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Settembre 2018.

Talia entrò nella biblioteca che adorava. Si fermò per un minuto, posando il libro nella sua mano sullo scaffale.

Ne aveva finito un altro, un altro libro, un altro romanzo che sua madre aveva comprato per quella biblioteca.

Non pianse per questo. Era bellissimo e struggente come il resto, ma non pianse. Qualche volta Talia si domandava se aveva abbastanza lacrime da dare a questo mondo.

Sorrise mentre le dita accarezzavano i dorsi di tutti i libri che aveva la biblioteca. Camminava avanti e indietro con gli occhi chiusi, cercando di decidere quale libro scegliere.

Talia lo faceva sempre. Leggeva un libro al giorno, e l'aveva sempre fatto da quando i suoi genitori avevano lasciato la loro vita per qualcosa di meglio.

Scrutandosi intorno per dei minuti, non sapeva bene dove iniziare a guardare finché qualcosa di speciale non catturò i suoi occhi, un libro, un libro che non aveva mai visto prima.

Sembrava un diario, un diario nero di pelle. Rovinato e delicato. Le sembrava vecchio almeno di vent'anni.

Esitò mentre guardava le iniziali incise su di esso. D.M e A.A.

Qualcosa si ruppe nella sua gabbia toracica, qualcosa che si era spezzato poco alla volta negli ultimi tre anni. 

Le mancava sua madre. Le mancava suo padre. Le mancavano. A loro mancava lei.

La mattina che si svegliò tre anni fa non fu come le altre. Sapeva che se n'erano andati. Talia poteva sentirlo dalle sue ossa che i suoi genitori non c'erano più. Tutti lo sentivano.

Non fu qualcosa che doveva essere detto o spiegato, qualcosa che dovevano vedere per capire che era successo.

Che se ne erano andati, che erano scomparsi. Il mondo divenne più buio quella mattina, e non tornò mai luminoso. Era stato portato via qualcosa di bello dalle loro vite, e non tornò più lo stesso.

Le sue dita trovarono finalmente il bordo del libro mentre cominciava ad aprirlo.

Lo aprì, e sorrise. Era la calligrafia di sua madre. Era Amelie. Era Amelie mischiata con quella di Draco. Erano le parole di lui ma le frasi di lei.

Ti amo. Ti amo. Ti amo.

Diceva, con le lettere di Draco, solo per essere finite con le parole di sua madre.

Io di più. Io molto di più.

Aveva scritto Amelie. Aveva scarabocchiato, e aveva lavorato quel piccolo diario fino al bordo.

Talia era sopraffatta, quasi spaventata mentre scivolava sul divano dove la stringeva sua madre, dove suo padre si sporgeva per dare un bacio sulla testa di entrambe, dove non sapeva fosse avvenuto il loro primo bacio.

E lei lesse. Talia lesse e lesse e lesse. Amelie diceva cose che aveva imparato da Theodore. Il loro vecchio Teddy. Leggere. Teddy leggeva molto. Anche Talia legge molto.

Piangeva. Singhiozzava, e gemeva mentre leggeva cosa aveva fatto sua madre. Si spostava da stanza in stanza mentre lo faceva. Sentendo ogni emozione che sua madre descriveva.

"Davvero?"

"Davvero."

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"Importare?" sibilò Draco, la sua spalla contro lo stipite della porta, "Chi ha detto che mi importa?"

Gli occhi grigi cercarono i suoi, e lei poté quasi sentire l'aria nei suoi polmoni stringersi. L'ansia la inondò, "Nessuno," sussurrò Amelie.

Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora