Questo capitolo contiene azioni violente. Per favore leggere con cautela.
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"Mi hai portato via tutto."
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Il viso di Draco si contorse nella pura rabbia mentre guardava Adrian indisturbato col diario tra le mani. Amelie si aggrappò più forte al braccio del biondo, tenendolo per la sua vita.
Non osava lasciarlo. Non voleva farlo - Amelie aveva bisogno di sentirlo, di averlo vicino, e in qualche modo in tutta la pazzia che continuava ad arrivare, anche Draco.
"Così sapevi che stavo venendo dopo tutto?" ribollì Draco, la sua bacchetta fermamente presa nella sua mano. Gli occhi grigi sfrecciarono su Adrian, e il suo sangue quasi fumò alla vista del ragazzo.
Tutto quello a cui Draco poteva pensare era Amelie e tutti i segni che lui lasciò sul suo corpo per mesi. Quanto magra e fragile era ritratta dalla sua violenza.
Voleva vendetta. Desiderava fare del male e ferire Adrian, come lui ha sempre torturato lei, ma non poteva perché lei era proprio lì. Tutti i suoi pensieri sfumarono per salvarla.
Amelie era sempre al sicuro con lui.
"Certo che sì. Non dirmi che mi hai preso per uno stupido, Malfoy?" sibilò Adrian, avvicinandosi sul pavimento lucidato, "Lascia che ti dica che sono tutto tranne che stupido. Non l'avevi ancora notato, vero?"
Erano nella sala da pranzo, dove sua madre era solita organizzare gli incontri, ma quello era tanto tempo prima. Ora, la casa d'infanzia di Adrian era dolente di morte e promesse infrante. Aveva persino ucciso la sua stessa madre, tra le mura della casa che lei aveva costruito.
Adrian era senza pietà, e quella era solo un altro motivo per avere paura di lui.
"No," ribatté Malfoy, il suo braccio balzò fuori per spingere Amelie dietro di lui. Non poteva lasciarla in pericolo. Era fin troppo esposta davanti al demone.
Ma lei non si mosse. Amelie rimase saldamente vicino a Draco.
Non poteva più avere paura - doveva usare tutta la forza rimasta dentro di lei per tirarsi fuori dal cerchio della morte in cui era intrappolata.
Era facile per lei. O viveva una vita in catene magiche, legata ad un ragazzo che non avrebbe mai smesso di farle del male, o sarebbe morta per scappare dalla sua insanità mentale.
"E tu, tesoro?" Adrian ghignò. I suoi occhi fissi su di lei, ferocemente, "Mi prendi per uno stupido?"
Il modo in cui la stava guardando rendeva Draco furioso. Non poteva sopportare Adrian che posasse un solo occhio su di lei.
"Non osare parlarle," Draco sibilò avventatamente, "Non devi più parlarle."
"Io non-" ansimò Amelie, facendo leggermente più pressione sulla federa che le ricopriva la ferita e una smorfia di dolore le coprì il viso, "No, ma devi fermare tutto questo, Adrian."
I suoi occhi si strinsero prima che il suo sguardo viaggiasse sulla sua figura, atterrando precisamente dove le aveva aperto la pelle.
"Ho detto di non guardarla, cazzo-"
"E perché?" digrignò Adrian, ignorando il biondo nelle sue migliori capacità, "Perché devo fermarmi? Per lui?" tirò fuori la bacchetta dalla tasca, puntandola dritta verso Draco, "La mia vita era stata programmata prima che arrivasse questo coglione."
"Non è-" Amelie si piegò in avanti per il dolore, il sangue continuava a uscire dal taglio, "Non è colpa sua!" la sua voce sprizzò nella disperazione, "È colpa tua, Adrian. È sempre stata colpa tua."
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Cursed | Draco Malfoy, 18+ / traduzione
RomantizmDove l'amore viveva per essere letale, e il peccato cercava di curarlo. "Ucciderò ogni anima che prova a graffiare la tua." Avrebbero costantemente fatto a pezzi il mondo pur di restare insieme. ____ Una complessa storia d'amore di Draco Malfoy con...