Un colpo fortissimo all'addome e cado a terra. Un calcio sullo stomaco e mi volto dall'altro lato a causa del dolore.
"Ti prego, ti prego Jessica. Basta, lasciami stare." Mi copro la testa con le mani, per difendermi, mentre imploro la ragazza tra le lacrime.
"Potrei anche, a dir il vero, ma finché non ottengo ciò di cui ho bisogno, non ti mollo." La sua voce roca mi arriva alta alle orecchie per la vicinanza, e in seguito ricevo un calcio sulla schiena.
"Ma io non li ho. Ti giuro che non sono stata io rubarteli." Le lacrime scendono lungo le mie guancie, finendo a volte sul pavimento di questo lurido bagno.
"Oh, non dire cazzate, Gilbert. So che sei stata tu a rubare i miei soldi." E mentre lo dice, ecco che mi solleva da terra per darmi uno schiaffo.
Stanca, cado nuovamente a terra e un calcio arriva allo stomaco.
Il suono della campanella arriva chiaro alle mie orecchie e la ragazza impreca. Uso le mie ultime forze per alzarmi e uscire via da quel bagno, sfuggendo alle mani di Jessica.
"Non pensare che sia finita qui, Gilbert." Intima la ragazza, uscendo tranquillamente dal bagno femminile a intervallo finito.
Zoppicando mi allontano quanto più velocemente da lei, andando verso la classe senza passare dal mio armadietto, non ho tempo. Passo le mani sulla maglietta nera, cercando ti togliere le stampe che gli anfibi di Jessica hanno lasciato, per poi cercare di sistemare i capelli con le mani, provando a renderli almeno un po' decenti. Chiunque mi veda in questo momento penserebbe due cose. La prima è che io sia vittima di bullismo e che stia cercando di nasconderlo, la seconda è che io abbia da poco terminato di fare determinate cose con qualche ragazzo nel bagno da cui sono appena uscita. E credetemi, avrei tanto preferito che fosse stata la seconda per evitare di tornare a casa ogni giorno piena di lividi.
Persa nei miei pensieri, mi scontro con qualcuno, rischiando quasi di cadere. Recupero l'equilibrio e guardo la ragazza davanti a me, riconoscendo subito la mia migliore amica. Giada mi osserva attenatmente, guardando il viso, il corpo e la gamba leggermente piegata.
"Alessia, è stata lei, vero?" Chiede con tono duro ma ovvio, conoscendo già la risposta.
Non rispondo, semplicemente abbasso la testa.
"Lo sapevo... dov'è?" Domanda sbrigativa, chiudendo le mani a pugno e iniziando a guardarsi intorno.
"Non lo so." Dico velocemente, mentendo.
So dov'è, è una bulla ma ci tiene ad arrivare in oriario alle sue lezioni. Ma so anche che Giada me lo ha chiesto perché è stanca di vedermi ogni giorno dolorante e piena di lividi, quindi la sua intenzione è quella di affrontarla, ma poi Jessica l'avrebbe ridotta come me, ed è l'ultima cosa che voglio.
"Alessia, non raccontare cazzate. Dimmi dov'è, mi sono davvero stancata. Sta volta la faccio fuori davvero." Mi guarda dritta negli occhi, e noto i suoi azzurri mutare colore per meno di un secondo, diventando gialli, quasi oro.
Scuoto leggermente il capo, per riprendermi. Non è la prima volta che mi sembra di vederle gli occhi oro quando si arrabbia. Una volta glielo feci notare, e lei scoppiò a ridere dicendomi di avere una grande fantasia.
"Alessia!" Mi richiama la ragazza, facendomi tornare con i piedi per terra.
"Non sto mentendo, Giada, non lo so davvero." Cerco di essere il più convincente possibile, e probabilmente non lo sono stata, ma Giada addolcisce lo sguardo.
"Per sta volta faccio finta di crederti, ma la prossima volta che ti vedo ridotta in questo modo, andrò da lei senza dirti nulla e sono sicura che non ti farà più nulla. Probabilmente non la vedrai neanche più." Dice seria, per poi stringermi tra le braccia.
Insipro il profumo della mia amica, staccandomi poco dopo per osservarla.
Giada è veramente una bella ragazza, con i capelli biondi lunghi poco oltre la spalla e sempre mossi, gli occhi azzurri contornati da lunghe ciglia. Mi supera in altezza, anche se non di molto, ed ha un fisico da modella, nonostante mangi molto. Indossa una t-shirt bianca, messa dentro i jeans neri a vita alta, e dei semplici stivaletti neri. Una sua grande qualità è quella di rendere alla moda anche la maglietta più vecchia al mondo solo indossandola.
"C'è qualcosa che non va?" Chiede quasi preoccupata, vedendo che la sto osservando.
"No, nulla. Ti ammiro solo." Confesso, facendola ridacchiare.
"Già, devo dire che in cinque mesi sei cambiata. Sei più alta, forse, ti sono cresciuti i capelli e sei sempre più bella." Una terza voce si inserisce nel discorso, ed io e Giada ci guardiamo negli occhi, a bocca aperta, prima di girare leggermente il capo e notare una figura a noi molto nota poco lontana.
"Naile?" Sussurriamo incredule.
La ragazza annuisce lievemente, sorridendo.
"Felice che voi mi abbiate riconosciuta." Risponde ironica, e noi corriamo verso di lei abbracciandola forte.
Sembra quasi come se il dolore alla gamba sia passato solo guardandola.
Naile è la nostra migliore amica. Siamo un trio dalla scuola primaria, e con gli anni il legame si è rafforzato sempre di più. Per ciò che sono riuscita a vedere prima di abbracciarla, non è cambiata poi molto. I suoi capelli, prima cosi corti da non raggiungere le spalle, sono cresciuti fino a metà schiena, lisci come sempre, gli occhi nocciola con occhiaie più profonde rispetto a prima.
Naile è partita per cinque mesi in germania da suo zio, perdendo quindi due mesi di scuola, ma ora è finalmente qua.
"Avevi detto che saresti tornata il mese prossimo." Sussurro, ancora strette in un abbraccio.
"Già, volevo farvi una sorpresa. Il mio primo intento era quello di venire a scuola a prendere le carte dell'orario durante la lezione, in modo da non farmi vedere, per poi farmi trovare domani davanti al cancello, ma vi ho viste qua a parlare e non ho potuto resistere. A proposito, che ci fate fuori dalla classe?" Chiede curiosa dopo essersi separata dall'abbraccio, al che io abasso lo sguardo, non sapendo che dire, e sento il sospiro di Giada prima che prenda parola.
"Naile Forbes, abbiamo tante cose di cui aggiornarti."🐼🍕🐼🍕🐼🍕🐼🍕🐼🍕🐼🍕🐼🍕
Salve a tutte. Ecco a voi il primo capitolo. Qui faccio conoscere un po' la condizione di Alessia, la quale, vittima di bullismo, trova pace solo con le sue due migliori amiche.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate se vi va. Scusate per eventuali errori grammaticali e... al prossimo capitolo!
Dio Benedica La Pizza!🍕🌹🐼
_I_am_a_Pandacorn_
Revisionato 03/09/18
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Vampire.||Niall Horan. [In Revisione]
Fanfiction«Non sempre siamo chi pensiamo di essere. A volte crediamo di essere una cosa, poi scopriamo di esserne un'altra.» Alessia era una ragazza semplice, con una madre, un fratello, due migliore amiche e ottimi voti a scuola. Purtroppo, dopo la perdita d...