E i g h t y - f o u r

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Questo capitolo contiene contenuti maturi insieme a menzioni di sangue. Per favore, leggere con cautela.

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"Buon compleanno, Draco."

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Il respiro di Draco si bloccò. Non poteva pensare. Non poteva lavorare bene con la sua mente mentre guardava la loro camera, il loro bagno.

Lei non c'era.

Precipitandosi nel salone, quasi inciampò mentre correva per le scale. Il suo cuore batteva nelle orecchie, un leggero strato di sudore si formò sulle sue mani.

Fermandosi all'entrata, fissò direttamente sua madre mentre riposava sul divano a leggere un libro.

"Dov'è lei?" sputò Draco rabbiosamente eppure il suo tono era così preoccupato, "Non è nella nostra camera, dov'è-"

Il collo di Narcissa si mosse, fissando con occhi sgranati il comportamento razionale del figlio, abbassando il libro mentre sbatteva le palpebre, "Cosa stai-"

Draco fece un altro passo nella stanza, alzando la voce, "Amelie dov'è? Non è nella nostra camera, ed è tardi-"

"Ha detto buonanotte circa un'ora fa. Abbiamo cenato, e mi ha detto del vostro soggiorno alla capanna, e poi è andata a letto..." dichiarò Narcissa, "Forse si sta facendo un bagno-"

Malfoy non si preoccupò di ascoltare sua madre mentre lei parlava. Ringhiò semplicemente a bassa voce mentre tuonava di nuovo di sopra.

Sentiva come se non potesse respirare. Era come se il suo petto fosse scavato e le sue ossa fossero sgretolate.

Sbattendo la porta dietro di lui, trascinò le mani tra i capelli, tirandoli rudemente all'indietro, e lanciò al loro letto un'occhiata veloce.

Individuò immediatamente un pezzo di carta posato su di esso che prima aveva ignorato.

Afferrandolo disperatamente - il suo petto si bloccò. Lesse l'indirizzo scritto e riconobbe la calligrafia all'istante.

Era quella di Amelie.

Avrebbe localizzato quelle piccole curve che faceva alla fine della A in un nanosecondo.

Senza perdere un attimo, Draco tirò fuori la bacchetta, sussurrando la magia che sapeva lo avrebbe portato alla posizione sul pezzo di carta spiegazzato, e il vento soffiò pesantemente intorno a lui mentre atterrava fuori da una villa enorme.

Unendo le sopracciglia, marciò verso l'entrata, spalancando la porta con uno schiocco di bacchetta, e urlò, "Amelie?"

Gridò ripetutamente il suo nome, tuonando nella casa buia. I suoi passi echeggiavano severamente mentre marciava sul pavimento.

Era di nuovo spaventato.

Draco diventava terrorizzato ogni volta che lei usciva dal Malfoy Manor senza dirglielo, ed era furioso con lei per averlo fatto.

Ma non quanto dannatamente lo fosse con se stesso per averla lasciata tutto il giorno - dando ad ogni anima peccatrice l'occasione di prenderla.

Non avrebbe dovuto lasciarla. Lo sapeva. Non avrebbe mai dovuto lasciarla a casa quella mattina.

Goccioline di sudore scappavano dalla radice dei suoi capelli, e le sue dita afferrarono la cravatta che indossava, allentando il nodo mentre i suoi petto si alzava rudemente.

Non poteva pensare.

Non riusciva a formare un pensiero nella sua mente rovinata senza lei accanto, e proprio mentre era sul punto di gridare il suo nome per la decima volta - Draco sussultò.

Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora