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Questo capitolo contiene azioni violente e menzioni di autolesionismo. Per favore leggere con cautela.

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"E tu mi avrai sempre."

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La schiena di Amelie era fredda contro la sedia davanti all'enorme scrivania. La barba bianca del preside cadeva completamente sul suo petto, "Le dispiace dirmi come le sta andando questo anno scolastico?"

Il suo tono era gentile ma ancora severo.

Lei sbatté velocemente le palpebre, sentendo come se il suo sangue scorresse nelle vene con timore. Non aveva paura dell'uomo seduto davanti a lei, era impaurita dalla situazione in cui si trovava.

"Sta andando bene, signore." disse timidamente.

"Davvero?" inclinò la testa, "Perché il tuo anno sta andando bene, invece di andare benissimo?"

Le sue dita si aggrappavano al legno dei poggiabraccio della sedia mentre deglutiva, "L'anno è appena cominciato, signore. Credo serva un po' più di tempo per andare benissimo."

Gli occhi di Silente si stringevano nei suoi mentre annuiva lentamente, "Beh, spero che col tempo troverai il resto dell'anno migliore."

"Lo spero anch'io." Amelie forzò un sorriso, spostandosi scomodamente sulla sedia, "Signore." aggiunse.

Sussultò mentre lui si alzava dalla sua posizione seduta. Il mantello grigio si alzava dietro di lui mentre le girava intorno, mugugnando a bassa voce, "Come le ho detto prima, sono stato informato dell'uso di un tipo di magia oscura a scuola." si schiarì la gola, "E le conseguenze di un atto così dannoso possono essere molto severe."

Amelie annuì mentre i suoi occhi rimanevano sull'uomo alto.

"È vietato usare quel tipo di incantesimi, signorina Avery, ma sono venuto a conoscenza della sua situazione, sia a casa che...qui."

Il suo respiro si bloccò mentre la sua mente rifletteva su cosa il preside intendesse dire, e quando realizzò che l'uomo a carico della scuola sapeva dei suoi abusi che stava vivendo, si sentì in imbarazzo.

Era come se qualcuno avesse invaso le parti della sua privacy più profonde, come se fosse esposta e ogni suo pensiero venisse mostrato.

"Comunque, sorvolerò sulle sue azioni e su quelle del signorino Nott questa sera-"

I suoi occhi si spalancarono alla menzione del nome di Theodore.

"Perché credo fosse un atto di autodifesa, ma visto che lei è ancora minorenne, sono costretto a informare suo padre dell'accaduto."

Gli organi di Amelie si contorcevano mentre la vergogna la avvolgeva, e sapeva che nell'istante in cui suo padre avesse saputo quello che aveva fatto ad Adrian, avrebbe sfogato tutta la sua rabbia su di lei perché questo portava disonore al suo nome: Avery. I racconti sui mangiamorte e le loro famiglie si diffondevano più delle fiamme di un incendio, e questo non sarebbe stato diverso - non per lui.

"E sta arrivando qui."

Il suo cuore cadde. Poteva a malapena respirare mentre si voltava sulla sedia per guardare in faccia il preside, "Mio padre sta arrivando qui?"

Le sue ossa scavate, la sua mente sgretolata.

"Sì, infatti." Silente le fece un morbido cenno del capo prima di voltarsi mentre lui iniziava a salire le scale del suo ufficio.

Sbirciò oltre la sua spalla mentre passeggiava, "Parlerò con lui, ma temo che vorrà scambiare una parola anche con lei."

"Ma nel frattempo, credo che qualcuno la stia aspettando di sotto."

Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora