Questo capitolo contiene azioni violente, abuso, stupro, e menzione di morte. Per favore leggere con cautela.
____
"Per tutti loro."
____
"Starà bene tesoro, lo prometto," Narcissa le posò una mano sulla schiena, accarezzandola gentilmente, "Lui è a casa adesso, e questo è l'importante."
Amelie annuì lentamente mentre alzava lo sguardo sulla donna dal bordo del letto, ed esitò. Realizzando che sua madre avrebbe molto probabilmente sentito della prigione che aveva raso al suolo, eppure desiderava parlargliene, essere onesta, e veritiera su ciò che era successo.
"Ho fatto una cosa," sbuffò Amelie a bassa voce, "Dopo che l'ho trovato, ho fatto una cosa - ho fatto una cosa orribile, Narcissa e io-"
Le lacrime definirono il bordo delle sue ciglia, "Ho fatto del male a delle persone. Ho ferito-"
"Shhh..." mormorò Narcissa dolcemente e avvolse le braccia intorno alla ragazza, piegandosi per dare un abbraccio ad Amelie, "Ho letto il giornale questa mattina, lo so. So che hai fatto una cosa, ma non era orribile, cara. Hai fatto il necessario per farvi uscire da lì."
Non poteva tenere il suo coraggio ancora a lungo. Non aveva nemmeno un pizzico di coraggio questa volta, e cedette tra le braccia di Narcissa, "Mi dispiace-"
"Non essere dispiaciuta, Amelie..." la donna la confortò, sapeva quanto fosse estranea col comportamento che aveva avuto alla prigione. Amelie era tutto tranne una persona violenta, "Saresti morta lì dentro. Mio figlio sarebbe morto. Se non fosse stato per te, facendo quello che hai fatto, sareste bruciati con essa. Sono così felice lo hai fatto e che ce l'avete fatta."
Lei abbassò lo sguardo, il suo coraggio scomparve, e quel pezzo di oscurità le pungeva il petto e la inondava, "Non tutti noi."
Pensando alle vite che poteva salvare, le sue ossa si sgretolarono, "Ho visto che sono state perse delle vite, ma Amelie-" Narcissa piegò la testa della ragazza all'indietro, strofinando il pollice sulla pelle bagnata di Amelie, "Con gli scontri vengono i sacrifici. Non abbiamo mai voluto questo. Noi siamo quelli che cercano di fermarlo-"
Il suo sguardo incappucciato fuggì per guardare la sola persona che le dava un pizzico di pace mentre giaceva nel loro letto. Il petto di Malfoy si gonfiava pesantemente all'indomani della magia.
"Lo so..." sussurrò, "So che pensi questo, ma io no. Ho perso delle persone, Narcissa. Persone che erano importanti sia per Teddy che per me...e Draco. Io-"
"Hai il cuore di centinaia di persone, lo sai?" mormorò Narcissa, raddrizzando la schiena e guardando il corpo di suo figlio che riposava, "I gesti delle persone non dipendono da te, Amelie. Non puoi essere responsabile per tutti, proprio come lui non può." annuì verso Draco, "Lui porta la coscienza del mondo e proprio come gli hai detto quando aveva bisogno di sentirlo - lo dico a te, che non puoi salvare tutti."
Allungando la mano, le dita di Amelie accarezzarono il braccio di Malfoy, "Credi che mi perdonerà?" pronunciò quasi inaudibilmente e le lacrime nei suoi occhi la lasciarono stare, "Per aver fatto tutto questo? Per aver fatto un casino?"
"Credo che si sentirà in colpa. Era il suo piano, dopo tutto, e penso che capirà che è colpa tua. Non gli piace che ti metti in pericolo da sola, Amelie-"
"Quindi cosa avrei dovuto fare? Sedermi qui e aspettare finché non lo uccidevano? Lui non si scusa mai per proteggermi, non importa come lo fa, allora perché io non dovrei?" la sua voce leggermente spezzata per il nodo che si distendeva nella sua gola, "Non è colpa sua, lo so. So che ha solo cercato di fare la cosa giusta, ma il modo era sbagliato. Non avrebbe dovuto farsi catturare, Narcissa. É un modo troppo pericoloso adesso."
STAI LEGGENDO
Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzione
RomanceDove l'amore viveva per essere letale, e il peccato cercava di curarlo. "Ucciderò ogni anima che prova a graffiare la tua." Avrebbero costantemente fatto a pezzi il mondo pur di restare insieme. ____ Una complessa storia d'amore di Draco Malfoy con...