<<Tu non stai bene!>>

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Xavier POV.

Okey, sono nella sala del parto.
Sì, esattamente: tra poco avrò mia figlia in braccio.
Il bello è che non sono nemmeno passati i nove mesi! Siamo a metà dell'ottavo. E che cazzo! Io non sono pronto psicologicamente! MA va bene così. L'importante è che sto per avere mia figlia.

<<PORCA PUTTANA!>> si lamenta Mercoledì.

<<Che è successo?>> le chiedo.

<<FA MALE! È PEGGIO DI TUTTE LE MIE TORTURE!>>

<<Dai, resisti!>>

<<Xav, lo so, è solo che sta bambina mi sta letteralmente ammazzando!>>

<<Ma non dovrebbe farti piacere io dolore?>>

<<Sì, ma solo quando è mortale>>

<<Ah...>>

<<PORCA TROIA, MA VUOI STARE FERMA SÌ O NO?>> chiede Mercoledì alla bambina che, ovviamente, non le risponderà mai.

<<Hey, tranquilla, andrà tutto bene, d'accordo?>> le dico.

<<Mh mh>>

<<Brava>>
Le do un bacio sulla fronte e le stringo la mano.

<<Okey, respira e spingi>> le dice una ragazza.
Mercoledì fa quello che le ha detto.
<<Vedo la testa!>> dice la tizia.

<<Dai, ancora un po' e finirà!>> dico a Mercoledì per poi darle un bacio sulla fronte completamente sudata.

<<Il tuo ragazzo ha ragione>> mi appoggia la ragazza.

...

Sono passate, su per giù, undici ore e, ad un certo punto, sento un pianto. Mercoledì appoggia la testa al lettino e respira affannosamente, mentre io non capisco cosa stia succedendo.

<<Che-che succede?>> chiedo.

La ragazza, in tutta risposta, mi fa un cenno con la testa di venire vicino a lei e obbedisco. La trovo con una bambina neonata fra le mani. La mia bambina. Mi viene da piangere!

<<Ti andrebbe di tagliare il cordone?>> mo chiede lei.

<<Mh mh!>>

Faccio quello che mi ha chiesto.
Poi si allontana da me e va verso Mercoledì con la bambina in mano.

<<Prendila>> le dice.
Mercoledì la prende e la guarda felicemente.

<<Xav...>> mi chiama.

<<Mh?>>

<<Vieni qui>>

Mi avvicino a loro due e guardo mia figlia in braccio alla mia ragazza.
È tutta sua madre. Le mie ragazze!
Sorrido e solo adesso mi accorgo di star piangendo.
Mi giro verso Mercoledì e la vedo piangere di gioia. Le do un bacio fra i capelli e avvolgo il braccio attorno alle sue spalle.

<<Bel lavoro, bimba!>> le dico.
Lei si gira verso di me e sorride mentre le lacrime continuano a rigare le sue guance.
La guarda di nuovo.

<<Ciao, piccola>> sussurra.

<<È uguale a te>>

<<È vero, ma ha i tuoi stessi occhi>>

<<Come lo sai?>>

<<Visioni>>

<<Ha senso>>

~La Mia Via Di Fuga~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora