T h i r t y - s i x

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"Varrà sempre la pena aspettarti."

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Amelie esitò nei suoi passi, nella sua via per le scale.

Aveva bisogno di farlo, non importa quanto il suo corpo cedeva - la sua mente era fissata. Non si tornava indietro.

Si sentiva come se desiderasse il conforto di dire quello che pensava contro di lui.

"Sei assolutamente sicura di questo?" chiese Theodore da dietro di lei, la sua voce tremava dal nervoso, "Voglio dire, sicura al cento per cento? Perché possiamo tornare in camera tua-"

"Sono sicura." si voltò per incontrare i suoi occhi. "Sto bene, Teddy. Lo giuro, aspettami di sopra."

"Non posso venire con te?" abbassò la voce, curvando  la schiena per esserle più vicino, "Voglio dire non puoi stare tutta sola con lui."

"Posso, e lo farò. É dietro le sbarre. É rinchiuso nel seminterrato come hai detto tu. Non può più avermi." Amelie cominciò a diventare impaziente con la serie infinita di domande.

Theodore si trattenne per un breve momento prima di chinare la testa - annuendo a ciò che gli stava chiedendo.

"Bene, ma io sarò proprio di sopra, e tutto quello che devi fare è urlare, e io sarò subito qui. D'accordo?"

"Lo prometto." disse mentre si voltava, guardando alla porta di ferro alla fine delle scale.

Amelie sentì i passi di Theodore tornare di sopra, e lei continuò a scendere, ma si congelò.

Tutto il suo essere si fermò sull'ultimo gradino.

Era come se non riuscisse a muoversi - come se tutto si schiantasse di nuovo su di lei, ancora e ancora finché quell'ultima boccata d'aria nel suo petto si appesantiva.

Tutte le volte che lui aveva abusato di lei viaggiarono nella sua mente.

"Chi c'è?"

 Sussultò alla sua voce rauca, premendo  la schiena contro il muro. Il suono delle catene che tintinnavano le bloccò il respiro in gola - non era più sicura di essere pronta.

Amelie era terrorizzata.

"Amelie, sei tu?" ringhiò di nuovo Adrian, e l'eco dei passi pesanti si avvicinò, "Riesco a riconoscere quel profumo di fiori ovunque, lo sai."

Il suo corpo tremò violentemente. Non aveva idea di cosa stesse facendo mentre camminava.

Sgranò gli occhi mentre affrontava il peggiore demone nella sua vita. A malapena lo riconosceva - era cambiato così tanto dall'ultima volta che l'aveva visto.

Anche se i suoi capelli erano più lunghi, quasi che cadevano sui suoi occhi, anche se i suoi muscoli erano scomparsi e il colore olivastro della sua pelle si era ingrigito - aveva ancora quello sguardo crudele negli occhi.

Quello non sarebbe mai cambiato, e nemmeno lui.

"Sapevo che saresti tornata da me, tesoro." Adrian emise un debole colpo di tosse, guardandola mentre si avvicinava a lei.

Amelie rimase in silenzio, studiando le cicatrici sul suo viso, i tagli sulle sue braccia, e le ferite che ricoprivano la sua pelle.

"Dì qualcosa, tesoro. Fammi sentire la tua bellissima voce." la sua voce era gentile, quasi manipolatrice.

"Io-" l'aria nei suoi polmoni accelerò, e improvvisamente - non riuscì a parlare. Nemmeno un solo suono lasciò la sua lingua perché tutto quello che riusciva a fare era guardarlo.

Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora