S e v e n t y - s e v e n

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Questo capitolo contiene scene violente e sangue. Per favore, leggere con cautela.

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"326."

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La realtà la avvolse, brutalmente mentre aveva la nausea.

Amelie non aveva usato la sua propria magia in modi come questi da mesi. Da quando Adrian l'aveva privata della sua bacchetta al maniero la notte in cui era venuto a portarla via - non aveva più praticato la magia fino ad alcune notti fa quando Theodore era tornato ferito.

La sensazione nauseante la inondò, e fece del suo meglio per inghiottirla con Theo tenuto vicino - Amelie chiuse gli occhi, strizzando gli occhi mentre atterravano a Edimburgo, su quella che sembrava essere una strada abbandonata, un vialetto senza luci o persone.

Fece un passo indietro dal suo amico, guardandosi intorno nel buio. Non ricordava niente. Sembrava tutto così diverso dall'ultima volta che aveva visitato questa città.

"É questa?" parlò Theodore a bassa voce. I suoi denti battevano mentre si guardava intorno, la sua bacchetta tenuta alta, "A me questo non sembra uno studio."

Fissò gli edifici che li circondavano. Ognuno era rivestito di mattoni e antico. Gli sembrava spettrale, spaventoso e inquietante mentre si avvicinava ad Amelie.

"Cosa stai-" sussurrò Amelie, sussultando alla sensazione del petto di Theodore premuto contro la sua schiena, e quasi ridacchiò mentre sentiva i suoi respiri stressati, "Teddy, non è nemmeno spaventoso, è solo...buio."

Theodore scattò su ciò che stava facendo, abbassando lo sguardo sui suoi occhi allargati e indietreggiò con imbarazzo.

Raddrizzò le spalle, tirando fuori il petto, "Non sono spaventato, Amelie, puoi smetterla?" mormorò, offeso, "Non ho mai detto di essere spaventato."

Amelie roteò gli occhi via da lui mentre iniziava a camminare nella strada. I suoi piedi inciampavano sui sassolini nell'ambiente inquietante.

"Aspetta-" gridò Theodore, correndo da lei mentre intrecciava le loro braccia, camminando fianco a fianco, "Non puoi solo-"

"Non eri spaventato, vero?" ghignò Amelie, la sua bacchetta fermamente stretta tra le sue dita mentre sussurrava, 'lumos' a bassa voce, e si illuminò dalla punta, "Ecco qui, meglio?"

Theodore sbuffò, tentando di spostarla dietro di lui, ma lei si aggrappò.

Era strano per lei, sentire di nuovo la forza della sua magia. Questa bacchetta era veramente adatta a lei. Era perfetta. Draco la capiva sempre meglio di quanto lei avesse mai capito se stessa, e nessuno tranne lui ne avrebbe presa una fatta per lei come ha fatto lui.

Fissò il suo regalo. Era dritta, con delle fantasie scavate nel tutto, bellissima è il minimo. Aveva un anello proprio sopra il manico, d'argento, esattamente come il suo braccialetto e gli anelli di Draco.

Draco aveva veramente pensato a questo, a lei.

Era come se lui fosse con lei attraverso la bacchetta. Non era solo la sua forza ma il potere di Draco combinato col suo. Era al sicuro con essa in mano come se niente potesse ferirla perché lui l'aveva liberata, le aveva permesso di essere se stessa.

Girarono l'angolo. Camminava quasi come se sapesse dove stesse andando, inconsciamente, e Teddy la seguiva.

Diventò più luminoso lì, ma era ancora più che angoscioso, specialmente di notte, per Teddy almeno.

Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora