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"Mettiamoci a lavoro."
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Amelie Avery.
Con le sue ginocchia trascinate al petto, il suo cappello cadde sulla sua fronte - si abbracciava sulla veranda come faceva sempre quando la sua testa è altrove.
Stava pensando a tutto quello che aveva provato per scappare, la sua mente era annebbiata da ogni pensiero possibile per fuggire.
Inclinò la testa, guardando la foresta davanti a lei, e non riuscì a non sorridere timidamente, quanto fossero state calme - semplici le ultime settimane.
Era tenuta all'oscuro. Lo sapeva.
Sapeva che Theodore le nascondesse le cose, e non voleva disturbarlo con quello, anche se disturbava lei.
Amelie non voleva causare nessun problema, essere un fardello per il suo migliore amico.
Così rimase lì, sulla veranda immersa completamente nei suoi pensieri.
"Posso farti compagnia?" Theodore catturò la sua attenzione, facendo scattare la sua testa verso dove si trovava.
Lei sorrise, un coraggioso, gentile sorriso mentre annuiva, "Certo."
Lui si tolse dalla porta su cui si stava poggiando, facendo lunghi passi verso di lei prima che scivolasse nella panca accanto a lei.
Theo fissò il giardino, gli alberi e le montagne che mostravano dietro di essi, proprio come aveva fatto lei pochi minuti prima,
Lei lo guardò, il ragazzo dal cuore buono a cui lei aveva voluto bene per la maggior parte della sua vita. I rilassanti colpi di vento gli arrossì le guance, diffondendo macchie rosa di calore sulla sua pelle,
Amelie lo guardava sempre così. Ancora notava i suoi piccoli dettagli quando lui non lo notava - lo osservava, sorridendo da sola per quanto potesse essere tenero.
"Stavo pensando a una cosa." Theodore ruppe il silenzio. La sua testa ruotò di lato per affrontarla,
"A cosa stavi pensando?" si avvicinò a lui; la sua spalla premette la sua,
Theo sbuffò, quasi come se stesse esitando prima che iniziasse a giocare nervosamente con le proprie dita, "Stavo pensando a tua madre."
I suoi occhi caddero dai suoi. Chinò la testa mentre si guardava le mani.
Non disse nulla; per vari momenti, rimase in silenzio alla sua domanda - ma rimase vicino a lui.
"E stavo pensando ad Adrian..."
La sua testa scattò, le sue sopracciglia accigliate mentre guardava il suo amico, "Perché stai pensando ad Adrian?"
La sua domanda lo rese nervoso. I suoi occhi guizzarono su tutto il suo viso prima di fermarsi di nuovo sui suoi occhi, "Non stavo-"
"È solo che dobbiamo fare qualcosa, Amelie. Siamo stati qui per settimane, e non abbiamo fatto nulla per provare-"
"Provare cosa?" lo interruppe con un cipiglio, "Cosa possiamo fare, Teddy? Con Adrian - non c'è niente da fare. Non puoi rompere il voto infrangibile. Non puoi e basta, e tu tra tutti lo sai; perché ne stai parlando?"
Non voleva essere aggressiva con lui, e lo sguardo caduto sulle sue tempie fece male al suo cuore.
"Non stavo cercando di-" si zittì, sospirando pesantemente, "Non mi hai nemmeno lasciato finire. Posso parlare, e quando ho fatto - allora puoi urlarmi contro?"
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Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzione
RomantikDove l'amore viveva per essere letale, e il peccato cercava di curarlo. "Ucciderò ogni anima che prova a graffiare la tua." Avrebbero costantemente fatto a pezzi il mondo pur di restare insieme. ____ Una complessa storia d'amore di Draco Malfoy con...