9.

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Finalmente allo Starbucks. Entammo e tutti gli odori di quel posto invasero le mie narici. Sorrisi perchè l'odore di sangue svani. Ci avvicinammo al bancone ed ordinammo un caffé. Ci sedemmo all'unico tavolo libero. Iniziai a bere il mio caffe, fino a che non iniziai a sentire mille odori di sangue. Stavano per uscire i canini, mi misi una mano sulla bocca e loro capirono subito. Mi portarono fuori e iniziai a piangere.

Giada:«No, non piangere. Perfavore.»

Io:«E COME FACCIO A NON PIANGERE!» Urlai e alcune persone che passeggiavano si girarono a guardarmi.

Io:«Non posso nemmeno uscire con le amiche e andare a prendere un caffè che ho voglio di addentare il collo a tutte le persone che mi circondano!» Urlai, ma con voce piú bassa di prima.

Naile:«Cosa farai ora?» Mi chiese quasi in un sussurro.

Ecco la domanda da un milione di dollari. Ci pansai a lungo, e alla fine capí.

"Per quanto mi riesca difficile ammetterlo, è l'unica soluzione. Dovrò chiederlo a... Papà." Dissi asciugando le lacrime e vidi le loro faccie sbalordite.

"Non penserai davvero che..." Non la lasciai finire, mi girai e mi diressi verso la casa/locale dove ho rincontrato mio padre. Arrivai davanti a quella casa/locale. Dall'esterno lo vidi con il bicchiere in mano, pieno di Schooch (perdonatemi, non so se si scrive cosí).
Entrai senza farmi vedere da lui. Mentre mi avvicinavo lo sentivo sussurrare qualcosa. Scostai i capelli dietro l'orecchio e sentí quello che stava sussurrando.

Alaric:«L'ho persa. Un altra volta.» Disse quasi piangendo... A cosa si sta riferendo?

Barrista:«Ehy Alaric, è da questa mattina che non fai altro che ripetere e ripetere che l'hai persa. Ma di chi stai parlando?.»

Alaric:«Mia figlia Alessia, l'ho persa di nuovo.» Disse piangendo.

Io:« Ciao... Papá.»

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Vampire.||Niall Horan.  [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora