<<LA AMO!>>

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Enid pov.

Mi sveglio a causa della mia sveglia umana ( cioè Ajax) che mi accarezza i capelli e dice:

<<Enid, svegliati su, che tra un po' arriva tua madre con la torta di Mercoledì>>

<<Altri cinque minuti...!>> dico tenendo chiusi gli occhi.

<<Lo sai che se ti addormenti, poi quei cinque minuti, diventano due ore! Dai alzati>> dice dolcemente.

<<Uffa, ma io voglio dormire, è domenica!>> mi lamento.

<<Lo so, ma dobbiamo andare a prendere la torta e salutare tua madre. Quindi, adesso ti alzi e vai a farti una doccia mentre io rifaccio il letto, prendo tutti i vestiti che abbiamo buttato per terra ieri e vado a prendere Mano da Fester, che lo sta portando qua>>

Sorrido al ricordo di ieri sera: Zio Fester si è portato via Mano e quindi, una cosa tira l'altra...avevamo camera libera...adesso mi trovo nuda sotto le coperte.

<<Va bene>>
Apro gli occhi.

<<Buongiorno lupetta>> dice.

<<Buongiorno>>

Mi stiracchio, gli dò un bacio a stampo e mi alzo dal letto.
Cammino ci disinvoltura fino al bagno. In tutto questo, io non ho ancora nulla addosso e Ajax mi sta guardando il culo da tre ore. Dio mio!
Ritorno in dietro, lo prendo per il polso e lo porto con me.

Gli tolgo i vestiti, tranne il cappello. Non ha neanche il tempo di capire che sta succedendo, che lo porto dentro la doccia e apro l'acqua.

<<Perché mi hai portato qua anche sapendo che l'ho già fatta la doccia?>> mi chiede con un sorrisetto.

<<Beh, non credo che il tuo amico ne sia dispiaciuto...>> dico alludendo al...al suo... VABBÉ, avete capito!

<<Potresti avere ragione...>>

<<Io dico che ho ragione...>>

<<E non mi dai una mano? Sai, è fastidioso>> dice e mi fa un sorriso malizioso.

Sorrido anch'io.

-------------------- (Lo sapete)

Xavier pov.

Oggi è il compleanno di Mercoledì. Io sono sveglio già da un'ora e sono solo le 9:30.
Prima sono andato a prendere la colazione per lei, così non dovrà farsi il giro di metà scuola per andare in mensa.

A quanto ne so, Enid e Ajax, andranno a prendere la torta che ha preparato la madre, quindi, un problema in meno.
Adesso, però, c'è ne un altro: come faccio a svegliare Mercoledì senza essere ucciso?

Non lo so ancora, ma ci proverò lo stesso.

Mi siedo sul bordo del letto e appoggio il vassoio con la colazione che ho preso in prestito dalla mensa. Le accarezzo la guancia e sussurro:

<<Bimba, sono le 9:30. Non credi che dovresti alzarti?>>

<<Nooo! Altri dieci minuti...>>
Ritorna a dormire.

<<Dai, Mercoledì, è il tuo compleanno! Fai diciassette anni!>> dico felice.

<<Non mi piacciono le feste, lo sai>>

<<Lo so, ma ci saremo solo noi due con Enid, Ajax e Mano. Poi tuo fratello mi ha avvertito che alla 10:00 in punto, ti chiameranno i tuoi genitori>> le spiego.

<<Uffa, ma io non ho voglia di andare in mensa a mangiare!>>

<<Infatti non dovrai farlo: ho portato la colazione da te>>

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