N i n e t y - s i x

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Contenuti maturi. Questo capitolo contiene menzioni di abuso e traumi emotivi. Per favore leggere con cautela.

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"Sposami."

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Draco era nel panico. Mai come adesso. Se ne era andata. Amelie non si allontanava mai da lui, tranne adesso.

L'aveva ferita questo volta. Non si trattava di ciò che aveva fatto un mese fa o fino ad oggi - ma di ciò che aveva detto a sua madre. Malfoy voleva andarsene quando avrebbe finito di proteggerli. Desiderava riposare, e Amelie lo aveva sentito.

Chiarendo che si trattava semplicemente di lei che credeva che lui avrebbe preferito svanire piuttosto che passare i suoi giorni con lei, Draco non capiva come avesse frainteso le sue parole. Non intendeva quello. Non ha mai detto che l'avrebbe lasciata nei modi che pensava lei.

Draco amava Amelie. Draco amava Amelie più di quanto amasse chiunque altro, più di quanto fosse umanamente possibile interessarsi a qualcun altro. A lui importava di lei.

Amelie era tutto per lui, se non più, e il suo petto bruciava mentre restava col cuore spezzato dopo che  lei se ne andò. Lo avrebbe lasciato. Sapeva che lo avrebbe fatto. Diceva di amarlo. Diceva che lo amava e Draco sapeva cosa intendeva.

Li stava lasciando. La conosceva meglio e più profondamente di chiunque altro. Poteva solo guardarlo e lui avrebbe saputo cosa pensava. Sentendo quella piccola esitazione nella sua voce e capì che si sarebbe messa nei guai.

Malfoy la conosceva meglio di quanto conoscesse se stessa.

Desiderava riposare, infatti, ma non comprendeva perché - perché lo aveva detto in quel modo - perché lo aveva detto come se fosse una scelta, come se fosse una cosa che desiderava fare più di stare con lei. Stupido, si malediceva da solo, pentendosi di ogni piccola cosa che aveva fatto fino a quel momento. La porta si chiuse e il rumore echeggiò insieme alla vuotezza che portava l'assenza di lei. 

Dolore. Faceva male.

Tutto faceva male senza di lei.

Contò di nuovo i minuti. Non c'era una cosa che poteva fare nella sua posizione incatenata. Adrian aveva legato i suoi polsi più strettamente, da quando lo aveva attaccato settimane prima. Non poteva uscire.

Così Draco contava. Calcolava ogni ora che passava finché non iniziarono a suonare dei passi dal tetto della cantina e la mattina sorse intorno a loro. Non se n'era ancora andata. Lo capiva dal modo in cui camminava di sopra.

Lo sapeva perché erano sempre quattro piedi. Amelie e Atlas. I suoi passi irregolari, seguiti da quelli scatenati. Atlas la portava ancora ovunque.

Doveva star aspettando l'alba, pensava Malfoy. Avrebbe passato un ultimo giorno con loro prima di arrendersi, e diavolo, quanto avrebbe fatto valere Draco quel giorno.

Sapendo che Pucey lo avrebbe raggiunto in pochi minuti, cominciò a spazientirsi. Adrian gli faceva sempre visita la mattina prima di fare qualsiasi altra cosa. All'inizio - scioccava Draco. Quasi lo sconvolgeva. Che Adrian lo aiutava volontariamente a tornare sano, che faceva tutto ciò che poteva per aiutare Amelie a riaverlo.

Niente aveva senso per il biondo. Disprezzava Adrian, e si era promesso di vendicarsi per come aveva trattato Amelie in tutti quegli anni, ma non era ciò a cui dava la priorità perché Amelie se ne stava andando.

"Giorno," mormorò Adrian. La sua voce assonnata, "Hai dormito-"

Draco roteò gli occhi, non volendo fare conversazione col ragazzo che appoggiava la spalla contro la porta, le sue braccia strettamente incrociate, "Devi spingermi oggi." le parole urgenti di Draco, i suoi occhi stretti, "Devi spingermi più lontano del solito oggi. Lei ha bisogno di me."

Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora