<<Uffa>>

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Mercoledì pov

Io e Xavier stiamo andando al capannone senza proferire parola, come sempre. Ci piace stare un silenzio quando andiamo lì. Non so perché, ma è una specie di tradizione.

Quando siamo davanti alla porta inizia a piovere. Vabbè meglio così, almeno non siamo sotto la pioggia!
Apre la porta e mi dice sorridendo:

<<Dai entra, non voglio farti prendere qualcosa>>
Io entro e lui mi segue.

<<Allora...che dipinto vuoi fare?>>

<<Perché dovrei dipingere? Possiamo anche parlare un po'>>
Si siede sul divano e io faccio lo stesso.

<<Allora, che vuoi dirmi?>>

<<Volevo parlarti del weekend dei genitori...non sei costretta a dire ai tuoi di non venire>>
Lo guardo e dico:

<<E tu non sei obbligato a rimanere da solo>>

<<Lo so, ma non mi cambia la vita. Sono anni che non viene nessuno>>

<<E se ti facessi conoscere ai miei genitori?>>

<<No, non voglio togliervi il tempo tra voi...>>

<<Non ci togli tempo. In realtà mi aiuteresti con mia madre>>

<<Perché con tua madre?>>

<<Mi uccide ammetterlo, ma aveva ragione sul fatto degli amici e anche sul fatto del ragazzo...>>
Sorride, io appoggio la testa sulla sua spalla e mi dà un bacio sulla tempia

<<Ah ok, ti aiuterò con tua madre. Ma tuo padre com'è?>>

<<Sarebbe contento di noi due, anche mio fratello. Il problema è che non so come reagirà mia madre. Non la conosco abbastanza per saperlo>>

<<Come non la conosci abbastanza? È tua madre!>>Mi chiede incredulo

<<Lo so, ma non ci parlo molto. Per questo motivo non la conosco abbastanza>>

<<Mh, lo scopriremo...spero che sia positivo>>

<<Anche se non lo fosse, che problema c'è? Io non mi faccio mettere i piedi in testa da mia madre. Se amo qualcuno non deve essere lei a dirmi se posso starci assieme o no!>>

<<Ecco qua, la MIA Mercoledì Addams!>>

<<Ti impiccherò un giorno>>

<<Grazie...bambina nanetta>>
Mi allontano un po' e gli tiro un pugno nello stomaco che lo fa piegare un due. Continua a ridere, Dio se è bello.

<<Ti odio!>>

<<Dai vieni qua, bassa>>
Lo guardo male per un secondo, ma poi mi accoccolo vicino a lui.
<<Ma tu non mi odiavi fino a tre secondi fa?>>

<<Ti odio ancora infatti>>

<<Mh mh, >>

<<Ei! Non contraddirmi!>>

<<Scusa...>> dice
Mi giro verso di lui e gli dò un bacio a stampo e appoggio di nuovo la testa sulla sua spalla.

<<Ti prego, non mi deludere...>>dico senza una logica precisa.

<<Ma che dici? Non ti lascerò un attimo da sola, ti starò incollato come la tua ombra, ti scriverò ogni ora, verrò in camera tua ogni giorno per vedere cosa farai. Non ti deluderò non ti preoccupare!>> Dice scherzando.

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