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"Tu mi sei mancato di più.
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Amelie Avery.
I suoi pugni colpirono ripetutamente la porta mentre le sue mani sbattevano rudemente contro il legno in un disperato tentativo di aprirla. Nessuno degli incantesimi che aveva cercato di lanciare aveva funzionato perché lui era più esperto di lei.
Draco sapeva dei tipi di magia che lei non conosceva.
"Aiuto-" urlò mentre la sua voce si rompeva lentamente per la disperazione, "Per favore, qualcuno mi faccia uscire."
Niente. Nessun studente, insegnante o fantasma presente per farla uscire dall'aula in cui Draco l'aveva rinchiusa. Le sue vene si gonfiavano dal panico ogni volta che la sue mente raggiungeva il pensiero di lui e quello che avrebbe fatto a Blaise.
Quanto era arrabbiato e irreversibile dal suo stesso temperamento quando se n'era andato, ma anche se lei voleva fare qualcosa per eludere il biondo a non far del male al suo amico, non aveva la possibilità di farlo.
Amelie sbuffò. Le sue dita attraversarono i suoi capelli e fece un passo indietro mentre cercava di arrendersi alla possibilità di poter uscire quando lui sarebbe tornato.
Non poteva credere che l'avesse fatto, che avesse sigillato la porta con la sua magia, ma non era nemmeno una cosa strana per lei perché lui aveva guardato la sua mente. Studiava ogni suo pensiero, e attraverso ciò, senza dubbio conosceva Amelie più di quanto lei conoscesse se stessa.
Scivolò su una sedia, le ciglia pesanti sul banco mentre sospirava di nuovo. Amelie rimase lì per quelle che sembravano essere ore, annoiata dalla sua stessa mente. L'unico suono era il ticchettio dell'orologio, ma a malapena lo sentiva dopo essersi abituata.
I suoi occhi si appesantirono mentre appoggiava la testa sulle braccia, quasi addormentandosi prima di sobbalzare, saltando sulla sedia quando il ragazzo aprì la porta, "Eccoti."
Amelie scosse la testa e si morse il labbro mentre il sonno la inondava, "Theodore?" praticamente sbadigliò. Il dorso della sua mano le strofinò sugli occhi prima di fissarlo, "Come hai-"
"Non ha importanza," mormorò, e sembrò visibilmente irritato. Non la guardava come faceva sempre. I suoi occhi incontrarono quelli di Amelie solo per un secondo prima di distoglierli. "Dovremmo andare-"
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Passarono giorni senza vedere Draco.
La costante sensazione che la stesse ignorando fece credere ad Amelie di aver fatto qualcosa di sbagliato. Era sicura che lo stesse facendo, e non la disturbava. Era libero di fare come voleva, ma la sensazione che era riuscita ad insinuarsi sotto la sua pelle fragile era la verità in cui le dava la ragione per cui le stesse alla larga.
Lo fece e basta senza tante parole.
I suoi occhi guizzarono sul suo migliore amico. La sua mano era posata sul tavolo mentre masticava l'ultimo boccone del pranzo, "Quando torna Adrian?" chiese lui, le sue dita allungate per fare un sorso di succo di zucca.
"Non lo so, sarebbe-" Amelie scrollò le spalle, interrompendosi mentre pensava a lui, a come la pace che sentiva da settimane sarebbe finita presto, "Sarebbe dovuto tornare ieri."
Theodore annuì in silenzio, sbirciando oltre la sua spalla per guardare la ragazza seduta accanto ai ragazzi Serpeverde, "Sappiamo qualcosa su Pansy?" le sue parole le congelarono il sangue e stordirono la sua mente mentre guardava Pansy, quanto era completamente insensibile mentre sedeva vicino a Blaise, come non parlava con nessuno.
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Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzione
RomanceDove l'amore viveva per essere letale, e il peccato cercava di curarlo. "Ucciderò ogni anima che prova a graffiare la tua." Avrebbero costantemente fatto a pezzi il mondo pur di restare insieme. ____ Una complessa storia d'amore di Draco Malfoy con...