensare a noi, alla passione, ai sentimenti.
In così poco si era creato qualcosa di enorme.
Era qualche anno che ci conoscevamo ma prima ero davvero troppo piccola per qualsiasi cosa, ma ora no, sono una giovane donna che sa quello che vuole.

Una cotta senza età Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora