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Il traggitto in auto è silenzioso, l'unico suono presente è quello della radio la quale trasmette alcune canzoni recenti. Nonostante molte di queste canzoni le conosco, non riesco a prestare loro molta attenzione, troppo impegnata a pensare a mio padre. 
Sto cercando di trovare un motivo che giustifichi il fatto che non si sia fatto minimamente vedere per quattro mesi, ma non riesco a trovarne neanche uno. So solo che ha fatto soffrire la sua famiglia, facendo finta di essere morto ha creato un enorme vuoto dentro ognuno di noi tre, ma a quanto pare a lui non è importato. Avrebbe potuto fingere che i medici fossero riusciti a salvarlo, invece ha preferito farci credere che fosse morto.
Mi chiedo cosa avrebbe fatto se avesse saputo della gravidanza della mamma, se sarebbe rimasto con noi o se sarebbe andato via come ora. Mamma non sapeva ancora di essere incinta, lo ha scoperto un paio di settimane dopo la 'morte' di papà. Mi chiedo se lui si sia mai informato sulla mamma, se sappia della sua gravidanza.
Credo che lo scoprirò a breve.
Jessica si addentra in un boschetto che costeggia la periferia di Londra, e percorre un sentiero privo di erba ed alberi, poi arriva davanti ad una struttura grigia e all'apparenza normale, se non fosse per la grande insegna rossa.
'Die today and bite tomorrow.'
Questo è ciò che c'è scritto sull'insegna.
Ironico.
"Muori oggi e mordi domani?" Domando scettica, alzando un sopracciglio.
"Il propretario ha un pessimo senso dell'umorismo, devi perdonarlo." Jessica alza le spalle e spegne il motore dell'auto.
"Devo farmi dare da lui delle lezioni su come non farmi notare, decisamente." Ribatto ironica.
Lei ridacchia lievemente.
"Il locale è protetto da un incantesimo fatto dalle streghe, il quale impedisce agli umani di vedere questo posto, anche se solo gli incoscenti arrivano fino a qua. Gli unici a poterlo vedere siamo noi vampiri, le streghe e i lupi." Spiega e io la fisso confusa.
"Esistono anche i lupi?" Chiedo.
"E non solo. Esiste anche l'inferno e il paradiso, con angeli, diavoli e Lucifero compresi, per non parlare delle altre creature. Il pianeta Terra pulula di creature sovrannaturali, devi solo saper guardare." Dice e io rimango stupita.
Avrei dovuto immaginarlo.
"Anche loro possono vedere questo luogo?" Domando sempre più curiosa.
"Certo, loro non sono esseri umani, semplicemente non mi andava di dirteli tutti. Tuttavia, nessuno di loro ci può entrare, solo noi vampiri e le streghe, ma soltanto per questioni importanti. Potrebbe essere un problema se lupi o altre creature potessero entrare, soprattutto i primi. Sai, come in ogni libro sui vampiri, anche nella vita reale vampiri e lupi sono antichi nemici. Le streghe non sono riuscite ad impedire loro la vista del locale, però sono riuscite a bloccargli l'accesso." Non mi guarda mentre parla, ha lo sguardo fisso sul locale, cosi come me.
L'interno sembra pieno, non so nemmeno come fanno a respirare in mezzo a cosi tante persone.
Ah, giusto. Non c'è bisogno di respirare per vivere se si è già morti.
"Entriamo?" Chiede la ragazza al mio fianco ed io annuisco distrattamente.
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso l'ingresso del locale. Jessica saluta alcuni dei vampiri fuori dalla struttura e quando arriviamo davanti all'entrata l'attraversa tranquillamente. Faccio come lei ma non riesco ad entrare.
Riprovo, ma è come se ci fosse una barriera invisibile che mi vieta l'accesso.
Porto una mano davanti a me e provo a farla passare, ma non ci riesco. Questa rimane ferma in aria, ma è quasi come se la stessi appoggiando su una parete di vetro.
"Jessica, perché non riesco ad entrare?" Chiedo alla ragazza, la quale stava continuando a camminare.
"Oh, giusto, me n'ero quasi dimenticata. Per entrare in un luogo dove il proprietario è un umano devi ottenere il suo permesso." Dice e fa per allontanarsi.
"Ma non avevi detto che il proprietario era un vampiro e che gli umani non erano a conoscenza di questo luogo?" Le chiedo confusa e leggermente irritata.
"Tecnicamente il proprietario è un vampiro, praticamente la struttura è intestata a un umano. Lui è l'unico che può vedere il locale ed entrarci, poiché è suo. È stato fatto per una sorta di precauzione, in modo che i vampiri indesiderati non possano entrare a loro piacimento." Risponde poi passa in mezzo ad alcuni vampiri fino a sparire dalla mia vista.
E ora dove sta andando?
Resto davanti alla porta, guardandomi intorno. Sto prendendo in considerazione l'idea di andarmene, peccato che io non sappia la strada.
Vedo di nuovo Jessica spuntare insieme a due ragazzi e arriva davanti a me.
"Lui è Jason, il proprietario umano del locale, mentre il ragazzo accanto a lui è Jake, il proprietario vampiro." Mi presenta i due ragazzi, poi l'ultimo prende la parola.
"Jason, falla entrare." Ordina.
"Puoi entrare." Dice Jason, con voce assorta e spenta.
I suoi occhi sembrano vuoti.
"È complusione. I vampiri hanno la capacità di soggiogare gli umani per far fare loro tutto ciò che il vampiro desidera. Jason è sottoposto abitualmente alla compulsione, lo è per la maggior parte della giornata, e questo lo intontisce più del dovuto, ma non è dannosa per lui." Jessica mi spiega tutto pazientemente, cosa che mi sorprende non poco.
"È qui solo per far entrare nuovi vampiri?" Chiedo e noto un sorrisetto divertito formarsi sulle labbra del vampiro, Jake.
"Non solo per quello. Vedi, questo è come un normale locale, vende ogni tipo di alcolico e anche del cibo, ma è uno dei pochi che serve anche il nutrimento principale per noi vampiri, ovvero il sangue. Molti dei vampiri qui dentro hanno in mano un bicchiere pieno di alcool corretto con del sangue, il sangue di Jason. I baristi usano il suo sangue per nutrire i loro clienti, ma per non farlo dissanguare lo nutrono con il sangue di vampiro, in modo da riemarginare le ferite e donarli un po' del sangue che gli hanno tolto." Jessica inclina la testa, aspettandosi un'altra domanda, ma sta volta sto zitta ed entro dentro.
"Novellina, eh? Benvenuta nel nostro mondo, bellezza." Jake mi fa un'occhiolino, ghignando maliziosamente.
Sorrido innocentemente, mi avvicino a lui e gli tiro un forte pugno al centro dello stomaco. Il ragazzo si porta le mani sul punto colpito con espressione sofferente, cadendo in ginocchio sul pavimento. Alcuni si girano nella nostra direzione e ridacchiano, altri rimangono indifferenti, altri ancora non ci guardano nemmeno. Jessica ride silenziosamente, poi mi afferra il polso e mi tira leggermente verso di lei, allontanandomi da Jake.
Cerco con lo sguardo mio padre, ma ancora non lo trovo. Camminiamo per un po' in mezzo ai vampiri e finalmente riesco a vederlo.
È seduto su uno sgabello del bancone, un bicchiere con qualche alcolico all'interno.
Bourbon, senza dubbio.
Jessica si ferma ed io la imito. Ha lo sguardo puntato si mio padre e sembra quasi spaventata. Si protende verso il mio orecchio.
"Senti, quando raggiungeremo tuo padre, per favore, non dirgli che sono stata io a trasformarti, va bene? Mi ammazza se lo scopre." Sussurra, tenendo lo sguardo puntato su di lui.
Annuisco e lei si allontana da me. Fa un profondo quanto inutile respiro e poi inizia a camminare nella sua direzione.
Ancora prima di arrivare da lui, i suoi occhi saettano nella nostra direzione. In meno di un secondo è di fronte a me e senza dire una parola mi attira in un forte abbraccio.
Non posso negare che mi sia mancato ricevere un suo abbraccio, ma nonostante ciò io non ricambio. Si separa quasi subito da me, ma poggia le mani sulle mie braccia e mi guarda negli occhi, poi li sposta verso il mio petto.
"Cosa ci fa qui? Che le è successo?" Parla con Jessica, ma non accenna a spostare lo sguardo dal mio petto.
Il cuore. Sta cercando di ascoltare il mio battito cardiaco.
"È stata picchiata brutalmente da due uomini, ma a quanto pare è arrivato qualche vampiro che le ha dato il suo sangue e l'ha trasformata, poi è andato via. L'ho trovata morta, poco dopo si è svegliata e ho capito che era in transizione." Inventa cercando di non apparire nervosa, e mentre parla si gratta l'occhio destro, nascondendolo con la mano.
Non vuole fargli notare la contrazione involonatria che il suo occhio fa quando mente.
Mio padre le rivolge un'occhiata capace di uccidere chiunque, poi torna a guardare me.
"Sta dicendo la verità?" Chiede con tono duro, guardandomi dritta negli occhi.
"Si." Mento, cercando di mostarmi sicura, ma non credo di averlo convinto.
Fin da piccola, papà era l'unico che riusciva a capire quando dicevo una bugia, anche se mi copriva spesso con mamma, ed ho paura che lo capisca ancora.
Il suo sguardo si indurisce sempre di più.
"Stai mentendo." Afferma infatti, puntando le sue iridi su Jessica e afferrandola con forza dal collo con una mano.
Il castano intorno alla pupilla muta improvvisamente, il piccolo cerchio nero rilascia quella che sembra polvere rossa, la quale invade completamente l'iride facendo scomparire il colore scuro per venire sostituito dal rosso.
Sangue. Le sue iridi sono letteralmente inittate di sangue.
"Ti avevo chiesto una sola cosa, Jessica, una. Tu dovevi proteggerla, avresti dovuto tenerla sott'occhio, non ucciderla... tu dovevi proteggerla!" Le urla e lei stringe gli occhi spaventata.
L'uomo alza la mano libera e trapassa il petto della ragazza, la quale spalanca gli occhi terrorizzata. La mano esce dal suo petto e stringe qualcosa, mentre il corpo di Jessica cade a terra. Al centro del suo petto solo un enorme vuoto.
Osservo la scena con occhi spalancati e le mani sulla bocca, sposto lentamente lo sguardo su mio padre e vedo la sua mano sporca di rosso avvolta intorno a qualcosa che lasciava colare del liquido rosso. Apre la mano e lascia cadere ciò che stringeva sul corpo della ragazza.
Sangue. Quello è un cuore. Jessica è morta.
Una lacrima scende dalla mia guancia e io cado accanto al corpo senza vita della ragazza.
"L'hai uccisa." Dico atona, guardando il suo corpo diventare grigio.
"Era già morta secoli fa." Risponde con il mio stesso tono.
Si avvicina a me e poggia la mano sporca di sangue sulla mia spalla. Inizalmente, il mio olfatto viene invaso dal dolce odore del sangue di Jessica, ma non ci faccio molto caso, penso solo a togliere velocemente la mano dell'uomo dalla mia spalle.
Mi alzo in piedi e gli rivolgo uno sguardo carico di odio.
"Non toccarmi. Non azzardarti a toccarmi. Per quasi cinque mesi ti ho creduto morto, lo abbiamo creduto tutti. Luca mi da la colpa di ogni cosa, e io non ho saputo fare nulla per farmi perdonare poiché credevo avesse ragione. Hai abbandonato la mamma lasciandole affrontare una gravidanza da sola, perché si, se ti interessa saperlo, mamma è incinta. Non ti devi nemmeno avvicinare a me." Dico sprezzante e vedo la sua espressione dura vacillare leggermente.
"Sapevo di mamma, vi ho tenuti d'occhio in questi mesi, ma non potevo fare nulla." Abbassa lo sguardo e io mi avvio fuori dal locale lentamente.
Hanno tutti gli occhi puntati su di noi.
Quando sono vicina all'uscita, la figura di mio padre mi si para d'avanti bloccando l'uscita.
"Spostati immediatamente." Ordino dura, ma lui rimane la.
"Non dire nulla a Luca e a mamma, loro non devono sapere." Dice senza guardarmi negli occhi provocandomi una risata amara.
"Non avevo intenzione di farlo. Al contrario tuo, io ci tengo a loro e non voglio vederli soffrire ancora una volta per te." Lo sorpasso ed esco da locale, passando accanto all'auto di Jessica.
La guardo e sospiro.
Cercando di non perdermi, passo attraverso il bosco e arrivo all'uscita, trovandomi nuovamente circondata dagli abitanti della città.
Troppi odori sovrastano il mio olfatto.
In questo momento ho bisogno delle mie migliori amiche.

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Salve a tutti e a tutte ed ecco a voi un nuovo capitolo! Qui Alessia incontra il padre dopo mesi e la reazione non è delle migliori, né da una parte né dall'altra.
Chi ha letto questo capitolo prima della revisione, potrebbe ricordare (oltre a quanto fosse scritto male) che Alessia, alla morte di Jessica, scoppia a piangere, ma non ho trovato sensato farla piangere per la morte di una ragazza che per mesi l'ha picchiata fino a portarla alla morte, per cui ho trovato più opportuno farle scorrere solo una lacrime, visto che in ogni caso non si può restare del tutto indifferenti davanti ad una morte.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate se volete. Scusatemi per gli eventuali errori presenti e... al prossimo capitolo!

Dio Benedica La Pizza!🍕🌹❤

_I_am_a_Pandacorn_

Revisionato 11/11/18

Vampire.||Niall Horan.  [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora